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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Rebus candidato sindaco nel centrodestra: veti su Di Gioia e ‘no’ a Mainiero

Si complica la scelta per le Comunali di Foggia. Segretari regionali chiamati a sciogliere la riserva

Ad horas il centrodestra potrebbe ufficializzare il nome del candidato sindaco. O almeno, così dicono. Ma, con tutta probabilità, passeranno almeno altre 48 ore ed è plausibile che, di questo passo, si arrivi a lunedì.  

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha lasciato la Valle d’Itria e le vacanze in Puglia sono finite per tutti. Si rientra nei ranghi. Entro il week-end si chiude.  

Ma la matassa, nelle ultime ore, appare sempre più ingarbugliata. Stando ai rumors, sembrava quasi fatta per Leonardo Di Gioia, nome rispuntato dopo due anni e mezzo di silenzio.

A febbraio del 2021 aveva rassegnato le dimissioni da consigliere comunale, lasciando il posto ad Antonio De Sabato, oggi candidato sindaco civico, ed era tornato alla vita da cittadino ‘semplice’.

La sua indicazione al tavolo della coalizione era stata formalizzati da ‘Noi moderati’ che lo ha rimesso in pista. Nell’ultima fase, infatti, era passato a Noi con l’Italia di Maurizio Lupi, ricoprendo l’incarico di coordinatore regionale.

Inviso all’ex sindaco Franco Landella e ai suoi fedelissimi, incontra le resistenze di tutto il mondo ex Alleanza Nazionale e in alcuni ambienti della Lega.

Bocche cucite sull’esito della riunione di ieri a Bari del coordinamento regionale di Fratelli d’Italia incentrata sulle Comunali. Permangono, probabilmente, dei problemi interni.

Di Gioia non ha mai convinto del tutto. Sarebbe arrivato un no categorico, proprio come quello scandito per Giuseppe Mainiero direttamente da Roma. La sua candidatura è sta sì oggetto di discussione al tavolo del centrodestra, ma il veto è arrivato dall’alto.

Alla stregua delle valutazioni del presidente M5S Giuseppe Conte, l’atteggiamento del leader del movimento civico Resto a Foggia avrebbe determinato la sua auto-esclusione.

Ai piani alti non avrebbero gradito le sue esternazioni degli ultimi anni a proposito del presidente del Consiglio, di ministri e sottosegretari tirati in ballo con accuse giudicate pesanti. Peraltro, sia i meloniani che gli altri partiti avrebbero grossi problemi interni qualora fosse lui il candidato sindaco, e potrebbero incorrere nelle defezioni di diversi candidati. Nessuna preclusione, pare, qualora di sua sponte volesse sostenere la coalizione.

Ormai sembra assodato che il candidato sindaco non sarà il consigliere regionale Giannicola De Leonardis, che non aveva alcuna intenzione di farsi avanti. E nemmeno il deputato Giandonato La Salandra e la senatrice Anna Maria Fallucchi, che al momento coprono posizioni considerate strategiche.

Nel partito, peraltro, si registrerebbe qualche malumore per la composizione della lista. La senatrice avrebbe espresso un solo nome, quello di Gianni Di Lauro.

Nelle prossime ore, si riuniranno i segretari regionali. Saranno chiamati a sciogliere la riserva sul nome del candidato sindaco una volta per tutte. E c’è chi non esclude che, quando il tempo stringe, si possano ammorbidire le posizioni che oggi appaiono intransigenti su Leo Di Gioia.

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