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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Come "soci in affari" per l'appalto milionario dell'elisoccorso: da "dobbiamo stare attenti" a "basta che me li tolgo davanti"

Sei arresti nell'ambito dell'operazione Icaro, tra cui il direttore generale del policlinico Riuniti di Foggia, Vitangelo Dattoli. I file e le intercettazioni tra Roberto e Robera Pucillo e il Rup Rita Acquaviva della gara per l’affidamento del servizio di elisoccorso ordinario.

L’inchiesta Icaro che ha portato all’arresto del direttore generale Vitangelo Dattoli, dei dirigenti Rita Acquaviva della Asl di Foggia e Costantino Quartucci del policlinico Riuniti, degli imprenditori padre e figlia di Alidaunia, Roberto e Roberta Valentina Pucillo e del medico in pensione Antonio Apicella, è partita, “in una sorta di eterogenesi dei fini”, da una denuncia sporta il 24 agosto 2018 proprio dall’amministratore delegato di Alidaunia, contro la sua estromissione da una “manifestazione di interesse a svolgere attività di supporto al Rup” in cui sarebbe stato redatto un progetto relativo anche alla gara per l’affidamento del servizio di elisoccorso ordinario.

Le indagini - attivate quando l’iter della gara era “entrato nel vivo” - hanno permesso di individuare proprio nell’Ad 77enne e nella figlia di 40, i presunti 'ghost writers” del capitolato, che avrebbero contato sull’appoggio di Rita Acquaviva, nel frattempo nominata Rup della gara (ufficialmente bandita il 30 gennaio 2020), con provvedimento del 12 marzo 2019 del direttore generale della Asl di Foggia, Vito Piazzolla, “dando atto della necessità di garantire continuità nella istruttoria finalizzata all’indizione della procedura di affidamento dei servizi di elisoccorso (Hems) e supplementari, integrati nel servizio di emergenza sanitaria 118, per l’intero ambito territoriale della Asl Fg”.

Gli indagati Pucillo e Acquaviva: perchè

"Roberto Pucillo, Roberta Valentina Pucillo e Rita Acquaviva, sono indagati perchè in concorso tra loro ed in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, prendendo accordi in ordine alla aggiudicazione della gara di affidamento del “servizio di elisoccorso ordinario”, bandita dalla Asl di Foggia il 30 gennaio 2020 con delibera del direttore generale 139 ed impegno di spesa pari a 36.600.000 euro per il primo quinquennio e 29.800.000 euro per l’eventuale proroga contrattuale opzionale di ulteriori 4 anni, turbavano l’iter del procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando della predetta gara al fine di condizionare le modalità di scelta del contraente da parte della pubblica amministrazione e precisamente, Roberto Pacillo quale amministratore unico della società Alidaunia e quale procuratore della stessa Roberta Valentina Pucillo, predisponevano il capitolato speciale di gara ed il disciplinare della gara inerente i “servizi di elisoccorso e supplementari integrati nel servizio di emergenza sanitaria 118, per l’intero ambito territoriale della Asl Foggia con i relativi allegati, mentre Rita Acquaviva, quale Rup della procedura, riceveva indebitamente da Roberta Pucillo gli atti di gara".

I rapporti del Rup con Alidaunia

Nelle carte dell’inchiesta si legge che “Acquaviva si segnalava per interlocuzioni non solo “istituzionali” ma, anche e soprattutto, con i Pucillo, direttamente interessati all’affidamento”. Ad esempio, infatti, il 27 marzo 2019, la Rup contattava Roberto Pucillo per discutere dell’incarico di ‘gestore dell’elisuperficie di Vico del Gargano’ concludendo “poi dobbiamo vedere….certo...certo poi decidiamo quando..con il direttore”. Altro contatto tra i due “in palese conflitto di interessi” si registra la sera del 7 giugno dello stesso anno, con Acquaviva che dopo aver assicurato al direttore generale della Asl Fg Vito Piazzolla l’acquisizione dell’intera documentazione sulla gara e la predisposizione di tutti gli atti necessari, chiama Pucillo dicendogli: “Tu non ti preoccupare...senti, basta che mi dai sicurezza che quei documenti che mi dovevi portare li tieni pronti”. La risposta del Pucillo: “Non c’è nessun problema”. E ancora, il 10 giugno 2019 Acquaviva chiama Pucillo e gli dice: “buongiorno avvocato vi fate desiderare….Allora io capisco tutte le vostre ragioni, ma capisco anche le mie! Avvocato noi dobbiamo chiudere….e vediamo anche il lavoro di Vico?”.

