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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Gal, De Leonardis critico sulle strategie di sviluppo locale: "Criteri penalizzano Gargano e Monti Dauni"

Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis, che ha presentato una interrogazione al presidente Emiliano e agli assessori Pentassuglia e Piemontese rilevando come “non ci sia stata una fase di ascolto dei territori affinché si potessero adottare strategie più aderenti alla realtà"

“La recente determinazione dirigenziale attraverso cui si stabiliscono i criteri di selezione delle Strategie di Sviluppo Locale dei Gruppi di Azione Locale, nell’ambito della nuova programmazione comunitaria, è penalizzante delle specificità territoriali di Gargano, Monti Dauni e di altre zone pugliesi, vale a dire aree rurali con problemi complessivi di sviluppo e aree rurali intermedie”.

Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis, che ha presentato una interrogazione al presidente Emiliano e agli assessori Pentassuglia e Piemontese rilevando come “non ci sia stata una fase di ascolto dei territori affinché si potessero adottare strategie più aderenti alla realtà e, soprattutto, alle specificità di aree particolari come quelle di diverse zone della Puglia".

Nell'elenco dei comuni, all'interno dell'atto dirigenziale, l'intera area dei Monti Dauni (eccezion fatta per il comune di Troia) e del Gargano è inquadrata come tipologia di area rurale D (ovvero area rurale con problemi complessivi di sviluppo), mentre i comuni più grandi e quelli dei Cinque Reali Siti e del Tavoliere, sono identificati come aree ad agricoltura intensiva specializzata.

Secondo De Leonardis non si tiene conto delle dovute differenze tra i territori della Capitanata: "Con quali criteri si può pensare di costruire una ruralità diversificata quando, di fatto, si annullano le differenze territoriali mettendo in difficoltà zone che devono combattere contro lo spopolamento, che soffrono carenze infrastrutturali?", l'interrogativo del consigliere regionale, che parla di "agricoltura eroica" in riferimento, per esempio, alle difficoltà degli agricoltori garganici alle prese con il divieto di abbruciamento delle frasche.

"I criteri elaborati dall’Autorità di Gestione della Regione Puglia, entrano in contrasto con quanto evidenziato dallo stesso Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale del Piano Strategico della Pac. Secondo tale documento, l’intervento comunitario per quei territori caratterizzati da gravi problemi di sviluppo e di abbandono, dovuti anche alla scarsa presenza di servizi essenziali ed infrastrutturali di collegamento, deve essere prioritario anche in virtù della presenza di aree dove risulta elevato il tasso di spopolamento e basso quello di natalità", aggiunge De Leonardis.

"Bisogna pensare di mettere in atto azioni che prevedano una maggiore premialità, lo stanziamento di risorse aggiuntive, per quei territori che rischiano l’impoverimento rurale e che magari non riescono ad essere attrattivi nell’ottica di una implementazione delle attività produttive. Evidente, quindi, la necessità di apportare modifiche urgenti ai criteri adottati, anche per evitare più che probabili contenziosi amministrativi”, conclude De Leonardis.

Nella giornata di ieri una delegazione dei sindaci dei Monti Dauni ha incontrato il vicepresidente della Regione Raffaele Piemontese e l'assessore regionale all'Agricoltura Pentassuglia. Nel corso dell'incontro sono state espresse le preoccupazioni circa la possibilità per gran parte dei territori del nord della Puglia di essere esclusi dagli investimenti previsti dalla nuova programmazione in favore dei Gal: "La procedura di selezione dei Gruppi di azione Locale (GAL), a valere sulla nuova programmazione per lo sviluppo rurale, non lascerà indietro nessun territorio", ha garantito Pentassuglia.

Con l’assessore Piemontese - ha aggiunto l'assessore - abbiamo ribadito la necessità per le aree garganica e dei Monti Dauni di destinare, attraverso il Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale (CSR) 2023-2027, risorse specifiche per le aree cosiddette marginali e meno popolose, scongiurando il rischio per questi territori di essere tagliati fuori dalla strategia di sviluppo locale con la quale i Gruppi di Azione Locale contribuiscono alla crescita economica, sociale ed ambientale delle nostre aree rurali. Per questo motivo oggi abbiamo espresso il nostro impegno perché sia dedicata loro una specifica dotazione. I prossimi giorni saranno utili a definire modalità di utilizzo di queste risorse nell’ambito del programma. Come sempre lo faremo con un approccio condiviso e trasparente, nel pieno rispetto delle istanze e dei bisogni dei territori”.

“Sono soddisfatto di questo incontro - commenta il vice presidente Piemontese - perché siamo riusciti a dare risposte concrete ai sindaci e alle popolazioni dei Monti Dauni, come anche ad alcuni territori del Gargano. Una strategia efficace di sviluppo rurale per la nostra regione, come ho condiviso con l’assessore Pentassuglia, non può prescindere dal sostegno alla crescita di aree più marginali che necessitano di specifici strumenti e risorse per la loro riqualificazione e rilancio. E i GAL, vere e proprie agenzie di sviluppo territoriali, sono tra i soggetti che possono contribuire al meglio ad una crescita sostenibile delle aree rurali”.

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