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Il Nero di Troia piace, ma fa saltare i nervi: è scontro tra il sindaco e Confcooperative

Per il sindaco di Troia l'amministrazione comunale non avrebbe concesso nessun patrocinio al convegno sul Nero di Troia. Gli organizzatori: "Spesso la sobrietà fa peggior danni dell'ebrezza"

Il Nero di Troia ma piace, ma fa saltare i nervi.  Duro scontro tra il sindaco di Troia e la Confcooperative sulla 16esima edizione del convegno regionale sull'apprezzatissimo vino. Secondo Leonardo Cavalieri, “a seguito di quanto riportato erroneamente in questi giorni sui manifesti di Consorzio D.O.C. Tavoliere Nero nessuna richiesta di patrocinio è mai giunta presso il Comune di Troia, come pure nessun invito è mai stato recapitato all'attenzione del sindaco, indicato come ospite della serata”. Ha ribadito e aggiunto il primo cittadino: “È perciò evidente che l'amministrazione non ha concesso alcun patrocinio all'iniziativa e che il primo cittadino, avendo saputo oltretutto solo ieri della propria presenza dai manifesti affissi in città, non parteciperà in alcun modo alla manifestazione”. E infatti ieri sera il sindaco non ha partecipato alla manifestazione.

Il Comune di Troia ha mantenuto le distanze dall'organizzazione “dopo quanto occorso lo scorso anno durante il XV° Convegno Regionale sul Nero di Troia, evento strumentalizzato per denigrare ed attaccare il sindaco della città del Rosone, Leonardo Cavalieri, e l'allora appena insediata nuova amministrazione”. Cavaliere prosegue: "Continuiamo a guardare con passione sincera a qualsiasi iniziativa legata alla promozione di un territorio così ricco di tradizione, ma siamo di nuovo di fronte ad un'occasione persa. Nessun patrocinio richiesto e nessun patrocinio concesso, come pure non ho mai ricevuto alcun invito per la serata del 26 luglio, nemmeno informalmente, pur se quanto riportato il contrario nei manifesti. Per tutelare l'immagine del Comune e per evitare che all'amministrazione possa continuare ad essere associata a quanto successo lo scorso anno, con il percorso enogastronomico organizzato a fine convegno macchiato da una macchina organizzativa tutt'altro che perfetta, con la maggior parte degli acquirenti di ticket rimasti a bocca asciutta per la scarsissima quantità di vino presente agli stand di distribuzione, prendiamo le distanze da quanto organizzato”.

Ha poi concluso Cavaliere: “Ciononostante vorrei sottolineare che, credendo nell'assoluta importanza della promozione del Nero di Troia, prodotto identitario del nostro territorio, sono stati concessi tutti gli spazi richiesti da Confcooperative a titolo assolutamente gratuito. Sono convinto che il supporto e la promozione per il Nero di Troia e per i suoi produttori debba necessariamente passare per ben altre strade".

Non si è fatta attendere la risposta di Confcooperative: “In merito alla nota diffusa dal primo cittadino della città di Troia, secondo la quale non sarebbe stato richiesto né patrocinio, né inviato invito formale per la manifestazione legata alla Doc Tavoliere Nero di Troia, basterebbero gli allegati a smentire le immotivate affermazioni del sindaco Cavalieri. E' opportuno sottolineare, come dice giustamente Cavalieri, dov'è finisce la verità e comincia la strana strumentalizzazione della vicenda”

Queste le precisazioni: “Intanto come da documenti ufficiali in allegato con tanto di numero di protocollo d'entrata, è stata inviata la richiesta di patrocinio e contributo nonché invito personale al sindaco per partecipare in qualità di relatore al convegno”. Mentre “nella risposta invece, sempre documentata in allegato,  l'Amministrazione Comunale, concede solo l'utilizzo del suolo pubblico, e 200 sedie per la manifestazione. Dunque, appare alquanto pretestuosa ed ingenua la nota del primo cittadino, che già lo scorso anno rimediò una figura poco edificante in qualità di rappresentante principale della cittadina subappenninica. Non di meno, nello stesso modo, l'hanno fatta anche i suoi consiglieri, da non confondere con i consiglieri comunali (attenzione l'Italiano è importante), che pur conoscendo la realtà delle cose hanno fatto esporre il proprio e (ahinoi!) nostro rappresentante cittadino. Giacché un sindaco dovrebbe essere il sindaco di tutti e non solo di un piccolo e sparuto gruppo di amici”.

E ancora: “Comunque sia, avremmo avuto piacere nel ricevere il saluto del Cavalieri. Peccato! con sofferenza ne faremo a meno. Avremmo anche preferito non dare seguito alla nota virulenta del primo cittadino, ma, per amor di verità e rispetto nei confronti dei cittadini e della onorabilità di chi ha lavorato per l'evento, è divenuto essenziale rispondere. Infine un ultimo rilievo: quando le cose sono organizzate bene, spesso i numeri superano le aspettative. Lo scorso anno i visitatori hanno superato di molto il numero di bottiglie previste - al sindaco sarà sfuggita anche questa cosa - ma i ristoranti si sono riempiti fino a notte fonda. E a lei che si è dichiarato astemio, invieremo bottiglie del miglior Nero di Troia. Spesso la sobrietà fa peggior danni dell'ebrezza”.

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