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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Oltre 100 autisti e soccorritori del Foggiano rischiano di non ricevere il premio Covid

L'allarme lanciato dal segretario provinciale dell'Ugl Salute Lorenzo Pellecchia. "E' imbarazzante"

"Premio covid per i dipendenti delle Sanitasevice, ma dei dipendenti internalizzati dalle associazioni di volontariato che gestivano il servizio di emergenza urgenza in provincia di Foggia, silenzio assoluto" è l'allarme lanciato dal segretario provinciale dell'Ugl Salute Lorenzo Pellecchia. "E' imbarazzante".

Secondo quanto riferisce il sindacalista, sarebbero circa 120 tra autisti e soccorritori internalizzati in Sanitaservice, che in piena pandemia, in particolare tra il 15 marzo e il 15 maggio 2020, hanno svolto il loro lavoro alla pari dei colleghi ma che potrebbero vedersi negare il premio Covid stanziato dalla Regione Puglia. "Sarebbe una vergognosa discriminazione a danno di chi ha rischiato la vita pur di assistere il prossimo".

L’Ugl Salute ha chiesto spiegazioni a Regione Puglia, Asl Fg e Sanitaservice: "Nessuno giochi allo scaricabarile".

Sulla vicenda il consigliere regionale Joseph Splendido ha annunciato una interrogazione all'assessore alla Salute, Rocco Palese: “Non esistono lavoratori di serie b. La Regione Puglia provveda urgentemente ad onorare il lavoro dei dipendenti delle associazioni di volontariato che, in piena pandemia, al pari dei loro colleghi, hanno provveduto a mettere il proprio lavoro, ed anche la propria salute, al servizio della comunità e del prossimo. Apprendo che la premialità Covid, giustamente erogata dalla Regione Puglia alle professionalità sanitarie che durante la crisi pandemica hanno svolto egregiamente il loro lavoro, vedrebbe esclusi i dipendenti internalizzati dalle associazioni di volontariato che gestivano il servizio di emergenza urgenza in quel periodo: circa 120 tra autisti e soccorritori internalizzati in Sanitaservice. Si tratta di lavoratori che hanno profuso impegno e umanità e rischiato sulla propria pelle le conseguenze del covid. E’ per questa ragione che, una eventuale esclusione dalla premialità, rappresenterebbe una incomprensibile ed indecorosa discriminazione di cui, auspico, le autorità preposte non vogliano macchiarsi. Presenterò a tal proposito apposita interrogazione all’assessore regionale alla Salute Rocco Palese".

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