La condivisione dei file

Nondimeno, si legge che la “partitura” cogestita sull’asse pubblico-privato, ergo il rup Acquaviva e i Pucillo, risulterebbe da una incessante condivisione di file ricostruita dalla polizia giudiziaria visionando il contenuto dei computer degli indagati. Pucillo si sarebbe recato dalla Acquaviva per un appuntamento concordato il 21 giugno 2019. In quella occasione – si legge nelle carte dell’inchiesta Icaro – “è molto probabile che consegni al Rup la versione del capitolato speciale della gara redatta da sua figli Roberta in quanto nel pc del procuratore di Alidaunia risulta un file denominato, appunto, “capitolato speciale Asl Fg’ creato il 20 giugno 2019 inviato ad una sua collaboratrice e il contenuto identico a un file rinvenuto nel computer della dirigente con identi orari di “creazione” ed ultima modifica".

Il 3 luglio 2019 Rita Acquaviva, dopo aver preso appuntamento con Roberto Pucillo, si reca in Alidaunia. Altro incontro il 26 agosto negli uffici della Asl di Foggia. E ancora, il 26 agosto 2019, dopo un incontro tra Roberto Pucillo e Acquaviva negli uffici della Asl (terminato alle 12.38) dall’esame del computer in uso all’Ad di Alidaunia, è emerso come cinque file lavorati il 3 luglio in Alidaunia erano stati rivisti alle 13.02. Nel mezzo Roberto Pucillo aveva chiamato la segretaria chiedendole di non tornare a casa perché dovevano lavorare. Verrà trovato un sesto file con alcune indicazioni riferite alle modifiche che i cinque file necessitavano. Alle 13.29 Pucillo torna da Acquaviva e le consegna i file che la donna gli aveva chiesto poco prima. Tant’è che sul pc in uso ad Acquaviva sono stati trovati sei dei sette file richiamati che riportano le 14.07 quale ora di creazione. I file hanno lo stesso contenuto di quelli trovati in Alidaunia salvo due piccole precisazioni.

L'affidamento del servizio di elisoccorso

Alle 14.40 Acquaviva riceve una mail dalla segreteria del direttore generale con allegata la bozza di una missiva sul servizio di elisoccorso Hems indirizzata alla Regione. In pratica, in prossimità della procedura di affidamento per il servizio di elisoccorso ed in conformità con la volontà manifestata dal presidente della Regione di mantenerlo attivo per tutto l’anno e non solo per il periodo estivo, l’Asl di Foggia si apprestava a chiedere la copertura di spesa stimata in 6,5 milioni di euro annuali iva esclusa, per procedure all’indizione della procedura di affidamento per il servizio di elisoccorso con estensione nel Comune di Vieste in orario diurno h12 e nel comune di Foggia in orario notturno h12.

Della questione Acquaviva informava il Pucillo, chiamato a preventivare i maggiori costi in ragione della richiesta di “estensione” del servizio su Vieste per l’intero anno: “allora, che il direttore vuole...la lettera me l’hanno mandata...dice che mò la vuole completa, quindi quanto tempo?….ce l’ho da me...dovete venire?….dobbiamo mettere…”.

Roberto Pucillo chiama subito la figlia: “Ho bisogno di dati, non di chiacchiere...i dati, tu hai considerato...dei dati e lo volevo sapere, risalire a come hai fatto il conteggio, è chiaro...e volevo capire...prendendoli dal tuo computer”. Roberta Pucillo gli dice che si trovano su un hard disk portatile ma che al momento non poteva darglieli perché era fuori Foggia. Mentre saliva in macchina, Roberto Pucillo incontra una persona alla quale riferisce che dovrà andare alla Asl, "sto andando avanti e dietro”. A domanda del suo interlocutore risponde: “di nuovo alla Asl, che vuole raddoppiare, triplicare...e noi qua stiamo”. Alle 16.06 Pucillo arriva negli uffici della Asl Fg e contatta subito Acquaviva (la permanenza si protrarrà fino alle 18.20).

