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Cronaca

Decaro smentisce il racconto di Emiliano: "Mai stato dalla sorella del boss"

Il primo cittadino ha fornito una diversa ricostruzione dei fatti riportati ieri dal governatore pugliese durante la manifestazione in piazza del Ferrarese: "La signora in questione la incontrai per strada e ci litigai perché non si rassegnava all’installazione delle fioriere che impedivano il transito delle auto"

Il sindaco di Bari Antonio Decaro ha smentito le frasi pronunciate ieri 23 marzo dal governatore della Regione Michele Emiliano, intervenuto alla manifestazione 'Giù le mani' in piazza Ferrarese: "Per quanto attiene a quell’episodio in particolare, di quasi 20 anni fa, Emiliano non ricorda bene. È certamente vero che lui mi diede tutto il suo sostegno, davanti alle proteste di buona parte del quartiere, quando iniziammo a chiudere Bari Vecchia alle auto, ma non sono mai andato in nessuna casa di nessuna sorella".

Il presidente nazionale Anci, si legge su 'LaPresse', ha fornito la sua versione dei fatti: "Dopo qualche diverbio con alcuni residenti, un giorno, mentre entravamo nella Cattedrale, incontrammo alcuni ragazzi in piazza, anche loro parecchio 'scettici' sulle nuove regole, che cominciarono a inveire contro di me. Michele disse loro di lasciarmi in pace perché dovevo lavorare per i bambini del quartiere. La signora in questione invece, come raccontarono le cronache dell'epoca, la incontrai per strada, molto tempo dopo la chiusura al traffico, e ci litigai perché non si rassegnava all’installazione delle fioriere che impedivano il transito delle auto".

"Su queste cose bisogna essere assolutamente precisiInnanzitutto è bene ricordare il contesto. C’era un magistrato antimafia appena eletto sindaco in un quartiere, come quello di Bari Vecchia, abituato da sempre al parcheggio selvaggio nella totale illegalità. Immaginatevi quali potessero essere le reazioni davanti a un giovane assessore che si permetteva di entrare nel quartiere per rivoluzionare completamente le consuetudini, a partire dalla mobilità, pedonalizzando buona parte delle strade e installando le telecamere sui varchi di accesso.

“A chi in queste ore sta alimentando la strumentalizzazione politica, ricordo che da sostituto procuratore distrettuale antimafia indagai e chiesi il rinvio a giudizio di Antonio Capriati nel processo Dolmen. Sostenni l’accusa in giudizio per anni di udienze e Capriati fu condannato all’ergastolo per omicidio. Altro che ossequio” la replica del presidente della Regione Michele Emiliano in risposta alle dichiarazioni di esponenti di centrodestra.


Il Governatore aggiunge: “Era la Bari di venti anni fa, a quei tempi Bari vecchia in Italia veniva chiamata Scippolandia. Da sindaco, che di mestiere faceva il PM antimafia, cercavo di far capire agli abitanti del quartiere, a tutti gli abitanti, che lì stava per cambiare tutto, in una prospettiva di legalità. Che poi è quello che dal palco ho raccontato con un’iperbole. Per capire cos’abbiamo fatto in vent’anni, invece che strumentalizzare una boutade, venite a vedere cos’è oggi Bari Vecchia, e vedete cos’era prima”.

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