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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca San Severo

Blitz nel quartiere San Bernardino di San Severo: sequestrati 22 immobili abusivi, tredici indagati

Le indagini hanno riguardato una nuova serie di fabbricati costruiti su suolo pubblico in assenza dei prescritti titoli autorizzativi, senza agibilità e traendone profitto atteso che i manufatti abusivi, oggetto di sequestro preventivo, sono stati destinati a ricovero/deposito di mezzi fungendo da vere e proprie pertinenze alle abitazioni

La Polizia di Stato in collaborazione con la Polizia Locale di San Severo, ha dato esecuzione al quarto decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip presso il Tribunale di Foggia, riguardante 22 immobili abusivi realizzati nel quartiere San Bernardino di San Severo.

Il provvedimento scaturito da un’attività d’indagine espletata dalla Squadra Mobile della Questura di Foggia, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha coinvolto 13 persone sottoposte alle indagini preliminari in relazione al reato di occupazione abusiva di suolo pubblico.

Il blitz di oggi 12 aprile si inserisce nell’ambito delle attività investigative che hanno dato origine alle maxi operazioni concluse dalla Polizia di Stato nel 2023 con il sequestro di circa 160 manufatti abusivi, dove era emersa un’attività di traffico illecito di sostanze stupefacenti gestita con una organizzazione simile a quella delle attività commerciali e operante nelle piazze di spaccio individuate e smantellate nei diversi quartieri popolari della città. 

Da qui la strategia della Procura di costruire un unico fronte operativo per le attività d’indagine, tra Polizia di Stato e Polizia Locale di San Severo, avente come scopo primario quello di colpire quei luoghi di spaccio per ripristinare la legalità, anche dal punto di vista ambientale e urbanistico.

Le indagini hanno riguardato una nuova serie di fabbricati costruiti su suolo pubblico in assenza dei prescritti titoli autorizzativi, senza agibilità e traendone profitto atteso che i manufatti abusivi, oggetto di sequestro preventivo, sono stati destinati a ricovero/deposito di mezzi fungendo da vere e proprie pertinenze alle abitazioni.

Ciò ha permesso di accertare la trasformazione urbanistica dell’area con una concreta alterazione della originaria destinazione d’uso occupando, di fatto, spazi pubblici per fini privati che potevano essere destinati a strade e marciapiedi o aree di pubblica utilità.

L’attività, già con le precedenti esecuzioni, ha suscitato il compiacimento dei cittadini sanseveresi, giovati di un concreto ripristino della legalità e della restituzione di spazi pubblici a loro destinati.

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