rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Attese infinite e donne incinte sotto il sole: altra giornata nera per il maxi concorso della Regione Puglia

Continuano i disagi e i ritardi per i candidati delle selezioni per l’assunzione di 209 unità di categoria D

Oggi è durata due ore, nel quartiere fieristico di Foggia, l’attesa dei candidati del turno pomeridiano delle procedure concorsuali della Regione Puglia per l’assunzione di 209 unità di categoria D a tempo pieno e indeterminato. Continuano le prove scritte del maxi concorso e anche i disagi. Gli aspiranti funzionari convocati alle 14.30 sono entrati solo alle 16.30 e hanno aspettato sotto il sole cocente.

Le prime a uscire da uno dei padiglioni, dopo le 18, sono le candidate incinte, fiaccate dal caldo e dalla stanchezza. Stamattina, secondo quanto riferiscono i candidati, una donna a due settimane dal parto è stata sottoposta come gli altri partecipanti ad un’altra estenuante attesa perché è slittato anche il primo turno per un “problema al sistema elettrico”, stando alle informazioni che sono riusciti a carpire.

Fuori fanno mente locale sulle domande, difficili lamentano in tanti, ma prevale lo sconforto per l’organizzazione delle prove a livello regionale. Una ragazza si sfoga: “Paghiamo dieci euro a profilo per subire questi disservizi”. Alcuni candidati sono letteralmente imbestialiti e promettono di presentarsi il giorno seguente con le forze dell’ordine. Non sono certo le condizioni ideali per affrontare una prova. "Gente trattata come animali", segnalano. 

Arrivano da tutta la Puglia. Viaggi della speranza inseguendo il posto fisso. Molti di loro hanno aderito, infatti, a più di una selezione per diversi profili, sballottati tra Foggia, Bari e Lecce. Dopo più di una giornata infernale possono raccontare per filo e per segno quello che non funziona. “Fateci fare i concorsi al centro della Puglia”, è il disperato appello al presidente della Regione Michele Emiliano, dopo giorni passati in giro, giornate di lavoro perse e ferie giocate.

Ormai i ritardi, a sentire i racconti dei candidati, appaiono sistematici, sin dalla prima tranche di prove scritte per altri profili partita col piede sbagliato a Foggia il 9 maggio scorso, quando è stato denunciato il caos anche dalle forze politiche di opposizione alla Regione.

Non sarebbe andata meglio l’altro giorno a Bari, dove l’attesa del primo turno si sarebbe protratta per circa tre ore, tanto che ai candidati sarebbe stato concesso di riaccendere i telefoni per avvisare le famiglie e gli accompagnatori. “Non è corretto”, contesta oggi una partecipante.

Oggi in giro, perlomeno, si sono viste diverse file di bagni chimici, una decina sono stati sistemati davanti all’ingresso del padiglione. Durante le prime procedure concorsuali, le condizioni dei pochi wc erano stati oggetto di lamentele. L'unica motivazione fornita ai partecipanti per i ritardi sarebbero state non ben precisate "ragioni tecniche". Buste che tardano ad arrivare, imprevisti e tablet da resettare e programmare rallenterebbero le procedure. Ma non è dato conoscere la versione ufficiale del Formez PA che cura le procedure. Alla richiesta di parlare con i responsabili, tramite un addetto hanno riferito che “non hanno niente da dire”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Attese infinite e donne incinte sotto il sole: altra giornata nera per il maxi concorso della Regione Puglia

FoggiaToday è in caricamento