E' scattato il fermo pesca: rischio pesce straniero o congelato anche sul Gargano
Per garantire il ripopolamento dei pesci in mare e salvare le marinerie dal collasso a Coldiretti avverte del rischio di mangiare prodotti stranieri e congelati al ristorante.
E’ in vigore da ieri e si protrarrà fino al prossimo 21 settembre, il fermo pesca biologico lungo la costa Adriatica da Trieste a Bari – Gargano compreso - il cui provvedimento è stato reso necessario – così’ come riferito dalla Impresa Pesca Coldiretti – per garantire il ripopolamento dei pesci in mare e salvare le marinerie dal collasso. Nel 2014 c’è stato un calo pari al 7% dei consumi di pesce fresco in valore nel primo bimestre.
Ma la Coldiretti avverte che con il fermo pesca aumenta anche il rischio di magiare - soprattutto al ristorante – prodotti stranieri o congelati, ad eccezione di quello Made in Italy proveniente da altre zone, dagli allevamenti e dalla limitata produzione locale delle barche di piccole dimensioni.
Secondo l’analisi dell’associazione, negli ultimi 30 anni l’Italia ha perso il 35% delle imbarcazioni e 18mila posti di lavoro. Per valorizzare il pesce pescato e allevato nel nostro Paese mediante la creazione di una filiera ittica tutta italiana che tuteli la qualità e l'identità nazionale del prodotto Coldiretti Impresa Pesca ha avviato iniziative pilota per la vendita diretta del pesce presso la rete di Campagna Amica.