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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Tempi duri per il Policlinico Riuniti: costi più alti dei ricavi, previsione è di meno 40 milioni

Adottato il Bilancio di previsione del 2024 e previsionale del triennio. La firma del direttore generale Giuseppe Pasqualone

Strada ancora in salita per il Policlinico Riuniti di Foggia. E' quanto emerge nella deliberazione del 27 dicembre scorso a firma del direttore generale Giuseppe Pasqualone, relativa all'adozione del 'Bilancio pluriennale di previsione 2024-2026-Bilancio preventivo economico 2024'.

Difatti, in premessa viene rilevato che la previsione dei costi e dei ricavi evidenzia un risultato negativo stimato, pari a 40 milioni di euro: perdita derivante dalla differenza tra i costi di produzione, che ammontano a 331 milioni di euro (più oneri finanziari per 20mila euro e imposte e tasse per 11 milioni) e il valore della produzione di circa 303 milioni di euro. 

Nell'introduzione si legge che il 'Bilancio di previsione 2024', in partenza presenta risorse economiche insufficienti per coprire i costi correlati a una produzione prevista in aumento. Nello specifico, che i contributi in conto esercizio assegnati all’Azienda 'Policlinico Riuniti' di Foggia per il 2024 sono ridotti di 7,8 milioni di euro rispetto al preconsuntivo 2023 e di 28,8 milioni di euro rispetto al consuntivo 2022.

Inoltre, viene evidenziato che 'per la parte in conto capitale si potranno utilizzare unicamente le linee di finanziamento già concesse' e che 'sono esclusi ulteriori investimenti autofinanziati con oneri a carico del bilancio aziendale' (questi ultimi potranno essere finanziati qualora la Regione abbia definito specifiche linee di finanziamento aggiuntive).

Anche per il prossimo esercizio occorrerà contenere la spesa relativa a farmaci e dispositivi medici entro i limiti fissati dalla Regione Puglia, rispettivamente di 34.392.000 e di 42.096.000. Sono inoltre previsti ulteriori tagli alla manutenzione ordinaria, già oggetto di revisione della spesa nel 2022, nonché un blocco all’incremento della spesa per quanto concerne contratti di noleggi e godimento di beni di terzi.

Nonostante la scarsità di risorse, l’azienda fa sapere che cercherà di perseguire gli obiettivi prefissati e a migliorare l’offerta sanitaria, 'in uno con le previste azioni positive in tema di distribuzione ed allocazione ottimale delle risorse, in particolare quelle relative al miglioramento ed al potenziamento dei servizi diagnostici, riabilitativi e radiologici attraverso un utilizzo più intenso delle apparecchiature; mediante l'allestimento di sei sale operatorie al Deu al fine di potenziare la Chirurgia ed attivare la Cardiochirurgia; e attraverso la riqualificazione di Viale Pinto per la quale sono state richieste risorse volte a rifinanziare l’opera.

"Come accennato in precedenza le risorse poste a bilancio, così come formalizzate dalla Regione, non consentono la copertura di tutti i costi relativi alle attività che l’azienda metterà in campo nel triennio 2024/2026. Tra l’altro la congiuntura economica permane ancora instabile nel breve periodo"

Ricoveri e ricavi di produzione

Per quel che concerne la produzione aziendale, 'appare già evidente come la produzione del 2023 sia in evidente crescita rispetto al 2022, mostrando un incremento di € 5.889.330 (+3,92%)'. Sono aumentati i ricavi dei ricoveri ambulatoriali e ordinari, segno negativo per quelli diurni. Comunque nell'arco temporale tra gennaio-novembre, i ricavi di produzione ammontano a oltre 156 milioni di euro (quasi sei milioni in più rispetto al 2022). 

La produzione extraregionale relativa ai ricoveri ordinari è rivolta maggiormente alle regioni limitrofe come Campania, Basilicata e Molise. I dati sono in crescita per quanto concerne il valore dell’attività verso i pazienti di alcune regioni, quali Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia-Giulia, Toscana e Paesi esteri, comportando in totale l’aumento del 4,10%.

Il dato della produzione, riferito ai pazienti residenti nella Regione Puglia, conferma il trend positivo (+ € 1.555.993).

La produzione dei ricoveri in day hospital/day surgery registra un calo sia del numero che del loro valore: 'Aspetto che rispecchia l’azione positiva, attuata in aderenza alle direttive regionali ed aziendali, in tema di trasferimento in day service di alcuni ricoveri in precedenza classificati come diurni' si legge.

Rispetto a quelli ordinari, i ricoveri diurni hanno interessato prevalentemente la fascia d’età compresa tra 45 e 64 anni in quanto questi pazienti si caratterizzano generalmente per condizioni cliniche migliori ed una più rapida responsività in raffronto ai pazienti di oltre 75 anni.

La produzione specialistica ambulatoriale evidenzia un massiccio miglioramento pari a € 4.293. 975 (+9,38%).

Spesa farmaceutica e dispositivi medici

Rispetto ai tetti della spesa farmaceutica relativi all’acquisto diretto di farmaci e di gas medicali delle aziende sanitarie pugliesi, 'va evidenziato che, come fatto presente alla Regione, il tetto di spesa del Policlinico di Foggia pari a € 17.552.000, se rapportato a quello delle altre Aziende sanitarie pugliesi di pari o minore complessità, appare decisamente sottostimato'.

Passando all’analisi del flusso dei consumi per gli acquisti diretti, risulta che al 30 novembre 2023 l'azienda ha ridotto la spesa farmaceutica complessivamente di 1.012.403,83 euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari al 4,81%.

Per quanto riguarda i dispositivi medici per il 2023, al Policlinico Riuniti, è stato assegnato un tetto di spesa pari a € 32.480.422, 'molto al di sotto della spesa effettivamente sostenuta nell’anno 2022 che è risultata essere pari a € 43.857.622'.

Tuttavia, data l’impossibilità di mantenere la spesa nell’ambito del tetto assegnato, la Regione ha altresì assegnato un obiettivo minimo di riduzione della spesa sostenuta nell’anno 2022 pari a 3.792.689 euro. In definitiva, quindi, per l’anno 2023 la spesa per l’acquisto di dispositivi medici del Policlinico di Foggia non avrebbe dovuto superare i 40.064.933 milioni di euro. Spesa ridotta di 2.149.266,22 milioni pari al 5,22%.

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