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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Comuni sciolti per mafia: a Foggia l'importo più alto per le opere pubbliche (ma solo 12 euro ad abitante)

Assegnazione delle risorse che incrementano il Fondo finalizzato alla realizzazione e la manutenzione di opere pubbliche negli enti locali che si trovano nella condizione di scioglimento conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare

Con decreto del 28 ottobre è stato operato il riparto, per l’anno 2022, delle risorse previste finalizzate alla realizzazione e alla manutenzione di opere pubbliche nei 25 enti locali attualmente sciolti per fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso, guidati da una commissione straordinaria. La misura ha riguardato 560mila abitanti per un importo complessivo di 18.452.630 euro, ai quali vanno aggiunti i cinque milioni di euro già assegnati il primo luglio.

A Foggia - il Comune tra quelli interessati con il più alto numero di residenti - è andato l'importo maggiore in termini assoluti, 1.752.226 euro (12 euro ad abitante). Tuttavia, a beneficiare maggiormente dei fondi saranno gli abitanti dei comuni inferiori a 15mila abitanti. In termini procapite - sottolinea l'Adnkronos - la cifra più consistente è andata a Portigliona in provincia di Reggio Calabria, comune con poco più di mille abitanti che ha però beneficiato di ben 407mila euro (375 euro a residente).

Si trattta delle risorse non utilizzate sul capitolo 1316/Pg1 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell’interno per l’anno finanziario 2021, rivenienti dal fondo ordinario per il finanziamento dei bilanci degli enti locali ai sensi dell’articolo 1 bis del decreto-legge 25 novembre 1996 n. 599, convertito con modificazioni dalla legge 24 gennaio 1997, n. 5 e che sono state portate a incremento del fondo di cui all’articolo 1, comma 277, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, capitolo di spesa 7234 Pg. 1, esercizio finanziario 2022. 

L'eaborazione del Csel, Centro Studi Enti Locali per Adnkronos, basata su dati del Viminale, ha messo in evidenza come dal 2018 ad oggi lo Stato abbia investito poco meno di 94 milioni di euro per finanziare la realizzazione e manutenzione di opere pubbliche in questi enti le cui amministrazioni sono 'deragliate', sotto la spinta del condizionamento mafioso, e che stanno attualmente cercando di tornare in carreggiata, attraverso l’operato delle commissioni straordinarie. 

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