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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Apricena

Fiaccole per ricordare Giovanna, il ricordo struggente delle figlie: "Non riusciamo a lasciarti andare"

A un anno dal femminicidio di Giovanna Frino, Apricena si è stretta attorno alle figlie e ai familiari della donna uccisa il 16 dicembre 2022 dal marito Angelo Di Lella

Ieri sera ad Apricena la luce delle fiaccolate ha accompagnato il ricordo di Giovanna Frino, la donna uccisa il 16 dicembre dello scorso anno, dal marito Angelo Di Lella. Centinaia di persone hanno partecipato all'evento organizzato in memoria della 44enne, "mamma, amica, grande lavoratrice".

Una ondata di affetto per lei e per tutte le donne strappate brutalmente alla vita. Durante la fiaccolata hanno preso la parola due delle tre figlie, Barbara e Raffaella. C'era anche la sorellina più piccola

"Nei ritagli del tempo penso a quando tu eri qui. Era difficile, ricordo bene, ma era fantastico provarci insieme Ti immaginiamo mentre ti prepari e diventi più bella, come se già non lo fossi. Sei lì che balli e gridi a squarciagola. Ti atteggi davanti allo specchio e ci inviti a divertirci con te. E soprattutto sorridi, sorridi sempre. Ripetevi, mentre qualche lacrima cadeva sul tuo visto, che ci saresti stata sempre per noi. Ci abbracciavi come per tenerci così tanto legata a te. Siamo certi che continui a farlo con le tue grandi ali che ti hanno portata fin lassù piena di luce  Siamo fieri di avere una mamma come te, della donna che eri e che sempre sarai. Ci hai insegnato ad essere donne e forti come lo eri tu. Sembra di averti ancora qui con noi e in fondo lo sai anche tu. Vivremo sempre dentro a una canzone, il cielo immenso, così come il tuo amore che continuiamo a sentire. Stacci vicino mammina nostra, noi guarderemo sempre in su e sapremo che tu ci stai guardando con un consiglio, qualche sorriso e qualche sgridata. Chiuderemo gli occhi e ti ascolteremo: mamma, non sarà mai un addio. Per sempre i tuoi gioiellli".

Ciao mamma, sono quasi 365 giorni che non ci sei più, 365 giorni in cui sento la tua mancanza. Ogni minima cosa mi ricorda quando tu fossi speciale. Ti cerco ovunque nella convinzione di trovarti quando faccio una battuta ridicola e mi aspetto di sentire la tua risata. Ti cerco quando sono felice, triste o nervosa, dimenticando, per un attimo, che tu non sei più accanto a me a tirarmi su il morale Ti cerco quando passeggio e non riflettendoci mi volto, ti cerco quando mi sento sola e quando si parla di te. Ti cerco ovunque, ma tu non ci sei. Ed ogni volta il mio volto si spegne nel ricordarmi perché non ti ritrovo e non riesco ancora a lasciarti andare"

Questo il commento del sindaco Antonio Potenza: "Dobbiamo continuare a sentirle nostre figlie. E' quando si spengono i riflettori, bisogna pensare alle persone che soffrono. Sono orgoglioso di avere una città così unita, che sono certo non farà mai mancare l'amore e l'affetto a queste tre ragazze stupende".

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