Apprendiamo con sgomento e preoccupazione che la Guardia Forestale dello Stato e i carabinieri, hanno posto i sigilli per operare il sequestro dell’area antistante il campo di calcio di Zapponeta (di proprietà comunale) in quanto la zona in questione è stata usata come discarica a cielo aperto per lo sversamento dei fanghi derivanti dalla pulizia delle caditoie cittadine.

I nostri rappresentanti dell’opposizione a questa giunta che si dimostra ancora una volta irresponsabile, indifferente ed incapace di tutelare il territorio, avevano già precedentemente allertato chi di competenza chiedendo che venisse chiarito in quale discarica autorizzata i residui della pulizia delle caditoie sarebbero stati smaltiti e quali laboratori li avrebbero analizzati.

La risposta a queste legittime domande non ci è mai pervenuta dal sindaco Riontino (o dai suoi sodali: i responsabili dell’attuale amministrazione) ma, bensì, dai fatti occorsi quest’oggi, con il clamoroso sequestro dell’area di proprietà comunale: i fanghi derivati dalla pulizia delle caditoie venivano semplicemente gettati davanti al campo di calcio.

E ciò non fa che confermarci come i personaggi attualmente al governo non stiano facendo null’altro che arrecare a Zapponeta danni irreparabili: non soltanto pregiudicando il futuro dell’ente municipale con i debiti che si continuano a contrarre ma anche inquinando la nostra terra.

In rappresentanza della metà della popolazione zapponetana che non ha votato per la lista oggi al potere e che spera ancora in un cambiamento, continueremo a vigilare con la massima attenzione in attesa di maggiori e più specifiche informazioni sugli interventi che la Procura e gli enti preposti alla salvaguardia del territorio intenderanno intraprendere per fermare questo ennesimo, scandaloso scempio e determinarne la responsabilità.