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Ecco il ‘Movimento Nazionale per la Sovranità’ dei foggiani Agostinacchio e Bruno Longo

Invitato alla presentazione del movimento in provincia di Foggia, c'era anche il sindaco Landella. Di Giuseppe: "A livello locale possiamo anche discutere e incontrarci su diversi temi"

È stato definito "una grande opportunità per ricostruire l'area di centrodestra", per "ritrovare le ragioni dell'unione". Così il sindaco di Foggia, Franco Landella, che oggi nell'aula consiliare ha "benedetto" il nuovo Movimento nazionale per la sovranità. A rappresentarlo nel capoluogo dauno e sul territorio il consigliere comunale Bruno Longo, nominato commissario provinciale straordinario e vicesegretario regionale, vicario per la Puglia di Daniele Milella.

Nell'ufficio politico c'è anche Paolo Agostinacchio, già sindaco di Foggia e riferimento storico della destra in Italia, che oggi sta con chi dice che "questa Europa così come è non ci piace, va rivista. Ma oggi la gente, arrabbiata, si rifugia in chi grida di più senza dare uno straccio di prospettiva. Noi offriamo una opportunità: siamo la destra politica, aperta sì alle collaborazioni e all'aggregazione delle destre identitarie che, auspichiamo, possano convergere, ma alternativa – dice - sia alla sinistra che ai populismi alla Grillo". E però i temi populisti, di marca salviniana, non mancano. Dalla "sovranità al popolo" al "no all'Europa delle banche e che dimentica il Sud", da "stop all'oppressione monetaria" a "maggiore sicurezza nelle città ", il movimento insegue su temi già ampiamente battuti.

Nato lo scorso febbraio a Roma dalla fusione de La Destra di Francesco Storace (presidente) e di Azione nazionale dei Gianni Alemanno (attuale segretario nazionale), il movimento, infatti, tiene dentro le ideologie del conservatorismo nazionale e sociale, dell'euroscetticismo, del sovranismo degli Stati. 

Alla presentazione di oggi presenziava un buon gruppo di consiglieri comunali e di rappresentati di altri partiti di centrodestra (no i Fratelli D'Italia, men che meno alcuni rappresentanti storici dell'ex An come Lucia Lambresa). C'era invece la neonata Alternativa Popolare di Alfano, saldamente ancorata al Partito Popolare Europeo e, pertanto, nella esclusiva veste di ascoltatrice. "Collaborazione? A livello locale possiamo anche discutere e incontrarci sui diversi temi. Sul piano nazionale e politico, invece, ci sono molte divergenze, a partire dal giudizio sulla Europa. Vedo molto lontana una convergenza" dichiara a Foggiatoday Franco Di Giuseppe.

Ed ecco che il Movimento nazionale per la Sovranità diventa null'altro che un'altra pedina, l'ennesima, nello scacchiere frantumato e disomogeneo del centrodestra, oggi più che mai lontano da quell'auspicio di unione tanto abusato. Tra le note interessanti, la partecipazione alla costruzione del movimento foggiano di alcuni ragazzi di colore, a voler evidenziare, probabilmente, il pregiudizio della intolleranza delle destre. "Anzi, le dirò di più: al lavoro accanto a noi ci sono anche tre gay" ci dice un Bruno Longo soddisfatto, agitando le dita ad indicare il numero. Una notizia, evidentemente.

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