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Cronaca

Coronavirus, "segnali di criticità" dal monitoraggio settimanale: "Il 77% dei contagi avviene in famiglia"

Pubblicato il nuovo report settimanale di monitoraggio (28 settembre - 4 ottobre) con i dati raccolti da Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità

Aumento consecutivo di casi Covid-positivi da 10 settimane. "Per la prima volta, segnali di criticità significativi relativi alla diffusione del virus nel nostro Paese". 

E’ quanto si legge nel nuovo report settimanale di monitoraggio Covid-19 stilato dal Ministero della Salute e dall'Istituto Superiore di Sanità (con i dati relativi al periodo 28 settembre – 4 ottobre) che rileva, in estrema sintesi, un aumento di contagi - per lo più da focolaio in ambito familiare (il 77%) o scolastico - e di ricoveri, con sovraccarico dei servizi ospedalieri.

“Il virus oggi circola in tutto il paese. Continuano ad aumentare i nuovi casi segnalati in Italia per la decima settimana consecutiva con un’incidenza cumulativa (dati flusso ISS) negli ultimi 14 giorni di 44,37 per 100.000 abitanti (rispetto ai 34,2 per 100.000 abitanti nel periodo 14/9 - 27/9). Si osserva anche un aumento nel numero di casi  (8.198 casi sintomatici nel periodo 21/9 - 4/10 contro i 6.650 casi sintomatici nel periodo 14/9 -  27/9)", si legge nel report.

"Sono 17 le Regioni che hanno riportato un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente. Scende la percentuale dei nuovi casi che sono stati rilevati attraverso attività di tracciamento dei contatti (31,8% dei nuovi casi vs 35,8 la settimana precedente). Aumenta, invece, la percentuale dei nuovi casi rilevati attraverso le attività di screening (33,2% vs 28,2%). Il 29,1% dei nuovi casi è stato rilevato attraverso la comparsa di sintomi e nel 5,9% non è stato riporto l’accertamento diagnostico".

REPORT | Scarica la tabella con i dati sulla Puglia

Sono stati riportati complessivamente 3.805 focolai attivi, di cui 1.181 nuovi (la definizione adottata di focolaio prevede l’individuazione di 2 o più casi positivi tra loro collegati). La maggior parte di questi focolai continua a verificarsi in ambito domiciliare (77,6%). Continua a scendere la percentuale dei focolai rilevati nell’ambito di attività ricreative (4,1% vs 4,5% la settimana precedente). Questa settimana sono in lieve aumento i focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico. Rimane tuttavia complessivamente una dinamica di trasmissione limitata pari al 2,5% di tutti i nuovi i focolai in cui è stato segnalato il contesto di trasmissione.

"A livello nazionale continua a salire il numero di persone ricoverate (3.287 vs 2.846 in area medica, 303 vs 254 in terapia intensiva nei giorni 4/10 e 27/9, rispettivamente) e, conseguentemente, aumentano i tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva". Registrati focolaio, anche di "dimensioni rilevanti" soprattutto in ambito domiciliare/familiare. Pertanto, "rimane fondamentale mantenere un’elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento ormai chiaro e più rapido della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali: lavaggio delle mani, uso delle mascherine e distanziamento fisico".

REPORT | Scarica la tabella con i dati di tutte le Regioni

"Sono in lieve aumento focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito intra-scolastico. Rimane quindi essenziale mantenere l’attenzione sulle misure già introdotte per prevenire trasmissione intra-scolastica, come lo screening, la rilevazione della temperatura giornaliera da parte delle famiglie e le procedure per la gestione di casi sospetti sintomatici in ambito scolastico. Il tracciamento dei casi e dei loro contatti e la conseguente riduzione nei tempi tra l’inizio della contagiosità e l’isolamento restano elementi fondamentali per il controllo della diffusione dell’infezione. L’aumento di focolai e di casi non associati a catene di trasmissione evidenzia l’importante e crescente impegno dei servizi territoriali (Dipartimenti di Prevenzione) per far sì che i focolai presenti siano prontamente identificati ed indagati".

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