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Sport San Marco in Lamis

Spettacolo derby al ‘Tonino Parisi’: davanti a 1500 spettatori finisce 1 a 1

Al vantaggio di Marchitto per la Polisportiva, replica Nardella Nazario per l'ASD. Spettacolo in campo e sugli spalti. Amedeo La Porta: "Ora credere fortemente ai play off". Mister Iannacone: "La città di San Marco in Lamis ha vinto"

Scenario magico e pubblico delle grandi occasioni. Nel giorno dell’Immacolata al ‘Tonino Parisi’ di San Marco in Lamis, teatro di una meravigliosa giornata di calcio e di sport, Polisportiva e ASD San Marco si dividono la posta in gioco al termine di novanta minuti esaltanti, dove lo spettacolo offerto dalle due tifoserie e il clima di partecipazione e di condivisione che si è respirato sugli spalti, ha fatto da cornice ad una gara corretta, giocata su buoni ritmi e ben arbitrata.

E’ andato tutto secondo le previsioni della vigilia, quando i due presidenti avevano invitato i simpatizzanti e i supporters di entrambe le compagini a non eccedere in comportamenti antisportivi e a dar vita ad un  evento memorabile, nel nome del calcio sammarchese, dell’amicizia e del rispetto tra le due società. Nel nome di Angelo, compianto fratello di Ciro e Matteo Radatti, rispettivamente allenatore e dirigente della squadra del presidente Amedeo La Porta.

Che per l’ASD San Marco, però, nonostante le dieci vittorie consecutive in campionato, non sarebbe stato facile avere la meglio sui cugini granata - peraltro unica compagine del girone di Seconda Categoria a non perdere contro i ragazzi di mister Iannacone – lo si era capito dalle primissime battute di gara, quando Ramunno, dopo essersi liberato della marcatura del suo diretto avversario, calciava a lato un sinistro ad incrociare alla destra della porta difesa da Ivan Longo.

Ma era un tiro cross di Marchitto, fotocopia di quello che pochi minuti prima aveva lambito la parte superiore della traversa, a sbloccare l’incontro e a far esplodere di gioia la parte della gradinata occupata dagli ultras granata, autori di una scenografia spettacolare, da brividi. Un colpo d’occhio da far invidia a tifoserie di club più blasonati.

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Gli ospiti accusavano il colpo, ma provavano ugualmente a pareggiare i conti con un tiro da fuori respinto miracolosamente in angolo dall’estremo difensore sangiovannese e poi sugli sviluppi di un corner, con un impreciso colpo di testa di Tenace, che nonostante la buona elevazione non trovava l’angolo giusto.

Sotto di un gol, e in evidente difficoltà, negli spogliatoi Iannacone provava a strigliare i suoi e a partita in corso mischiava le carte inserendo Antonio Daniele, Nazario Nardella e Marcello Merla.

La Polisportiva si affidava ai contropiedi del pericolosissimo Ramunno e del neo entrato Giulio Ianzano, che nel momento migliore degli ospiti, falliva il raddoppio ritardando la conclusione e permettendo ai difensori di recuperare e di chiudergli lo specchio della porta.

Con la Polisportiva sulle gambe, ma mai doma, i celeste-granata in più di un’occasione trovavano sulla loro strada un ottimo Longo e non erano fortunati quando il pallone del pareggio si stampava, per ben due volte, sulla traversa.

Pareggio che però arrivava dalle retrovie, grazie ad una coraggiosa iniziativa di capitan Gualano, che staccatosi dal reparto arretrato lasciava partire un tiro che trovava la deviazione del sempreverde Nardella Nazario. Inevitabile la corsa sotto la gradinata occupata dai supporters della Brigata Lamis, autori, anch’essi, di uno spettacolo magico e colorato.

Finiva così, tra gli applausi dei circa 1500 spettatori, il derby dei derby. Né vinti, né vincitori. Un punto a testa, che se da una parte riaccende le speranze della Polisportiva di poter risalire la classifica, dall’altra permette alla compagine del presidente Tommaso Martino di mantenere l’imbattibilità in campionato e di andare a Biccari consapevoli che una vittoria potrebbe chiudere in anticipo il discorso promozione, un pareggio rimandarlo e una sconfitta riaprire un campionato che ci ha abituato a numerosi colpi di scena.

FOTO | Polisportiva Sammarco vs ASD San Marco 1 a 1

INTERVISTE FINE GARA

A MARCELLO IANNACONE, ALLENATORE-GIOCATORE ASD SAN MARCO

Mister, che partita è stata?

Che dire, potrei sintetizzare il mio pensiero dicendo che il gol di Marchitto ha messo nelle migliori condizioni la Polisportiva di poter gestire la gara, mentre la rete di Nardella è stato il coronamento di un’ottima prestazione dei nostri, soprattutto nel secondo tempo, dove abbiamo voluto fortemente agguantare il pari.

Dopo le difficoltà riscontrate nei primi 45 minuti di gioco, nell’intervallo cosa ha detto ai suoi ragazzi?

Ho fatto presente che eravamo contratti, che non eravamo entrati in campo con la consueta brillantezza e che la manovra era lenta e prevedibile; da una parte perché il frastuono che proveniva dagli spalti non ci permetteva di comunicare bene tra di noi, dall’altra perché probabilmente ci eravamo fatti prendere dall’emozione. Non capita tutti i giorni di giocare una gara in seconda categoria con circa 1500 spettatori al seguito. Sostanzialmente ho chiesto ai ragazzi di migliorare questo aspetto e di velocizzare la manovra, cosa che poi a mio avviso abbiamo fatto nella ripresa.

