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Cronaca San Severo / Via Palestrina, 59

San Severo, uccisione Bonsanto: moglie accusata di omicidio

Maria Antonietta Nesta avrebbe confessato l'uccisione del marito. Su di lei effettuato un esame stub per capire se sia stata lei a sparare. L'omicidio si sarebbe consumato dopo l'ennesimo litigio

Un decreto di fermo é stato emesso dal pm della Procura di Foggia Ludovico Vaccaro nei confronti di Maria Antonietta Nesta, 42 anni, moglie di Michele Bonsanto, l'agricoltore di 44 anni ucciso nel pomeriggio a San Severo in via Palestrina con due colpi di pistola.

La donna è accusata di omicidio volontario e porto abusivo di arma da fuoco. Le prove testimoniali, quelle di altro genere e le dichiarazioni rese spontaneamente dalla donna hanno convinto il magistrato che coordina le indagini, ad emettere il provvedimento restrittivo.

Secondo quanto hanno accertato gli investigatori, contro l'uomo sono stati sparati quattro colpi di pistola calibro 38, due dei quali lo hanno raggiunto alla testa e all'inguine, uccidendolo. Un terzo proiettile si è conficcato nella carrozzeria dell'auto di Bonsanto, una Fiat Panda parcheggiata sotto casa dell'agricoltore a qualche metro di distanza da dove l'uomo è stato ucciso. Quando sono andati a cercarla, dopo le prime indagini, i poliziotti hanno trovato la donna seduta su una sedia, nella piccola casa a pianterreno; accanto a sé aveva la pistola, l'arma da cui - secondo gli investigatori - avrebbe fatto partire i colpi che hanno ucciso il marito. La donna è stata ascoltata per alcune ore dagli agenti della squadra mobile di Foggia e dal pm inquirente Ludovico Vaccaro, che, a conclusione dell'interrogatorio, ha emesso il decreto di fermo.

Antonietta Nesta avrebbe ucciso il marito dopo un ennesimo litigio, uno dei tanti che avvenivano di frequente, anche se da qualche tempo - cinque o sei mesi - vivevano separati. La donna, 42 anni e madre di tre figli avrebbe ammesso di aver ucciso il marito.

Alla donna è stato fatto anche un esame stub, per accertare se sia stata proprio lei a sparare. L'arma, una calibro 38 che pare abbia il numero di matricola cancellato, la donna ha detto di averla trovata in un cassetto dell'appartamento dove viveva Bonsanto. Stando ad una sommaria ricostruzione dell'accaduto fatta dagli investigatori, i due oggi si sarebbero incontrati in casa dell'uomo per alcuni chiarimenti forse proprio per discutere della fine del loro matrimonio. Poi la discussione sarebbe degenerata in un violento litigio. L'uomo, minacciato con la pistola, ha tentato di fuggire ma è stato raggiunto dai proiettili appena fuori di casa.

 

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