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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Il business dell'eolico nella Capitanata ventosa: due nuovi parchi con pale riciclabili

Il progetto ne prevede 5 in tutto il territorio pugliese e soddisferanno il fabbisogno energetico di oltre 170mila famiglie

Tutta colpa (o merito) del vento. In Capitanata stanno per arrivare nuovi parchi eolici, almeno due. Non si sa ancora in quale lembo del nostro territorio perché il progetto è ancora agli inizi. Però si sa che porteranno la firma del Gruppo Hope, “azienda di recente costituzione nata ad opera di Nelke Srl, Gardill Srl, Ilirm Srl, Engeo Srl e Basomaso Srl” che si occupa di “nuovi impianti Fer (Eolico Off Shore Floating, Eolico On Shore, Solare Fotovoltaico, Biogas e Biometano) accoppiati a impianti di produzione di idrogeno verde destinato a diverse soluzioni di utilizzo come il trasporto pesante, veicolare, fuel cells, immissione in rete, produzione di derivati dell’idrogeno (ammonica, metanolo)”. Ha sede legale a Milano e operativa a Bari, come si può leggere sul sito ufficiale.

Il progetto in realtà prevede “la realizzazione e successiva cessione di cinque parchi eolici in Puglia che svilupperanno una potenza complessiva di 270MW, capace di soddisfare il fabbisogno energetico di oltre 170mila famiglie pugliesi”. Saranno completati entro il 2028 ed è stato già avviato l’iter per il rilascio della Valutazione di Impatto Ambientale presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Inoltre, per la loro realizzazione, il Gruppo Hope ha siglato un accordo di co-sviluppo “con una importante multiutility internazionale nel campo dell’energia”, “uno dei maggiori player dell'energia in Europa”, il cui nome è top secret.

Dal Gruppo hanno confermato che è grazie al suo posizionamento geografico e alla sua ventosità che la provincia di Foggia avrà i suoi parchi eolici e che i vantaggi per il territorio non riguarderanno soltanto l’ambiente. Da qui ai prossimi 5-10 anni – hanno detto – ci sarà la creazione di nuovi posti di lavoro come dimostra il fatto che già le università pugliesi si stanno muovendo nella direzione della formazione di ingegneri e maestranze specifiche nel campo delle rinnovabili.

Ma le ricadute positive di questi (ennesimi) nuovi parchi non sarebbero finite qui. Le prossime pale promettono anche di risolvere uno degli annosi problemi legati a questo tipo di fonti energetiche: lo smaltimento in caso di dismissione. Sono riciclabili – hanno spiegato – e quindi se un giorno l’eolico dovesse diventare una forma obsoleta di energia, le pale verrebbero smontate e il materiale di cui sono fatte verrebbe riutilizzato, sempre nell’industria delle rinnovabili.

La Capitanata attende di saperne di più. E anche di ritrovarsi qualche euro in più in tasca.

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