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Sabato, 27 Aprile 2024
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Tappa a Foggia per il docufilm “libere di… vivere” sulla violenza economica di genere

Il 13 marzo, presso l’Aula Magna del Liceo Poerio in Piazza Göppingen, docenti ed esperti a confronto con gli studenti foggiani sui temi di educazione civica ed educazione finanziaria per la parità di genere

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Sensibilizzare gli studenti sul tema della violenza economica di genere e sulle parità: questo è uno degli obiettivi di “Libere di… Vivere”, il docufilm, nato da un’idea di Claudia Segre, Presidente Global Thinking Foundation, scritto e diretto da Antonio Silvestre, che riprende testimonianze reali di donne vittime di questo tipo di abusi, intervallate da immagini di finzione interpretate dalle attrici Stefania Pascali e Giulia Cappelletti.

L’opera sarà proiettata questo 13 marzo a Foggia presso l’Aula Magna del Liceo Poerio in Piazza Göppingen, per aprire un dibattito con gli studenti, come tappa di un tour che sta toccando tutte le città della Penisola. Alla proiezione seguirà l’incontro che vedrà tra le protagoniste, Enza Maria Caldarella, docente, Simonetta Molinaro, Criminologa Forense e Presidente Osservatorio sulle Vulnerabilità e Alessandra Orlando, Vice Presidente Global Thinking Foundation.

Libere di… Vivere si dipana in un’ora di racconto, coraggioso ed emotivamente coinvolgente, che mira ad essere un’importante occasione culturale e sociale per interloquire, nel dibattito che segue, con esperte e operatrici quotidianamente impegnate in servizi di contrasto alla violenza. L’opera si concentra sulla vita di Stella, che dopo il matrimonio e la nascita della prima figlia, si vede costretta a lasciare il lavoro; col passare degli anni l’idillio familiare si trasforma in un inferno, con un marito che le fa pesare ogni giorno di essere l’unica fonte di sostentamento economico. Ma Stella saprà trovare la forza di cambiare quello che pare un destino già tracciato, lanciando un messaggio di speranza e rinascita. A questa si intrecciano quattro testimonianze raccolte allo sportello d’ascolto, storie di donne e violenza economica, psicologica, fisica, quattro storie che hanno, pur con esiti di diversa gravità, come comune denominatore e primo grilletto scatenante della spirale della violenza la sopraffazione economica.

A fare da metafora alla narrazione, infine, c’è il tango, il ballo come metafora della vita, rappresentato nelle coreografie di Laura Borromeo, con Tabata Caldironi e Julio Alvarez, e sulle note della Hyperion Ensemble. Prodotto da Mario Tani per MAC film, si avvale della fotografia di Nicola Saraval, il montaggio di Daniele Tullio e le musiche del maestro Matteo Sartini. L’evento si inserisce nel tour di proiezioni in giro per l’Italia, che quest’anno avrà come tema “Sport, sicurezza e salute per l'inclusione sociale”.

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