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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

130mila euro per un farmaco gratuito e poi la morte: sospeso dall'Ordine l'oncologo arrestato che diceva "Ottavio ne usciremo vincitori"

L'oncologo di Bari Giuseppe Rizzi è stato sospeso ope legis dal Consiglio direttivo dell’Omceo Bari riunitosi nel tardo pomeriggio di oggi. Vittima un 67enne di Foggia

L’oncologo Giuseppe Rizzi, arrestato con l’accusa di concussione aggravata e continuata, in concorso con la compagna, avvocatessa barese, co-indagata nello stesso procedimento penale dopo la denuncia-querela presentata alla procura di Bari dai familiari di un paziente di Foggia deceduto nel 2019, è stato sospeso ope legis dal Consiglio direttivo dell’Omceo Bari riunitosi nel tardo pomeriggio di oggi.

In questo modo al medico viene impedito l’esercizio professionale finché il provvedimento cautelare sarà in essere. L’Ordine ha inoltre avviato la fase istruttoria di raccolta di ulteriori documenti che possano essere utili alla Commissione disciplinare per procedere ad una valutazione dell’operato del medico. L’ex dipendente dell'Istituto Tumori 'Giovanni Paolo II' di Bari era già stato destinatario di un provvedimento di licenziamento da parte dell’istituto

“Ottavio, ne usciremo vincitori”. Questa frase, pronunciata dal medico oncologo Giuseppe Rizzi, continuava a girare nella testa di Ottavio Gaggiotti, 67enne di Foggia, che appena 20 giorni prima di quella falsa speranza aveva ricevuto una diagnosi infausta. Quella di un carcinoma ‘irreversibile’, con metastasi ossee e infiltrazioni midollari. I medici che avevano redatto tale diagnosi avevano stimato per lui “una limitata prospettiva di vita”. E mentre gli altri gli prospettavano pochi mesi di vita, l’oncologo barese gli avrebbe promesso - secondo l’accusa - addirittura la guarigione. “Ottavio, ne usciremo vincitori”, gli ripeteva, e questo grazie ad un farmaco, gratuito per il sistema sanitario nazionale, per il quale l’oncologo avrebbe richiesto 1250 euro a somministrazione. Così per oltre 6 mesi, durante i quali il paziente avrebbe consegnato 130mila euro senza vedere concretizzato alcun miracolo della scienza. L’uomo, infatti, è deceduto il 9 febbraio 2020 (continua a leggere)

 


 


 

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