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Cronaca

Omicidio tabaccaia, le associazioni di categoria dicono no a rassegnazione e vittimismo

CNA e Confesercenti invitano i cittadini a reagire e a non lasciarsi sopraffare dal senso di impotenza

No alla rassegnazione e al vittimismo. È il grido che si leva unanime dalle associazioni di categoria all’indomani dell’omicidio di Franca Marasco.

Dopo il messaggio di cordoglio di ieri di Confcommercio, arrivano anche quelli di Confesercenti e CNA che ribadiscono la necessità di reagire.

Tutti gli operatori commerciali che svolgono attività a contatto con il pubblico sanno sin dal giorno in cui scelgono di intraprendere questa scelta di vita lavorativa, di dover avere a che fare con il 'rischio di impresa' ma di sicuro non immaginano neanche lontanamente che per svolgere il proprio quotidiano lavoro debbano rischiare anche la loro vita” è il commento di Alfonso Ferrara, presidente provinciale di Confesercenti Foggia.

“Chiediamo – continua - una punizione veloce ed esemplare per chi non sa distinguere la civiltà dalla barbarie. Non dobbiamo prendere questo ennesimo gesto criminale con rassegnazione e vittimismo ma bensì farlo diventare un baluardo di reazione per tutta la società civile che mai dovrà accettare di convivere con chi della società civile non può fare parte”.

“Quello che indigna di più – scrive il presidente della CNA provinciale di Foggia Antonio Nunziante - è lo scarso valore che viene riconosciuto alla vita umana da parte di criminali che pensano di tenere sotto scacco un’intera città. Nonostante il proficuo lavoro delle Forze dell’Ordine il rischio che si radichi un senso di rassegnazione di fronte ad episodi del genere è forte. Per questo quanto accaduto deve spingerci a tenere alta la mobilitazione contro ogni forma di degrado che mina la vita civile della nostra città”.

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