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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Superstrada del Gargano, sull'opera da 850 milioni di euro la parola ai cittadini: "Questa è la sfida più grande"

Avviato il processo di informazione, ascolto e confronto. Tra un paio d'anni, secondo le stime del commissario Marzi, si potrebbe arrivare ad appaltare i lavori

Cittadini, associazioni, sindaci e stakeholder potranno presentare suggerimenti, proposte e chiedere delucidazioni sul progetto di completamento della Superstrada del Gargano. È il primo ‘esperimento’ di dibattito pubblico nel Sud Italia, introdotto da una legge in vigore dal 2018.

“Noi veniamo a fare le infrastrutture in casa vostra ed è utile e necessario che sia il territorio, con la sua sensibilità, a farci capire qual è il modo migliore per realizzare un’opera”, ha detto l’ingegnere Vincenzo Marzi, nominato commissario straordinario a giugno dell’anno scorso. “Questa era sicuramente la sfida più grande”, ha ammesso.

Il confronto si aprirà sulle diverse alternative progettuali oggetto del primo documento redatto in tempi strettissimi. “Per il tratto che corre da Vico a Vieste ci sono ben quattro soluzioni, mentre per l’ulteriore tratto che corre da Vieste a Mattinata altre due sono le ipotesi di intervento”, ha spiegato il responsabile della struttura territoriale Puglia di Anas, che il governo ha scelto per accelerare diverse grandi opere. Le opzioni sono contenute nel dossier di progetto elaborato proprio dall’Anas.

Gli step della consultazione pubblica

Il calendario del dibattito pubblico, predisposto dal coordinatore Alberto Cena, prevede 4 incontri informativi territoriali, in modalità mista e online. Gli incontri informativi territoriali, programmati nel pomeriggio, tutti con inizio alle ore 17, saranno organizzati nei comuni direttamente interessati dal progetto per il completamento della strada a scorrimento veloce del Gargano: Vico (19 gennaio, sala consiliare del Comune), Peschici (26 gennaio, auditorium), Vieste (2 febbraio, sala cinema) e Mattinata (9 febbraio, sala consiliare del Comune).

Poi è previsto un secondo ciclo di incontri online, dedicati alle ricadute socioeconomiche , agli aspetti ambientali, paesaggistici e archeologici e, in ultimo, alle fasi realizzative, ai tempi e alla cantierizzazione. Sono previsti anche due tavoli tecnici ristretti con la partecipazione di istituzioni ed enti. Il dibattito, salvo proroghe, si concluderà il 30 marzo 2022 con la relazione finale. Per partecipare si possono anche inviare richieste di chiarimento e presentare brevi documenti contenenti suggerimenti e proposte, i cosiddetti 'Quaderni degli attori', che saranno pubblicati sul sito www.dibattitopubblicogarganica.it.

È un percorso che garantisce, in primo luogo, una informazione accessibile a tutta la popolazione coinvolta, e poi il confronto in cui si discute l’opportunità dell’opera e si valutano le soluzioni. Il dibattito pubblico è condotto da un soggetto terzo, in questo caso è affidato ad Avventura Urbana di Torino (che si è occupata anche del dibattito pubblico sulla diga Foranea del Porto di Genova), ed è aperto a tutti coloro che vogliono partecipare e possono iscriversi agli incontri.

“Il dibattito pubblico non prevede che la decisione passi ai cittadini – ha precisato il coordinatore Alberto Cena – È un processo di informazione, ascolto e confronto per dare al proponente una base conoscitiva più ampia per valutare di modificare il progetto e se fare l’opera”. La relazione viene presentata con l’istanza di valutazione di impatto ambientale, quindi entra nell’iter autorizzativo.

Di “grande innovazione” ha parlato il vice ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Alessandro Morelli, in videocollegamento: "I veri protagonisti di questa grande novità sono proprio i nostri concittadini, le associazioni di categoria, del terzo settore, coloro i quali vogliono dare un contributo fattivo per la realizazione delle nuove grandi opere che cambieranno il volto del Paese".