Ma questo pareggio, raggiunto a pochi minuti dal termine, dopo l’ennesima prestazione da incorniciare nei secondi 45 minuti, che significato ha?

Ha il significato di una squadra che non molla mai, che vuole far bene e far parlare di sé. Per cui, il gol è arrivato alla fine ma sarebbe potuto arrivare tranquillamente molto tempo prima. L’abbiamo cercato in tantissimi modi ma paradossalmente è arrivato in maniera rocambolesca. L’importante è che sia arrivato.

Siamo in una fase cruciale della stagione. Il Biccari ha vinto, ha due gare da recuperare e domenica dovrete affrontarlo in trasferta. Come ci si prepara a questa sfida?

Da questa prestazione abbiamo tanti spunti dai quali poter ripartire. Quello di non aver perso e aver ottenuto l’undicesimo risultato utile consecutivo. Poi ci fa capire che da oggi fino alla fine sarà un altro campionato, dove tutto le squadre ci affronteranno con l’obiettivo di fermare la Capolista, in maniera determinata e concentrata. Ragion per cui è importante triplicare gli sforzi per restare in vetta. La prepareremo pensando a questi dettagli, fermo restando che abbiamo il turno infrasettimanale di Coppa Puglia contro l’Apricena, dove recupereremo il turno d’andata, cercando di giocarcela.

A prescindere da quella che è stata la gara, buona sotto il profilo tecnico-tattico, è doveroso sottolineare lo spettacolo offerto sugli spalti dalle due tifoserie e dalle dirigenze delle due società. Un clima meraviglioso per una città che probabilmente merita altri palcoscenici.

Sì perché c’è un connubio importante di entusiasmo e competenza. Oggi, effettivamente, entrambe le tifoserie, le società e i calciatori in campo hanno dato vita ad uno spettacolo fantastico, con una coreografia e una cornice di pubblico di categorie semi-professionistiche. Oggi la città di San Marco ha vinto.

AMEDEO LA PORTA, PRESIDENTE POLISPORTIVA SAMMARCO

1 a 1, scenario magico e pubblico delle grandi occasioni. La Polisportiva ha bloccato sul pari l’ASD, che veniva da dieci vittorie consecutive, rischiando di portare a casa l’intera posta in gioco. Possiamo dire che per voi ricomincia un nuovo campionato?

Si, questo sicuramente. Noi siamo convinti che alla lunga i nostri sforzi ci daranno ragione. Certo, recuperare 13 punti non è facile, ma adesso bisogna credere fortemente nei playoff. Restando alla gara di oggi, indubbiamente il derby è il derby. Abbiamo lottato fino alla fine per portare a casa i tre punti, che personalmente penso meritassimo, però anche il pareggio non ci dispiace. Abbiamo commesso un errore a centrocampo e purtroppo è andata così.

Avete pregustato l’odore della vittoria fino a pochi minuti dal novantesimo, ma è altrettanto doveroso ricordare che i vostri piani si sono ridimensionati per le due sconfitte inaspettate contro la Civilis e il Margherita, disputate con un organico ridotto in virtù delle squalifiche rimediate contro l’Herdonia. Oggi però avete dimostrato di essere una buona squadra e di poter competere anche con la Capolista ASD. Qual è la cosa che però in questa partita l’ha colpita di più?

Innanzitutto la correttezza in campo, perché abbiamo capito che è importante rispettare le decisioni dell’arbitro, anche quando, come capitato nelle partite precedenti, queste sono andate a nostro sfavore. Faccio l’esempio di Herdonia, dove è stato quasi surreale terminare la gara 8 contro 7, quasi fosse una partita di calcetto. Facciamo tanti sforzi economici e sacrifici di ogni genere per far sì che lo sport vada avanti, ma si vede che queste categorie sono un po’ trascurate, perché in campo ci sarebbe bisogno di arbitri più esperti e non di ragazzini.

Si è giocato però in un clima surreale, con la Polisportiva colpita da un lutto. Una gara che sentivate molto e che avete giocato anche senza mister Radatti e Cursio in panchina. Come avete preparato la gara e soprattutto, come avete reagito a questa triste notizia.

Abbiamo caricato ugualmente i calciatori dicendo loro di pensare a giocare a calcio. Così facendo abbiamo dimostrato di saperlo fare, giocandoci la nostra partita avanti di un gol fino a pochissimi minuti dalla fine. Tutto questo a prescindere da quello che è successo, che preferisco tenerlo nel mio cuore, perché Angelo era e resta per noi un grande amico….Ciao Angelo….

Oggi possiamo dire che ha vinto il calcio e lo sport sammarchese. E che questa città, grazie anche alle due dirigenze, ha dimostrato di poter e di saper fare calcio?

Noi ci abbiamo messo la faccia perché per noi la città non è solo politica o divertimento. Noi vogliamo che questo paese cresca perché crediamo a San Marco in Lamis. Io personalmente sono uno di quelli che ha deciso di vivere qui e voglio vivere bene. Quindi, automaticamente, per me lo sport ed eventi come quello di oggi, non possono essere trascurati. Ci fa piacere che la gente ci segua. Sia io che Tommaso, a cui faccio i complimenti, abbiamo avuto una grande soddisfazione di vedere la gente divertirsi, che è il nostro interesse.

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