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Salute San Severo

Anziani e disabili costretti a spostarsi per un esame: "Agonia dell'ospedale di San Severo lenta ma costante"

La richiesta indirizzata a Comune, Prefettura e vertici dell’Asl da Raffaele Bentivoglio, coordinatore nazionale delle politiche sociali del Mid (Movimento italiano disabili)

"Disagi e problemi all’ordine del giorno per anziani e disabili all’ospedale 'Teresa Masselli Mascia' di San Severo. Liste di attesa troppo lunghe ed esami diagnostici da eseguire presso altre città creano troppi disagi a quanti vivono situazioni di fragilità. Occorre attivare un tavolo tecnico in tempi rapidi per affrontare e risolvere le problematiche lamentate da anziani e disabili della città”. È la richiesta indirizzata a Comune, Prefettura e vertici dell’Asl da Raffaele Bentivoglio, coordinatore nazionale delle politiche sociali del Mid (Movimento italiano disabili).

“La popolazione sanseverese sta vivendo un lungo periodo di disagio a causa della lenta agonia di quasi tutti i reparti del nosocomio sanseverese. Soprattutto gli anziani ed i disabili per usufruire di prestazioni quali, tac, risonanza magnetica ed altro, sono costretti a lunghe attese per poter eseguire gli esami diagnostici presso altri ospedali. Per l’intervento di cataratta, che riguarda prevalentemente la popolazione anziana, i pazienti sono costretti a spostarsi a Foggia oppure a San Giovanni Rotondo" tuona il prof. che aggiunge. "Come? Con i mezzi pubblici? E ancora, come fa un anziano da solo oppure un diversamente abile a muoversi con i mezzi pubblici per spostarsi a Foggia o Cerignola per poter eseguire una tac o risonanza magnetica? È  assurdo pensare che si parli di ospedali di eccellenza ed una città come San Severo di 50mila abitanti non possa usufruire di tali ed altri servizi diagnostici basilari”.

L’esponente del Movimento italiano disabili chiama in causa il sindaco Francesco Miglio per tentare di dare una svolta alla vicenda. “Senza entrare nel merito dei reparti di eccellenza chiusi, come ortopedia e chirurgia dove si sono succeduti professionisti encomiabili, la realtà è che nonostante i consigli comunali aperti e gli ordini del giorno approvati inutilmente dalla massima assise cittadina, l’agonia dell’ospedale è lenta ma costante. Quindi cosa aspetta il sindaco Miglio, prima autorità sanitaria della città, a mettere intorno ad un tavolo il direttore generale dell’Asl, il direttore sanitario dell’Asl che conosce molto bene la situazione dell’ospedale sanseverese, con il prefetto ed i rappresentanti di associazioni e di categoria allo scopo di definire un reale, non apparente, piano di rilancio dell’ospedale Teresa Masselli Mascia. Rimaniamo pertanto in attesa di un cenno di disponibilità sulla questione. Tuttavia in assenza di un segnale in tale direzione chiederemo al Prefetto un incontro urgente per porre fine ai disagi che migliaia di anziani e disabili con le loro famiglie sono costretti a subire a causa dell’incapacità della politica di mantenere in piena attività un ospedale di riferimento non solo per San Severo, ma per tutti i comuni dell’Alto Tavoliere e del Subappennino”.

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