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Cronaca

Tentato omicidio, fuori pericolo l'anziana aggredita dalla badante: "Guarita grazie alla sua tempra e alle cure"

Ad un mese dall'accaduto, l’anziana è stata dichiarata fuori pericolo e può tornare a casa insieme alle tre figlie che evidenziano, con una lettera pubblica, la qualità delle cure ricevute al Policlinico Riuniti, dove è stata ricoverata in prognosi riservata, e in particolare la U.O.C. di Gastroenterologia Ospedaliera

Torna a casa la 98enne Angiolina Rossetti, l’anziana che all’alba dello scorso 7 febbraio fu vittima di un tentato omicidio da parte della badante che poi tentò a sua volta di togliersi la vita (qui la vicenda).

Ad un mese esatto dall’accaduto, l’anziana è stata dichiarata fuori pericolo e può tornare a casa insieme alle sue tre figlie che ringraziano, con una lettera pubblica, la qualità delle cure ricevute al Policlinico Riuniti, dove è stata a lungo ricoverata in prognosi riservata, e in particolare all’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia Ospedaliera.

“Eravamo tutti rattristati che la vita della nostra tenace mammina potesse terminare per mano di un episodio di violenza così efferata ed inspiegabile”, scrivono i familiari. “Lei è sopravvissuta alla terribile guerra e finanche la malaria non ha avuto la meglio sulla forte tempra di mamma. Ebbene, dopo le cure urgenti prestate presso il pronto soccorso di Foggia, mamma è stata trasferita, in prognosi riservata, presso la U.O.C. di Gastroenterologia ospedaliera del Policlinico di Foggia, diretta dal dott. Rodolfo Sacco coadiuvato dalla sua eccellente equipe”, ripercorrono le figlie.

“Qui è cominciata la degenza, che ha consentito alla formidabile nonnina di guarire grazie non solo alla sua tempra, ma soprattutto alle cure, alla professionalità, alle amorevoli attenzioni di tutto (nessuno escluso) il personale sanitario che ha fatto sì che nostra madre, nonostante le compromesse condizioni di arrivo e nonostante l’età avanzata, trovasse la forza e la grinta per superare questo agghiacciante episodio che l’ha coinvolta.”

"Nella prospettiva di vivere ancora tante tappe della sua lunghissima e variegata vita, Nonna Angela è desiderosa di diventare per la prima volta bisnonna, e ancora, di spegnere le sue prime cento candeline. Da qui l’esigenza di esternare pubblicamente i nostri ringraziamenti, innanzitutto al direttore Rodolfo Sacco con tutta l’equipe sanitaria del reparto e dei centri diagnostici”.

"Nostra madre è diventata la nonnina di tutti: attenzioni continue, delicatezza e affetto hanno contraddistinto i giorni di degenza nel reparto. Si, perché dopo un mese esatto di degenza, si è instaurato un rapporto di affetto sincero con tutti. Ebbene, tra una lacrima ed un sorriso, stiamo superando tutti questo ulteriore episodio (da raccontare o da dimenticare?) della nostra famiglia. Piccola, ma molto unita”, concludono.

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