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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Clima di guerriglia allo Zac, lancio di petardi-fumogeni e gara interrotta: due vigili del fuoco in pronto soccorso

Sul caso è giunta, repentina, la ferma condanna del presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli. Il lancio di petardi da parte dei tifosi dell'Avellino ha scatenato la reazione dei tifosi del Foggia culminata poi con il lancio reciproco di fumogeni

Sei maledetti minuti. Tanti sono bastati per trasformare una serata di calcio, ammantata di un velo di tristezza per una recente tragedia che ha scosso l’intera provincia (e che è stata rispettata con un vero minuto di silenzio), in una serata da dimenticare in fretta.

Per un gruppo di personaggi inqualificabili, evidentemente, il ‘monday night’ era la ghiotta occasione per dar sfogo ai propri istinti belluini. Uno, due, tre petardi, alcuni fatti esplodere dai supporter irpini prima ancora di sistemarsi nello spicchio della curva Nord destinato ai tifosi ospiti. Tre boati per mandare a ramengo tutti i buoni propositi e la mediazione del presidente dell’Avellino D’Agostino, le cui sollecitazioni nei giorni antecedenti la gara dello ‘Zac’, avevano ottenuto il placet all’innalzamento della capienza (da 220 a 300).

Il resto (ovvero, lo scambio tennistico di fumogeni che ha costretto l’arbitro a interrompere momentaneamente il match, il lancio di una bottiglietta all'indirizzo del portiere dell'Avellino) è stata una prevedibile conseguenza.

Evidentemente, la decisione di accogliere le istanze dell’Avellino, non è stata la più lungimirante delle scelte. Si trattava di una gara in notturna considerata ad alto rischio, per la quale si è reso necessario un dispiegamento importante di forze dell’ordine. “Sembrava il G8”, ha commentato sarcasticamente un tifoso rossonero nel post partita. E invece era una partita di calcio. Sì, perché il lungo post partita è proseguito in strada, allorquando un gruppetto di facinorosi ha tentato di bloccare un tratto di viale Ofanto sistemando dei cassonetti dei rifiuti al centro della carreggiata.

Fortunatamente, le conseguenze delle intemperanze sono state marginali, anche se uno dei petardi finiti sul terreno di gioco è esploso ha costretto due vigili del fuoco a recarsi al Pronto soccorso (si sottoporranno a un esame audiometrico). 

Sul caso è giunta, repentina, la ferma condanna del presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, che ha annunciato una “opportuna azione in sede giudiziaria per richiedere ai responsabili il risarcimento dei gravissimi danni che questo movimento calcistico professionistico sta subendo in conseguenza delle azioni delinquenziali”.

La censura di Ghirelli si è concentrata soprattutto sul lancio di petardi: “Basta! Chiedo scusa al Prefetto di Foggia che tanto aveva lavorato per ampliare i posti per accogliere i tifosi. Tifosi? Delinquenti. Basta! Ho dato mandato ai legali di intraprendere ogni opportuna azione per chiedere i danni a chi, facendo atti delinquenziali, mette a rischio l’incolumità dei calciatori e degli spettatori, arrecando un danno incalcolabile all’immagine della Serie C”.

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