Giuseppe trovato senza vita dal figlio: il tragico epilogo dopo otto giorni di ansia e ricerche
È stato trovato nel bosco Spinapulci, luogo dove si erano perse le tracce il 16 novembre scorso
Il corpo senza vita di Giuseppe Pertosa, l'anziano scomparso il 16 novembre nel bosco Spinapulci di San Nicandro Garganico, è stato rinvenuto questa mattina in una zona della foresta difficile da raggiungere e ai limiti della praticabilità.
A scorgere il cadavere dell'82enne, sono stati il figlio e alcuni suoi amici, che alle prime luci dell'alba avevano raggiunto la zona impervia del bosco, atteso che le ricerche coordinate dai carabinieri e dai vigili del fuoco erano state interrotte per le cattive condizioni meteo. Alle 9.30 il tragico epilogo.
L'ipotesi più accreditata è che Giuseppe abbia accusato un malore. Difatti, il corpo dell'anziano non presentava segni di violenza. Sul posto sono intervenuti la polizia locale, i carabinieri, il sindaco Matteo Vocale e i vigili del fuoco.
L'area è stata circoscritta. Il corpo giaceva sul fondo del Canale Tragni, a circa 2,5 km a nord-est dal luogo di ritrovamento dell'auto.
La scomparsa il 16 novembre
La mattina di giovedì 16 novembre, l'82enne si era recato in località Bosco Spinapulci per raccogliere i funghi, come spesso faceva. Nonostante le notevoli risorse messe in campo, le ricerche coordinate dai carabinieri e dai vigili del fuoco, non avevano portato all'individuazione dell'uomo, ma al ritrovamento dei suoi effetti personali trovati a metà di un versante del Canale Lampione insieme alla sua autovettura, in prossimità del luogo della scomparsa.
Alle operazioni di soccorso avevano preso parte il C.o.c., i sommozzatori del 115, i volontari del soccorso alpino e speleologico, e alcuni profondi conoscitori della zona, un'area di 200 ettari considerata a tratti impervia. Nel corso delle ricerche sono stati utilizzati cani molecolari, droni ed elicotteri. Durante, erano state scandagliate, senza esito, alcune piscine per l'abbeveraggio zootecnico.
Il commento del primo cittadino
"Si chiude come non volevamo una vicenda che ci ha tenuti tutti in ansia e preoccupati per una settimana. "Colgo questa occasione per ringraziare, anche a nome dei familiari a cui rinnovo la vicinanza e il cordoglio, tutti coloro che nei giorni scorsi hanno partecipato alle ricerche: Vigili del Fuoco con tutte le tecnologie messe in campo, Corpo del Soccorso Alpino e Speleologico, Volontari di Protezione Civile dell'Avers e del coordinamento provinciale provenienti da tutto il Gargano, Carabinieri Forestali, Polizia Locale, Guardie Ambientali regionali e, infine, tutti gli allevatori, cacciatori e cittadini che hanno dimostrato cosa significa essere una Comunità unita".
