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Politica Pietramontecorvino

Tensioni in un seggio delle Primarie PD, cacciato tra le urla simpatizzante di Forza Italia: "Tu non puoi votare"

Scontro a Pietramontecorvino tra un simpatizzante di Forza Italia e il sindaco, che chiama in causa il segretario provinciale del partito

Ammette di essere un simpatizzante di Forza Italia, ma oggi si è presentato al seggio delle Primarie del Partito Democratico e lamenta di essere stato allontanato in malo modo dal sindaco. È accaduto in un piccolo comune dei Monti Dauni di circa 2400 abitanti, Pietramontecorvino, dove un po’ tutti conoscono le reciproche appartenenze politiche.

Francesco Mancini, 19 anni, lo sa bene e, in premessa, per “dire proprio tutta la verità”, si dichiara belusconiano, “tuttavia – precisa - non ho un incarico ufficiale a livello del partito”. Si definirà, poi, attivista politico.

“Stamattina insieme a un signore che ha voluto accompagnarmi, volevamo partecipare alle Primarie del Partito Democratico, che so essere aperte a tutti – racconta - Ci siamo presentati al seggio e, mentre tiravamo fuori le tessere elettorali dalla tasca, il sindaco, che in quel momento era presente all’interno del teatro dove si votava, si è alzato in piedi e ha iniziato a dire che dovevamo andare via e non eravamo degni di stare lì per la storia di quel posto, accusandoci di far parte di un altro partito”.

Il giovane ha ribattuto, a quel punto, insistendo sul concetto di Primarie aperte. “Lui ha perso le staffe e ha iniziato a insultare verbalmente me e il signore. A me ha detto che i miei genitori avrebbero dovuto farmi una faccia di schiaffi per quello che scrivo. I funzionari lo trattenevano. Sono rimasto pietrificato. Ci hanno cacciato da un teatro comunale. Mai mi sarei aspettato quella reazione. Mi sarei aspettato che mi avesse chiesto cosa ci facessi là, ma non certo di essere cacciato in quel modo. Al di là della posizione politica, un sindaco eletto per dieci anni non può permettersi di cacciare le persone in quel modo da un seggio delle Primarie aperte. È veramente grave. Anche perché mi risulta che ci siano stati appelli dai vertici nazionali del partito ad allargare il consenso a tutti i partiti per la partecipazione.  Mia madre era in lacrime. Possono dire che io scrivo cose su Fb su Forza Italia, su Berlusconi, sono un grande appassionato, però quel signore che era lì con me non faceva niente di male e lo hanno cacciato, affermando che appartenesse ad un altro partito. Non ci aspettiamo che la politica diventi attacchi personali su ogni cosa. Poi, se uno mi avesse detto che le Primarie erano riservate solo agli iscritti non ci sarei andato. Posso anche aver sbagliato ad andarci, ma ci sono modi e modi di dirlo”.  

Non intende sporgere denuncia, “tuttavia, siccome lui si appresta ad essere candidato tra tre mesi, non penso che un candidato sindaco possa avere un comportamento del genere con i cittadini”, afferma. Gli chiediamo perché un simpatizzante di Forza Italia decida di andare a votare. A quanto pare gli interessava soprattutto testare se le Primarie fossero aperte o meno. “Visto che non ho nessun incarico, e mi ritengo libero cittadino, mi sono detto, vediamo se veramente possiamo andare a votare liberamente. Infatti, così non è stato”. A dirla tutta, appare come una provocazione, specie alle porte delle elezioni. “Ammesso che lo sia – ribatte - secondo voi è normale che un sindaco cacci le persone in quel modo e decida chi può votare e chi no?”.

Il sindaco, Raimondo Giallella, interpellato, resta dell’opinione che non avrebbe dovuto presentarsi al seggio. Le Primarie sono “aperte agli iscritti e ai simpatizzanti, non a chi milita in un altro partito, tant’è che l’elettore deve sottoscrivere un appello del segretario”. Espone la sua versione dei fatti: “Questo ragazzo si fa accompagnare da un imprenditore locale, sono mesi che denigra il Partito Democratico nazionale, quello di Capitanata e quello di Pietramontecorvino. Non ultimo il post di tre giorni fa, dove scriveva addirittura che avremmo dovuto portare i cani randagi a votare. Noi elegantemente, siccome non rispondiamo alle provocazioni perché le offese qualificano sempre chi le fa, non rispondiamo, per linea politica del sindaco e del direttivo del Partito Democratico. Stamattina si presenta, ero intento a guardare il mio pc perché stavo lavorando, mi alzo e dico che non possono votare, perché non sono né iscritti e né simpatizzanti, è una regola. Ho chiesto che facesse una dichiarazione pubblica per smentire tutto il fango che aveva buttato addosso al partito in questi mesi, e allora avrebbero potuto votare. Lui ha iniziato a ripetere che le Primarie sono aperte, ma lo sono agli iscritti e ai simpatizzanti, gli abbiamo ribadito”.

Ha alzato il tono della voce, ammette, dopo aver ripetuto che non avrebbe potuto votare perché aveva offeso il Pd. “Non lo abbiamo toccato – chiarisce - poi lui ha iniziato a inveire e non abbiamo risposto più, si sono allontanati ed è finita lì la discussione. Ora io chiedo a Raffaele Di Mauro, segretario provinciale di Forza Italia, se fosse a conoscenza del fatto che un suo militante, fra l’altro da lui designato, così raccontano, come segretario del circolo locale di Pietramontecorvino, volesse andare a votare, e se ritiene che possa farlo e inficiare, in qualche modo, il risultato. Fra l’altro, lui dichiarava sui social che avrebbe votato per Elly Schlein per indebolire il partito, e così saremmo stati all’opposizione per altri vent’anni”.

Ha conservato lo screenshot dei post. “È una questione di dignità per un circolo che sta offendendo da mesi, e noi abbiamo detto semplicemente che non avrebbe potuto votare – ripete il sindaco Giallella - Non è lesa maestà, abbiamo raccontato solo che deve esserci rispetto tra le forze politiche, io mai sarei andato a votare al congresso di Forza Italia. Io qui la domanda la pongo a Di Mauro: governa un partito o facinorosi che vanno in giro a dare fastidio? Perché prima viene il rispetto delle forze politiche”.

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