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Foggia, Pd a Renzi: “Allarmante presenza di esponenti del centrodestra”

Raffaele Piemontese e Aldo Ragni scrivono a Matteo Renzi: "La loro presenza all'iniziativa di Foggia è un allarmante segnale della potenziale degenerazione delle primarie

Che Matteo Renzi non avesse suscitato una forte simpatia tra gli esponenti del Pd di Capitanata lo si era intuito domenica pomeriggio all’Hotel Cicolella, quando tra i 250 cittadini che hanno accolto il sindaco di Firenze, c’erano pochissimi politici locali del partito di via Taranto, ma alcuni del centrodestra.

Che però la visita del candidato alle primarie del centrosinistra avesse fatto ugualmente rumore lo si era capito all’indomani della chiusura del suo tour pugliese, quando cioè negli ambienti del Partito Democratico non si era parlato altro che dell’incontro di e con Renzi.

La conferma di quanto appena scritto arriva dalla direzione provinciale del partito e dal duo targato Raffaele Piemontese e Aldo Ragni, che in una nota scritta e inviata agli organi di stampa, fanno notare “che l’esigenza di garantire al paese il più ampio senso civico, però non può determinare l'intromissione del ceto politico di centrodestra: eletti, dirigenti e riferimenti nei gruppi sociali del PdL”.

“La loro presenza all'iniziativa di Foggia è un allarmante segnale della potenziale degenerazione delle primarie, che potrebbero essere asservite a scopi totalmente diversi da quelli individuati e perseguiti da noi tutti”. 

A tenere banco in casa PD è il giallo sulla nascita del neo comitato "Adesso" e sull'assenza al Cicolella del segretario provinciale Paolo Campo, tenuto da Renzi stesso all'oscuro del suo arrivo nel capoluogo di provincia.

LETTERA - Caro Matteo, la recente tappa a Foggia della tua campagna elettorale per la premiership ci offre l'opportunità di una serena e pacata riflessione che vogliamo porre alla tua attenzione.

A giudicare dalla platea di quanti hanno partecipato all'iniziativa, ci e' apparsa evidente la commistione tra chi è animato da genuino interesse verso le tue proposte politiche e chi individua nella tua iniziativa l'opportunità di riciclarsi politicamente.

Siamo purtroppo abituati al fatto che ad ogni vigilia di campagna elettorale ci sia una parte del ceto politico che si muove alla ricerca di una nuova collocazione, alimentando il trasformismo che ha contribuito alla degenerazione della politica. L'allargamento della platea degli elettori del PD e', ovviamente, indispensabile per affermare il nostro progetto di governo del Paese e garantirgli il più ampio consenso civico, utile anche a presidiarne la sua attuazione.

Ma questa esigenza, da te correttamente rappresentata, non può determinare l'intromissione nelle nostre scelte di ceto politico di centrodestra: eletti, dirigenti e riferimenti nei gruppi sociali del PdL. La loro presenza all'iniziativa di Foggia e' un allarmante segnale della potenziale degenerazione delle primarie, che potrebbero essere asservite a scopi totalmente diversi da quelli individuati e perseguiti da noi tutti.

A te ed a quanti lavorano al tuo fianco, a Foggia come nel resto del Paese, chiediamo di essere esplicitamente chiari e netti su questo delicato tema. È in gioco la credibilità non solo della tua candidatura ma anche la legittimità politica delle primarie, oltre che il futuro del nostro partito".

 

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