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Cronaca

L'ultima morte bianca alla vigilia del sit-in dei sindacati a Foggia: "Urgente un patto per la sicurezza"

In questi giorni, in tutta Italia, Cgil, Cisl e Uil organizzano flash mob per la tutela della salute e sicurezza in ogni contesto lavorativo. Il 28 maggio era già in programma un presidio davanti alla Prefettura del capoluogo dauno

L'ultima morte bianca in provincia di Foggia è stata registrata 24 ore prima del sit-in già programmato dai sindacati confederali per venerdì 28 maggio, davanti alla Prefettura di Foggia, con lo slogan “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro”.

In tutta Italia, in questi giorni, Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato flash mob, iniziativa lanciata in occasione dell'Assemblea nazionale unitaria del 12 maggio scorso. Anche in Capitanata si sono svolte numerose assemblee con le lavoratrici e i lavoratori. Alla vigilia del presidio, un operaio di 60 anni è morto tragicamente a Orta Nova precipitando da un impalcatura mentre eseguiva dei lavori ad una cappella del cimitero.  

Dalle 10 alle 12, i sindacati manifesteranno davanti all'Ufficio Territoriale del Governo, in corso Garibaldi, e in contemporanea in altre città pugliesi. Ritengono che sia assolutamente necessario e urgente un "patto per la sicurezza", e presentano un documento in sette punti su cui basare l’azione di tutela della salute e sicurezza in ogni contesto lavorativo e nello svolgimento di ogni mansione.

L’obiettivo dei confederali è farne una questione di emergenza nazionale che chiami in causa le volontà politiche del Governo, delle istituzioni locali, dei sindacati, delle associazioni datoriali, che coinvolga tutti i soggetti preposti alle verifiche e ai controlli. "Il Sud paga un prezzo altissimo", ha detto oggi la segretaria della Cisl di Foggia Carla Costantino, convinta che il patto per la sicurezza con il governo non sia più rinviabile.

I segretari generali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil Foggia avevano annunciato già che dopo la nuova tragedia sul lavoro avrebbero chiesto un vertice urgente in prefettura: “Ancora un morto sul lavoro. Ci tocca ancora aggiornare questo terribile elenco che già registra quasi 1.400 morti all’anno in Italia e, in Puglia, nei primi tre mesi del 2021, circa seimila denunce di infortuni sul lavoro, una media di 63 al giorno, e 13 casi mortali”, così i segretari generale Juri Galasso, Giuseppe Villani e Savino Tango, che hanno espresso solidarietà e cordoglio alla famiglia dell'operaio deceduto. “La strage continua nonostante i proclami. Noi continuiamo a registrare sistematiche violazioni di ogni standard di sicurezza sui luoghi di lavoro".

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