Sindaci pronti al confronto

Gli ambientalisti, con tutta probabilità, daranno filo da torcere. Lo sa anche il sindaco di Peschici, Francesco Tavaglione, che ha assistito alla conferenza stampa e, intervistato a margine, si dice disponibile al confronto nella speranza di contemperare le diverse esigenze. Si augura che il dibattito pubblico si possa condurre con “la dovuta serenità e il rispetto delle posizioni di ciascuno”: “La qualità del nostro territorio merita assoluto rispetto e noi dobbiamo tenerne conto - afferma Tavaglione - quindi, siamo pronti a discutere e a confrontarci e a trovare soluzioni più o meno condivise ma che ci consentano comunque di realizzare quest’opera che è fondamentale per lo sviluppo e per il rafforzamento dell’economia turistica del Gargano e dell’intera Capitanata, nel rispetto delle esigenze di natura ambientale e paesaggistica”.

Seduto accanto a lui e interpellato a margine anche il sindaco di Mattinata, Michele Bisceglia: “Dobbiamo dire con chiarezza alle nostre comunità – ha ribadito - che questa è un’opera che porterà via del tempo ma che questi tempi siano chiari e rispettati”.

L’infrastruttura, come ha ricordato il presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta, che ha fatto gli onori di casa, è attesa da oltre 40 anni e “sicuramente andrà a migliorare l’accessibilità al distretto turistico del Gargano”, in un territorio che “sconta un gap infrastrutturale”.

La grande opera da 850 milioni di euro

Sugli aspetti tecnici si è soffermato il commissario straordinario Marzi: “Abbiamo un arco lungo circa 35 chilometri che vale 850 milioni che migliorerà le condizioni di percorribilità dell’intero tratto, riducendo sensibilmente i tempi di percorrenza e aumentando di molto sia il comfort che la sicurezza per l’utenza. Sarà un’infrastruttura percorribile a 90 chilometri all’ora, quindi i 35 chilometri possono essere percorsi in circa mezz’ora”. Una volta archiviata la fase del dibattito pubblico, “si potrà partire con le attività di progettazione di fattibilità tecnico-economica definitiva ed esecutiva, se tutto va bene, possiamo pensare in un paio di anni - ma sarà davvero faticoso - di riuscire ad arrivare all’appalto”.

Il vice presidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, ha ringraziato il ministro delle Infrastrutture Giovannini che ha incontrato insieme al Governatore Michele Emiliano il 20 dicembre scorso. È stato lui a parlare dei principali obiettivi della nuova ‘Garganica’: consentirà di avere una maggiore sicurezza stradale, migliorare la mobilità interna dei cittadini del Gargano e dunque la loro qualità della vita, migliorare di molto l’accessibilità ai centri urbani e turistici. “Com’è noto, sul Gargano, la principale affluenza arriva dal casello autostradale di Lesina-Poggio Imperiale e da lì c’era la necessità di velocizzare per arrivare soprattutto negli altri comuni turistici e questo lotto funzionale ha questo obiettivo, cioè fare in modo che si arrivi in maniera più veloce”.

Il lotto funzionale Vieste-Vico è già finanziato per oltre 300 milioni di euro. Non preoccupa il reperimento delle risorse per finanziare l’intero progetto, quanto piuttosto i tempi, nonostante la logica del commissariamento servisse a provare a replicare vagamente il modello Genova.

Scintille a Cinquestelle

Post-conferenza stampa si registra una nota al vetriolo dei parlamentari M5S Marialuisa Faro, Giorgio Lovecchio, Marco Pellegrini, Gisella Naturale, Carla Giuliano e dell’eurodeputato Mario Furore che rivendicano di aver sbloccato il progetto: “Ci piace ricordare che questo progetto è stato fortemente voluto dal M5S di Capitanata - rispondendo a sollecitazioni di tanti cittadini garganici - e vedrà la luce grazie al nostro ex sottosegretario Roberto Traversi, che ringraziamo nuovamente per il suo indispensabile interessamento e azioni concrete presso il Mit – scrivono i Cinquestelle - Adesso il nostro impegno sarà quello di monitorare i vari passaggi e garantire una corretta e veloce realizzazione dell’opera. Siamo davvero soddisfatti perché siamo riusciti ad attivare percorso amministrativo e progettuale che pareva impraticabile. Chi oggi si prende meriti che non ha e si appropria del lavoro altrui, farebbe meglio a impegnarsi fattivamente (non in conferenze stampa, quindi) per garantire un cronoprogramma certo e spedito nella realizzazione dell'opera e nell’utilizzo dei fondi. E, inoltre, farebbe bene a mantenere le promesse elettorali sul Gino Lisa, visto che le elezioni si susseguono ma non si vedono voli, aerei, passeggeri, sul nostro aeroporto”.

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