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Carenza di medici all'ospedale di Manfredonia, Gatta punta i riflettori su ortopedia: "Organico da rimpinguare"

Il vicepresidente del Consiglio Regionale esterna preoccupazioni per le sorti del reparto: "Un medico andrà in pensione dal prossimo 1° marzo e non sarà sostituito"

“Ciò che mi interessa, la ragione delle mie battaglie, è che i manfredoniani, zapponetani, mattinatesi, montanari e viestani possano trovare nell’ospedale di Manfredonia un’offerta sanitaria degna di questo nome. Ed è per questo che, purtroppo, sono preoccupato per le sorti del reparto di Ortopedia, uno dei fiori all’occhiello della struttura: dei due medici ortopedici presenti, uno andrà in pensione dal 1 marzo e non ne sono arrivati altri.

Dinanzi a questa notizia, avendo l’obbligo di difendere ciò che resta dell’ospedale (preso di mira da una serie di tagli decisi dal presidente Emiliano), ho acquisito alcune informazioni dagli uffici. Mi è stato riferito che c’è difficoltà nel reperire ortopedici, ma non sono interessato alle giustificazioni: ciò che conta è che quel reparto continui a funzionare. Perché è evidente che, qualora non sia reperito un altro medico, la volontà di "qualcuno" di chiudere anche questo reparto verrebbe a galla.

Sarebbe inaccettabile, tanto più per il fatto che l’ospedale di Manfredonia è stato oggetto di un continuo depauperamento di servizi e professionalità, senza considerare le necessità dei cittadini. Attendo con fiducia l’arrivo di un nuovo ortopedico che sostituisca chi, dopo aver profuso grande impegno, sta per andare in pensione. Diversamente, daremo parecchio filo da torcere. Manfredonia ed il suo ospedale sono stufi di essere cannibalizzati”.

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