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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Rodi Garganico

“Olezzi insopportabili”, scatta l’allarme a Rodi Garganico: sequestrate 7 vasche di fanghi maleodoranti ed una discarica abusiva

Operazione dei carabinieri garganici, con gli specialisti del Noe. Nove persone denunciate per i reati di gestione illecita e deposito incontrollato di ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi

“Olezzi insopportabili”, scatta l’allarme a Rodi Garganico: carabinieri sequestrano 7 vasche di fanghi maleodoranti ed una discarica abusiva. Denunciate 9 persone

E’, in breve, quanto avvenuto nell’appena trascorso mese di agosto, nel cuore del Gargano, all’apice della stagione turistica, quando la compagnia carabinieri di Vico del Gargano ha attivato un particolare monitoraggio del territorio allo scopo di intercettare il mancato rispetto delle norme che tutelano la salute dell’ambiente.

L’attenzione dei carabinieri si è concentrata in particolare sull'area di Rodi Garganico, dove si avvertivano odori pungenti e sgradevoli. L’attenta perlustrazione di quel territorio ha consentito di individuare, quali possibili fonti inquinanti, le aree degli impianti di depurazione e quelle di stoccaggio dei rifiuti. Immediata quindi la richiesta di ausilio al Noe, il nucleo operativo ecologico di Bari, specializzato nel settore dell’inquinamento ambientale, che prontamente è intervenuto.

Il Noe, mediante le sue importanti conoscenze e competenze tecniche, insieme ai carabinieri di Rodi Garganico, ha avviato un meticoloso sopralluogo ed un’indagine ‘lampo’, sui due impianti ubicati nelle località ‘Santa Barbara’ e ‘Lido del Sole’. Gli accertamenti hanno fatto emergere in entrambi gravi irregolarità. Conseguente il sequestro, operato su disposizione della procura di Foggia, di sette vasche contenenti rifiuti speciali pericolosi, ovvero ‘fanghi da depurazione’ abusivamente stoccati, ed il sequestro di un’area demaniale di circa 2500 mq, colma di rifiuti speciali di ogni genere, realizzata del tutto abusivamente.

L’esito dell’attività investigativa e di verifica ha permesso di accertare le fonti degli olezzi e di denunciare all’autorità giudiziaria 9 persone addette alla gestione degli impianti, ritenute responsabili, a vario titolo, di emissioni odorigene in atmosfera senza autorizzazione (art. 279 D.Lvo n.152/2006) nonché di gestione illecita e deposito incontrollato di ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi, accumulati su un’area demaniale, non idonea e non autorizzata, in cui veniva realizzata una discarica abusiva (art. 256 D.Lvo n.152/2006). Il valore degli immobili sequestrati ammonta ad euro 700.000 circa.

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