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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Il 2023 in salita del Riuniti: perdita d'esercizio di 50 milioni, spesa ridotta e incognita Covid

Ridotta la spesa farmaceutica e dei dispositivi medici. Risorse finanziarie insufficienti. La relazione del direttore generale Giuseppe Pasqualone a corredo del bilancio preventivo 2023

Per il Policlinico Riuniti di Foggia sarà un 2023 all'insegna del contenimento della spesa, atteso che alla voce 'Risultato dell'esercizio' è riportato il segno meno, di 49.775.000 milioni di euro, dato dalla differenza tra il ‘Valore della produzione' di 293.679.000 e il 'Costo della produzione' di 331.971.000, più le imposte sul reddito di esercizio di circa 11,5 milioni.

Una perdita suscettibile di copertura mediante erogazione di un contributo, allo stato provvisorio e teorico, che sarà determinato in corso di esercizio sulla base degli stati di avanzamento al budget per integrazioni del Fondo Sanitario Nazionale 2023, per eventuali finanziamenti integrativi statali per Covid e caro energia.

Prevista una perdita di esercizio anche per il 2024 di 59.723.000 e di 60.849.000 nel 2025.

Già nell'introduzione della relazione redatta a corredo del bilancio preventivo 2023, il direttore generale da un lato rimarca lo stato delle risorse finanziarie, evidentemente insufficienti, "che lo Stato dovrà necessariamente integrare e trasferire alla Regione Puglia per garantire lo sforzo da compiersi per far fronte al notevole incremento dei costi indotto dall’aumento dei costi dell’energia"; dall'altro la prosecuzione dell'azione di contenimento della spesa farmaceutica e dei dispositivi medici "al fine di ottenere i risparmi minimi richiesti dalla Regione rispetto alla spesa preconsuntivata 2022".

Il numero uno del Policlinico Riuniti non dimentica di evidenziare l’eventualità di una recrudescenza della pandemia da Covid-19, "il cui contrasto porta inevitabilmente ad un aumento dei costi con particolare riguardo a quelli del personale" sottolinea.

In sostanza viene confermato il percorso di razionalizzazione della spesa, atteso che "le risorse poste a bilancio, così come formalizzate dalla Regione, non consentono la copertura di tutti i costi relativi alle attività che l’azienda metterà in campo nel triennio 2023/2025".

Tra l’altro, si legge, "la congiuntura economica nel breve periodo non è favorevole soprattutto riguardo alla stabilità dei prezzi".

Un'azione avviata nel 2022 con la diminuzione della spesa farmaceutica nel periodo gennaio-ottobre 2022, calcolata rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, peraltro a fronte di un significativo aumento della produzione. "Quindi, in sostanza, la spesa è stata ottimizzata, migliorando l’incidenza della stessa sul valore della produzione". Sono stati risparmiati circa 170mila euro. "La Direzione Strategica anche per il 2023 continuerà ad adottare politiche di razionalizzazione della spesa farmaceutica invitando i responsabili delle Strutture assistenziali ad esaminare attentamente le scelte terapeutiche proposte e assegnando agli stessi specifici obiettivi in linea con le disposizioni regionali".

Per quanto riguarda i dispositivi medici, la Direzione Strategica, oltre ad assegnare ai responsabili delle Strutture assistenziali specifici obiettivi di riduzione della spesa, ha attivato il monitoraggio bimestrale dei consumi allo scopo di razionalizzare l’utilizzo degli stessi.

Dall’analisi dei dati disponibili al 12 dicembre 2022 sul direzionale di Edotto (Disar), risulta che la spesa relativa ai dispositivi medici (compresi i diagnostici in vitro) per il periodo gennaio-settembre 2022 risulta inferiore a quella sostenuta alla stessa data del 2021. Un risparmio del 3.15%, ovvero di oltre 1 milione di euro.


 


 

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