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Economia

Confesercenti affida lo ‘Sportello Legalità’ a Franco Arcuri, ex assessore alla Sicurezza

Arcuri: “Lo ‘Sportello Legalità’ di Confesercenti si propone di realizzare un raccordo territoriale per arginare l’illegalità diffusa nell’economia, nella società e nella politica foggiana”

“La grave crisi che la Provincia di Foggia sta attraversando è causa dei pesanti condizionamenti all’economia legale e una inversione di tendenza è possibile se diamo al territorio un valore aggiunto: il rispetto delle regole. Per questo non è sufficiente un cambio di passo delle istituzioni, ma occorre l’apporto concreto, convinto e fattivo dei cittadini perbene che sono la gran parte della popolazione”. Per questi convincimenti Confesercenti apre lo ‘Sportello Legalità’ coordinato dal dr. Franco Arcuri, “già brillante Ispettore di Polizia e già assessore alla sicurezza del Comune di Foggia”

Dichiara il presidente Carlo Simone: “Confesercenti intende agevolare un percorso che pone al centro il tema della cooperazione e del fare rete legato alla cultura della legalità”.

A parere di Franco Arcuri “i fatti dimostrano che non basta solo il lavoro di forze dell’ordine e magistratura per garantire una sempre più efficace azione di contrasto. Tutti i cittadini e le istituzioni devono operare per prosciugare la palude nella quale crescono le manifestazioni criminali che, una volta radicate, depredano i territori dal punto di vista economico, ambientale e sociale, ne interrompono la crescita e lo sviluppo e si interpongono tra istituzioni forze politiche, imprese e cittadini.”

Continua Arcuri: ‘Lo ‘Sportello Legalità’ di Confesercenti si propone di realizzare un raccordo territoriale per arginare l’illegalità diffusa nell’economia, nella società e nella politica foggiana. La sicurezza di una comunità dipende molto dai chicchi di legalità che vengono impiantati in essa. Spezzare i recinti della burocrazia ed unificare tutti i percorsi della legittimità è percorso obbligato per affermare la cultura della legalità. Se non si lavora in rete si è già perso in partenza. Se non si condivide non ci si rafforza e si perde tutti insieme. Bisogna essere convinti che maggiori condizioni di sicurezza nelle Città passano anche attraverso la lotta ai privilegi, agli abusi, alla povertà. Questo deve essere uno dei compiti “alti” delle istituzioni che devono saper diffondere, con l’esempio l’idea che solo proteggendo determinati valori si può affrontare la crisi sociale ed economica che massacra la nostra comunità. Occorre un modo diverso di fare politica avendo sempre occhi ed orecchie rivolte all e esigenze della comunità. Va combattuta l’idea diffusa che ricevere vantaggi da abusi, irregolarità e spregiudicatezza istituzionale è da persone in gamba. Va ritrovato l’orgoglio e la fierezza dell’etica pubblica. All’opera di prevenzione dei fenomeni di illegalità estesa, necessita affiancare azioni di contrasto in raccordo stretto con le forze dell’ordine e la magistratura. Va moralizzata la macchina amministrativa di Istituzioni ed Enti”

Conclude l’ex assessore comunale: “Per rafforzare il rispetto delle regole e della legalità, sarà rilevante il contributo dell’associazionismo sano, del volontariato, della Chiesa e di tutte le realtà aggregative delle diverse fasce di cittadini, per ricostruire l’etica pubblica e un nuovo sistema di valori e per avviare concrete politiche condivise. Per quanto mi riguarda dal coordinamento dello “Sportello Legalità” proviamo a lavorare per questo”.

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