La mafia foggiana spadroneggia: servono investigatori e almeno tre presidi giudiziari
La mozione del presidente della commissione sulle mafie pugliesi alla giunta regionale che ricalca l'analisi del procuratore Ludovico Vaccaro. Servono squadre investigative e almeno altri tre presidi giudiziari a Foggia, nel Basso Tavoliere e sul Gargano. L'on. Tateo della Lega presenta un'interrogazione a risposta scritta al ministro della Giustizia
Renato Perrini, presidente della commissione regionale di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, attraverso una mozione ha impegnato la giunta regionale a farsi portavoce con governo e parlamento "dell'esigenza di aumentare le risorse umane necessarie a rinforzare l'organico investigativo e giudiziario e a garantire un adeguato contrasto alla criminalità organizzato".
Perrini ha evidenziato la carenza di risorse umane, sostenendo la necessità di potenziare il numero dei tribunali e delle procure in provincia di Foggia, nel basso Tavoliere e nell'area garganica. Per il consigliere regionale bisognerebbe anche ampliare le zone videosorvegliate centralizzate e investire sulle politiche giovanili "con percorsi di educazione che mettano in risalto buone prassi per riappropriarsi degli spazi comuni finalizzati alla socializzazione delle fasce giovanili".
La mozione arriva dopo le dichirazioni del procuratore di Foggia, Ludovico Vaccaro, fatte l'8 novembre scorso durante la riunione della commissione presieduta da Perrini. "Foggia è un territorio culturalmente compromesso in cui la criminalità ha una aggressività che continua a essere eccessiva, nonostante le operazioni messe a segno"
Anche secondo il procuratore andrebbe potenziato il sistema dei presidi giudiziari sul territorio, a partire dalle procure ordinarie: "C'è bisogno di una procura nel basso Tavoliere, un'altra sul Gargano da aggiungersi a quella foggiana". In quella occasione Vaccaro aveva sottolineato come in alcuni casi le indagini si bloccano per mancanza di squadre investigative. Basti pensare che a San Severo gli omicidi di mafia da cinque anni a questa parte sono ancora impuniti.
Evidentemente 60 operazioni antimfia, 400 ordinanze di custodia cautelare, 30 milioni di euro e decine di tonnellate di sostanze stupefacenti sequestrate, dal 9 agosto 2017 ad oggi, non bastano. Ci sono infatti 12mila processi pendenti in fase dibattimentale, un solo tribunale in una provincia che presenta un circondario ben maggiore rispetto all'intero Molise (tre tribunali) e appena inferiore rispetto all'Abruzzo (8 procure della Repubblica), che con la riforma del 2013 ha perso otto presidi giudiziari.,
Secondo Vaccaro "re presidi giudiziari - uno per il Gargano, uno per il Basso Tavoliere e uno a Foggia - rappresenterebbero una prima risposta ma non risolverebbero ugualmente del tutto il problema: "Si resterebbe comunque sottorganico rispetto alla media nazionale".