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“Con Rotice vinciamo” A Manfredonia Forza Italia punta sull’ex leader di Confindustria. Foggia? “Riflessione riguarda anche Emiliano”

Le prospettive del partito di Berlusconi per le prossime elezioni amministrative in provincia di Foggia nell'analisi del commissario regionale Mauro D'Attis. I due comuni sciolti per mafia "meritano un'attenzione nazionale"

"Manfredonia e Cerignola sono due città che meritano un'attenzione che va oltre il livello regionale". Parte dai due comuni sciolti per mafia l'analisi del deputato Mauro D'Attis, commissario regionale di Forza Italia, in vista delle elezioni amministrative d'autunno.

Meritano un'attenzione nazionale per due ordini di ragioni: "La prima è che si tratta di due città importanti della Puglia - Manfredonia, peraltro, ha un porto che è inserito nella rete deli sistema portuale dell'Adriatico Meridionale -, la seconda, perché entrambe vengono fuori da un lungo periodo di commissariamento conseguente allo scioglimento per infiltrazioni mafiose, e quindi meritano una particolare attenzione. Su queste due città noi vogliamo dare un segnale di cambiamento".

A Cerignola Forza Italia ha fornito la sua indicazione al tavolo della coalizione che, per la verità, fatica a chiudere il cerchio. "La nostra proposta è la candidatura di Antonio Grillo, persona perbene, un professionista, un politico che si presenta come novità rispetto al passato - afferma D'Attis - Ovviamente, sappiamo bene che gli alleati, parlo in particolare di Fratelli d'Italia e Lega, hanno una loro proposta. Sulla base di queste proposte differenti noi dialogheremo nei prossimi giorni, tanto a livello regionale quanto a livello nazionale, proprio per le ragioni che ho fin qui esposto".

A Manfredonia, senza infingimenti, ammette che Forza Italia guarda con "grandissimo interesse, anzi il nostro interesse è quasi definitivo, alla candidatura di Gianni Rotice perché darebbe a Manfredonia quello che serve, cioè una persona competente, con una grande esperienza, che viene dal mondo della società civile, ha esperienza confindustriale riconosciuta. Il nostro consigliere regionale Giandiego Gatta, che da solo con i suoi voti rappresenta quasi il 15% dell'elettorato di Manfredonia, ne dà un profilo positivo. Ci sono le condizioni per vincere con Rotice e per farlo siamo disponibili a qualsiasi ragionamento pur di portare Manfredonia fuori dal periodo buio in cui si trova".

Vale la pena, dunque, chiedere quanto siano davvero disposti a tutto, visto e considerato che nella sua presentazione l'ex numero uno di Confindustria Foggia ha tenuto a evidenziare di aver avuto l'opportunità di condividere il suo "progetto inclusivo, aperto al contributo di tutti, nessuno escluso", con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. "Credo che Rotice non sia vicino ad Emiliano anche perché non gli converrebbe, questa cosa la chiarirà con il tempo. Penso che stare con Emiliano significhi stare con il suo consulente, sindaco quando il comune è stato sciolto per mafia".

Un po' ovunque il rapporto con gli alleati non è in discussione. L'onorevole D'Attis ripete il ritornello del centrodestra unito che fa morale. "È chiaro che poi ci alcuni casi locali, che attengono ai rapporti personali, in cui né il livello regionale né il livello nazionale riescono a fare niente però una cosa possono fare i due livelli: non concedere l'uso del simbolo quando ci sono situazioni strane. Poi, ognuno è libero di andare dove vuole, ma il simbolo sicuramente va dato con responsabilità da parte nostra". Sul caso di San Nicandro Garganico è stato categorico: nessun accordo con Pd e M5S, chi lo pensa è fuori dal partito, e così ha messo alla porta tutto il direttivo di Forza Italia che ha costituito la lista Forza San Nicandro.

Non dribbla il caso Foggia. La scelta di allestire i gazebo del 12 e 13 giugno scorsi a Cerignola piuttosto che nel capoluogo dauno come nel resto dei capoluoghi di provincia aveva fatto pensare a una sorta di imbarazzo e a una questione di opportunità politica. "Verremo a Foggia con i gazebo, probabilmente il prossimo weekend. Non abbiamo paura. Francamente non ho nulla da nascondere su Foggia, perché noi abbiamo fatto quello che dovevamo. Anche nella composizione delle liste per le Regionali mi sembra che nessuno possa dire a Forza Italia di essersi nascosta. Abbiamo ottenuto un grande risultato su Foggia nonostante il sindaco avesse abbandonato Forza Italia dando la bandiera del municipio a qualcun altro. Abbiamo tanta gente perbene nel coordinamento cittadino. La riflessione che riguarda Foggia è una riflessione che non riguarda solo Forza Italia, riguarda la città e la ricostruzione sociale e politica. E riguarda tutti i partiti. Riguarda prima Emiliano che è venuto in campagna elettorale alle Regionali a prendersi i suoi voti con Iaccarino che lo sosteneva alle Regionali. Forse dovrebbe essere intervistato su questo lui che ogni tanto mangia ostriche. Io non ho mai mangiato a Foggia come ha fatto lui".

A sentire il commissario regionale del partito di Berlusconi, il centrodestra non parte in svantaggio: "Non è una questione di colori quello che succede a Foggia. Molte cose dovranno essere ovviamente accertate, ma comunque la riflessione riguarda tutti, su un tessuto politico facilmente permeabile e molto fluido, nel senso che gli stessi che si presentavano come soggetti di centrodestra alle Regionali hanno portato in maniera spudorata Michele Emiliano. Non vedo perché mi debba giustificare solo io e non debba dire qualcosa Emiliano che conosce bene la zona e dopo aver preso i voti non spiega, non dice nulla su quello che è accaduto per esempio al presidente del Consiglio comunale Iaccarino".  

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