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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Gatta riporta Forza Italia con i piedi per terra: “Non credete ai sondaggi”

Cauto entusiasmo degli azzurri che aprono la campagna elettorale con una convention a Foggia

“Foggia ha una sorta di complesso di inferiorità che va superato, questa è l’occasione affinché possa riprendersi una sua capacità di essere protagonista a tutti gli effetti, con un voto netto, deciso, chiaro e forte, che legittimi il territorio a tornare protagonista”. È il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ad accendere la miccia della campagna elettorale di Forza Italia in Capitanata.

È una partenza diesel: se non è facile precettare militanti e dirigenti di 9 agosto, dichiaratamente in ferie, ci si mette anche un diluvio. Alla fine, riescono a rimediare un’ottantina di partecipanti. È un incontro motivazionale più che una convention: si fanno coraggio e si rivedono per una pizzata. Lo spunto del Pnrr e ‘il lavoro della delegazione di Forza Italia nel Ppe’, tema dell'incontro, finiscono per diventare piuttosto marginali davanti all’imminente scadenza elettorale. In ordine sparso, nemmeno le prime file restituiscono la pole position. Nelle retrovie ci sono anche Angelo e Napoleone Cera. Prima di iniziare, poche foto di rito e qualche sorriso a denti stretti.  

Di nomi neanche a parlarne, non sarebbe stato sciolto nemmeno il nodo della suddivisione dei collegi, per quanto la coalizione abbia trovato la quadra al tavolo nazionale: c’è stata una prima definizione, “la individuazione specifica dei collegi e dei candidati spetterà al partito”, precisa l’avvocato Sisto. A Forza Italia, in Puglia, spetterebbero tre collegi alla Camera e due al Senato.

I giornalisti provano a cavare qualche informazione in più sulle liste ma niente, i dirigenti azzurri non si lasciano scappare una parola di troppo. Ma c’è un particolare che non passa inosservato: l’umore del consigliere regionale Giandiego Gatta non è dei migliori e non sembra una semplice indisposizione di giornata. La sua grinta è un marchio di fabbrica, e il suo sguardo accigliato lascia trasparire un malumore o, perlomeno, qualche preoccupazione che fatica a dissimulare.Si può solo azzardare l'ipotesi che stiano penando per le candidature. Non si concede alla stampa e non rilascerà dichiarazioni, come farà invece il sindaco di Apricena, Antonio Potenza, altro candidato in pectore, sorridente dall’inizio alla fine e quasi euforico come al suo solito, che però non si sbilancia troppo. A sentire il coordinatore provinciale Raffaele Di Mauro, Giandiego Gatta e Antonio Potenza “sono due profili assolutamente spendibili”, ma per tutte le candidature, in pratica un’ovvietà. Appare piuttosto pensierosa anche la consigliera comunale di San Severo Rosa Caposiena. Qualcosa non quadra. 

Sono tutti “disponibili” e candidabili, per il momento. Nella rosa dei nominativi ci sarebbero soprattutto cariche istituzionali, ma c’è posto anche per i dirigenti. Probabilmente, però, la mannaia della riduzione dei parlamentari impone scelte che potrebbero essere difficili da masticare, o addirittura un boccone amaro, per bilanciare uscenti e aspiranti parlamentari alla loro prima esperienza.

“Stiamo lavorando per mettere in campo la squadra più forte e anche attinente al territorio”, afferma ai microfoni il senatore Dario Damiani, vice commissario regionale. Saranno “candidature del territorio”: “Dobbiamo portare in Parlamento espressioni delle nostre comunità locali, chi ha già lavorato anche per le istituzioni in tutti questi anni".

Serafico, come al solito, Paolo Dell’Erba, alla sua prima uscita ufficiale come consigliere regionale di Forza Italia. Al tavolo dei relatori si torna spesso indietro nel tempo alle elezioni politiche di 4 anni fa, quando hanno dovuto fare i conti con una “marea gialla che ha invaso i nostri territori”, come la chiama il senatore Damiani. “Era come fermare il vento con le mani”, ricorderà Giandiego Gatta. Lo si riconosce quando avverte gli amici azzurri: “Memori di ciò che è successo nel 2018, abbiamo il dovere di andare a stanare tutti i nostri elettori, porta a porta, casa per casa”. È lui a riportare il centrodestra con i piedi per terra: “Non credete ai sondaggi”. Invita tutti a non cullarsi nelle percentuali che circolano in questi giorni, perché uno dei più grandi errori che potrebbe commettere la coalizione in questo momento è pensare di avere la vittoria in pugno. Ed è proprio allora che si rischia di perdere. Parla di “un momento delicato”. “C’è bisogno di gente competente”, va ripetendo. Un passaggio sulle “logiche” da seguire sembra indirizzato ai vertici regionali e nazionali: un passo falso potrebbe costare il risultato. Probabilmente, anche solo i criteri per la composizione delle liste hanno fatto sorgere qualche perplessità. 

Conviene sulla cautela (“è giusta”) il vice commissario regionale di Forza Italia Puglia. In cuor suo, anche il sottosegretario Sisto sa che sarà “una lotta all’ultimo sangue”. Con un paio di battute, rianima gli azzurri. Sogna in grande i due terzi dei seggi, e guarda agli avversari attirando applausi: “Il Pd è attaccato al governo senza aver mai avuto i numeri, è uno scandalo. Dobbiamo ripristinare una democrazia che faccia del consenso il presupposto per governare”. Si spinge anche a parlare di Calenda che definisce come la “brutta copia di Berlusconi e Letta”.

Inguaribile ottimista il coordinatore provinciale, Raffaele Di Mauro, che parla di una Forza Italia viva e vegeta nel Foggiano, “nonostante abbia dovuto attraversare momenti veramente molto complicati”. Da un mesetto si è pure riorganizzata con una nuova segreteria. L’europarlamentare Andrea Caroppo, entusiasta per natura, è addirittura convinto che la provincia di Foggia “sarà la punta di diamante per Forza Italia in Puglia”. Si stima che entro una settimana saranno pronte le liste, per ora su carta non c'è nulla. Gli azzurri contano di essere la forza trainante: “Puntiamo ad essere il partito numero uno in provincia di Foggia – afferma Di Mauro - pensiamo di poter contendere il primo posto anche a Fratelli d’Italia”.

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