Il giorno successivo, alle 16.19 del 27 agosto, Roberto Puccillo riprende a lavorare sul file del capitolato speciale in conformità con le richieste di estensione del servizio che la Asl Foggia intendeva trasmettere alla Regione Puglia (richieste di cui la famiglia Puccillo era stata informata dall’Acquaviva). Anche questo file è stato trovato sul pc di Acquaviva.

Uno snodo nevralgico della gara si registra in una riunione “ufficiale” del 24 settembre (si parlerà dell’ampliamento del servizio di elisoccorso), alla quale, tra gli altri, parteciparono anche i due Pucillo. Il direttore generale Vito Piazzolla dichiarerà di avviare una indagine per “trovare le migliori soluzioni di natura organizzativa, tecnica ed economica” elencando l’obiettivo della estensione del servizio sulla postazione di Foggia da 12 a 24 ore per tutto l’anno e il servizio di 12 ore sulla postazione di Vieste per i quattro mesi estivi. Tra le azioni da intraprendere veniva richiamata la predisposizione degli atti di gara per l’affidamento del servizio come descritto negli obiettivi e, a margine, si riportava uno specchietto riepilogativo dei costi. Terminata la riunione, Roberta Pucillo informava il fratello (che aveva chiesto notizie alla sorella se avesse novità dalla Asl), inviandogli tre messaggi: “Usciti ora...Fg continua h24...Vieste termina”.

Da una successiva e immediata conversazione tra la Pucillo e il padre Roberto – secondo il Gip – “si comprende chiaramente come sia stata la prima a predisporre il “nuovo” capitolato speciale di gara”. Roberto Pucillo: “mò dobbiamo quindi revisionare di conseguenza il capitolato?” Roberta Pucillo: “avevo già fatto pure in quel modo, mò devo rivederlo...quello era il primo”. Roberto Pucillo: “tu metti un punteggio elevato per l’organizzazione del servizio, capito?”. Roberta Pucillo: “papà quelli già sono…”.

L'intercettazione chiave

Tuttavia, una delle intercettazioni chiave dell’indagine è quella registrata il 12 febbraio 2020 tra Rita Acquaviva e Roberto Pucillo all’interno di un’auto. In particolare la dirigente riferisce che prima di “pubblicare” la gara si era accorta di come era stata indicata la “formula lineare” anziché quella “bilineare” solitamente utilizzata per le gare bandite dalla Asl, chiarendo comunque che in precedenza non si erano mai trovati nella condizione di dover “pilotare” l’esito della procedura.

Il gip sottolinea che “il prosieguo della conversazione è un vero e proprio manifesto della cogestione della gara a beneficio dei Pucillo col convinto beneplacito del Rup Acquaviva”. Questi ipassagi più cristallini della captazione che sembra svolgersi più tra “soci d’affari” che tra il responsabile dell’ente committente e l’aspirante aggiudicatario, tra l’altro tirando decisamente “in ballo” la figlia del Pucillo ancora una volta menzionata come esperta ghost writer del capitolato:

Pucillo: “Facciamo la gara sulla qualità, noi prendiamo il massimo, loro prendono meno”

Acquaviva: “Loro chi?”

Pucillo: “Una ditta di Milano”

Acquaviva: “Quindi può venire pure una ditta di Milano qua a dare fastidio, no? Anche per sta gara nostra? Ci dobbiamo stare attenti...perciò ho detto a Roberta devi fare in modo che tu devi sapere quanti punti prendi e devi fare un’ipotesi...se voi ce la fate a mantenere il servizio con il prezzo di adesso”

Pucillo: “Ma l’elicottero che noi dobbiamo mettere, il modello è moderno, un altro potrebbe essere anche mosso dalla voglia di farci fuori...di guadagnare”

Acquaviva: “e dice faccio il 40% di ribasso”

Pucillo: “Basta che me li tolgo davanti”

Acquaviva: “Appunto, perciò io ho detto a Roberta noi ci dobbiamo assicurare dei punti che devi fare anche una ipotesi del 50% di ribasso”

Le conclusioni

"L’accertata predisposizione del capitolato di gara da parte dei Pucillo (aspiranti aggiudicatari) con il suo recepimento da parte del Rup Acquaviva costituisce un classico esempio di turbata libertà del procedimento della scelta del contraente, punita dall’art. 353 bis c.p. Si tratta di una fattispecie non solo di pericolo ma vieppiù “a tutela anticipata”, espressione introdotta per sanzionare illeciti che precedono l’indizione del bando ed in grado di influire sulla formazione del suo contenuto”.

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