rotate-mobile
Cronaca San Marco in Lamis

Fedeli assembrati in preghiera durante il Covid, assolto il sindaco Merla: "Il fatto non costituisce reato"

"Il fatto non costituisce reato": lo ha stabilito la Corte d'Appello di Bari nei confronti del sindaco Michele Merla (difeso dall'avvocato Angelo Pio Gaggiano), accusato di omissione in atti d’ufficio per gli assembramenti del Venerdì Santo nell'anno del Covid

Assolto con formula piena "perchè il fatto non costituisce reato". E' quanto stabilito dalla Corte d'Appello di Bari nei confronti del sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla (difeso dall'avvocato Angelo Pio Gaggiano), accusato di omissione in atti d’ufficio per gli assembramenti del Venerdì Santo nell'anno del Covid.

Merla - che in primo grado era stato condannato a 8 mesi perchè, di fatto, non era intervenuto per interrompere il momento di preghiera sfociato in assembramento - è stato assolto in appello, con sentenza emessa nel tardo pomeriggio di ieri.

La vicenda risale al 2020, quando nel giorno del Venerdì Santo, la parrocchia dell’Addolorata organizzò un momento di preghiera sul sagrato della chiesa, al posto della tradizionale processione delle fracchie (vietata per via della pandemia). In breve tempo si riunirono decine di persone, tutte identificate e multate, e scoppiò la polemica (qui i dettagli)

Per la stessa vicenda, furono già assolti in primo grado due carabinieri (il comandante della Compagnia di San Giovanni Rotondo e della Stazione di San Marco in Lamis) e il parroco Don Matteo Ferro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fedeli assembrati in preghiera durante il Covid, assolto il sindaco Merla: "Il fatto non costituisce reato"

FoggiaToday è in caricamento