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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Dura 48 ore la libertà di Sinesi: la Procura Generale di Bari si oppone e il boss foggiano torna in carcere

Roberto Sinesi, il boss di Foggia, ieri mattina è stato tradotto nuovamente in carcere dalla polizia. Era stato scarcerato il 10 febbraio

Roberto Sinesi, il boss dell'omonima consorteria criminale di Foggia, dopo appena due giorni di libertà - il 10 febbraio era uscito dal carcere di Rebibbia dove era stato ristretto in regime di 41 bis - ieri 12 febbraio è stato riportato in cella dalla polizia in seguito a un provvedimento della Corte d'Appello di Bari dopo il ricorso presentato dalla Procura Generale del capoluogo pugliese in Corte di Cassazione, che si era opposta alla scarcerazione di uno dei capi storici della Società Foggiana.

Già in passato, la Cassazione aveva respinto la richiesta di detenzione alternativa, in regime dei domiciliari, per dichiarati motivi di salute, presentata dai legali di Roberto Sinesi, che avevano impugnato l'ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Roma che respingeva la richiesta di concessione del beneficio penitenziario del differimento della pena detentiva, anche nella forma della detenzione domiciliare.

In questi anni, il carcere duro ha impedito al 61enne classe 1962, di avere contatti con la criminalità organizzata locale e, quindi, di impartire ordini ai sodali dalle celle. Stringatissimo, infatti, il protocollo previsto per i detenuti del ’41 bis’: colloqui ridotti all’osso, ora d’aria lontano dai comuni detenuti e posta vietata.

Oltre alla condanna in appello a nove anni per Decima Azione, era stato condannato ad altri cinque anni per detenzione e porto illegale in luogo pubblico di una pistola cal. 9 x 19, reati aggravati dall’avere agito col metodo mafioso e di aver commesso il fatto mentre era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, quando durante l'agguato compiuto nei suoi confronti, per il quale esattamente un anno fa fu arrestato Giuseppe Albanese, rispose al fuoco esplodendo 6 colpi.

Da oltre trent'anni ai vertici della “Società Foggiana”, Roberto Sinesi ha già scontato le pene per le condanne per mafia nei processi 'Panunzio' e 'Day Before'.

Nel suo curriculum criminale c'è anche una condanna a 12 anni per l'operazione Saturno sul racket del pomodoro (leggi qui).

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