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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia

Consorzio di Bonifica del Gargano, i sindacati bocciano società in house e nuova sede a Cagnano

Fumata nera nell’incontro convocato dal presidente su richiesta della Flai Cgil Foggia che aveva proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti

La Flai Cgil di Foggia ha impugnato la delibera del Cda del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano che prevede la costituzione di una società in house ed è pronta ad impugnare anche la delibera relativa al trasferimento della sede operativa a Cagnano Varano.

La posizione del sindacato non si ammorbidisce dopo l’incontro convocato dal presidente. Le ragioni esposte dall’ente “non giustificano la necessità della costituzione di una società in house”, è il commento a margine della Flai Cgil. Il giudizio della federazione “era e resta negativo”.

A richiedere la riunione era stata proprio la Flai, che aveva proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti lo scorso 22 dicembre. Erano presenti alcuni componenti del Consiglio di amministrazione, oltre al direttore e alle altre sigle sindacali.

A far scattare la mobilitazione era stata la delibera numero 314 del 4 dicembre scorso, che sancisce la costituzione di una società partecipata al 100% dal Consorzio che dovrebbe occuparsi dell’attività di riscossione dei contributi di bonifica, dei servizi di ingegneria e di progettazione di opere pubbliche, di gestione e manutenzione delle opere e degli impianti del Consorzio da eseguirsi in amministrazione diretta, di attività di supporto e assistenza legale.

A parere della Flai “società e funzioni ad essa assegnate sono pregiudizievoli per la tenuta occupazionale e per lo scopo dell’ente di bonifica”.

Le motivazioni addotte dalla governance per la costituzione della società in house “sarebbero quelle di dotarsi di un ufficio legale, un ufficio ingegneristico e l’attività di riscossione dei ruoli”, riferisce il sindacato entrando nel merito dei contenuti della riunione. Ma ricorda pure come la deliberazione attribuisca alla società anche l’esercizio e la manutenzione di opere e impianti.

“Non c’è stato alcun confronto sulla pianificazione futura delle attività dell’ente”, ribadisce la Flai, che ha espresso preoccupazioni anche in merito al trasferimento della sede operativa da Foggia a Cagnano. Con la delibera n. 328 del 19 dicembre, il Cda ha approvato il protocollo sottoscritto il 22 novembre tra il sindaco di Cagnano Varano e il presidente del Consorzio per la cessione in comodato di alcuni locali all’interno del Comune.  

“Nel documento di intenti 'irritualmente' già sottoscritto con il predetto Comune in data antecedente alle rispettive delibere – osserva il sindacato -, la presunta gratuità degli immobili messi a disposizione dal Comune impegna il Consorzio ad eseguire lavori di sistemazione e messa a norma dei locali sulla base di un progetto predisposto dallo stesso Consorzio, oltre a prevedere di dover 'determinare un canone ricognitorio' e garantire dei servizi a beneficio del Comune di Cagnano, non quantificati e comunque discriminatori nei confronti degli altri comuni anche loro consorziati dell'ente territoriale”.

A esternare preoccupazioni in riferimento alla costituzione della società in house e al trasferimento della sede operativa era stato anche il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla, ai microfoni di FoggiaToday. Aveva espresso le doglianze a nome di diversi sindaci del Gargano, estromessi dalle scelte dell’ente, e aveva mosso critiche sulla gestione del Consorzio.

A invocare un “drastico cambio di rotta” è stato successivamente il segretario provinciale del Partito Democratico di Capitanata e sindaco di Monte Sant’Angelo Pierpaolo d’Arienzo.

Si allunga la lista di quanti hanno chiesto un incontro urgente all’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia: ora, sul suo tavolo c’è anche la richiesta formulata dalla Flai Cgil regionale, “alla luce delle numerose criticità di gestione riscontrate”.

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