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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Saldi 2012, contro gli imbrogli c’è il decalogo dell’Adoc Foggia

Alessandro Scarpiello, presidente provinciale dell'Associazione per la Difesa e l'Orientamento del Consumatore, ha stilato un decalogo, diviso in cinque sezioni, a tutela degli acquisti a prezzo scontato

Considerando che la truffa potrebbe nascondersi dietro l’angolo e che in tempi di crisi la  tentazione di rifilare capi taroccati o rimanenze di magazzino potrebbe annidarsi nella mente di qualche commerciante con pochi scrupoli, l’ADOC di Foggia ha attivato uno sportello di consulenza per i consumatori della Capitanata in via della Repubblica, 54.

Alessandro Scarpiello, presidente provinciale dell’Associazione per la Difesa e l’Orientamento del Consumatore, ha stilato un decalogo, diviso in cinque sezioni, a tutela degli acquisti a prezzo scontato.

PRIMA DI SCEGLIERE L’ACQUISTO
1) Non fare acquisti se non indispensabili, prima dell’avvio dei saldi. Nei giorni precedenti ai saldi sarebbe opportuno fare un giro nei negozi e individuare i prodotti che potrebbero interessare, segnando i prezzi cui vengono venduti, per poi verificare che nel periodo dei saldi il prezzo sia realmente calato.

DURANTE L’ACQUISTO PREZZI
2) Non fermarsi al primo negozio che pratica sconti, ma visitarne diversi e confrontare i prezzi esposti e la qualità della merce.
3) Non lasciarsi ingannare da sconti che superino il 50% del costo iniziale. Difficilmente un commerciante ha ricarichi superiori al 50% a meno che non si tratti di un artigiano che produca da sé.
4) Ricordarsi che prezzi tipo “49.90” euro vogliono dire “50.00” e non “49.00”.

DURANTE L’ACQUISTO PAGAMENTI
5) Le forme di pagamento non differiscono da quelle abituali, perché siamo in presenza di transazioni commerciali e il prezzo di acquisto non modifica le regole. Quindi diffidate da chi impone il pagamento in contanti pur avendo esposta la segnalazione della convenzione con un istituto di carte di credito o bancomat. Si può chiedere di usufruire di questa forma di pagamento e, in caso di diniego, segnalarlo all’istituto di credito che potrebbe anche annullare la convenzione con quel commerciante.

DURANTE L’ACQUISTO LA QUALITA’
6) Guardare l’etichette che riportano la composizione dei tessuti: i prodotti naturali costano di più, quelli sintetici meno. La percentuale di composizione può variare notevolmente e incidere sul costo finale .

7) I capi d’abbigliamento riportano l’etichetta con le modalità di lavaggio e conviene sempre chiedere conferma al commerciante di ciò che è indicato: la sua esperienza può servire a prevenire spiacevoli sorprese dopo che si è portato il capo in lavanderia.

8) Essere pignoli. Di un capo verificare se è di pura lana vergine o di lana. La seconda lana può essere riciclata, la prima no. Di un capo di cotone chiedere la provenienza: i prodotti provenienti da Paesi asiatici (CINESI) possono essere trattati con pesticidi o antimuffe che al contatto con la pelle possono provocare allergie.

9) Diffidare capi d’abbigliamento disponibili in tutte le taglie e/o colori: è molto probabile che non sia merce a saldo, ma immessa sul mercato solo per l’occasione e quindi con un finto prezzo scontato.

DURANTE E DOPO L’ACQUISTO
10) Diffidate dai negozi che espongono cartelli tipo “la merce venduta non si cambia”: esistono regole precise del commercio che impongono il cambio della merce non corrispondente a quanto propagandato o perché difettosa. Il fatto di essere in saldo, non significa che queste regole non siano valide. Ricordarsi che non esiste il diritto di recesso negli acquisti fatti in un esercizio commerciale: per cui se si è sbagliata taglia o si è semplicemente cambiato idea è solo la disponibilità del commerciante che può ovviare il problema.

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