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Domenica, 28 Aprile 2024
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Nascite in netto calo: la nota dolente dei costi per mantenere un figlio i primi 12 mesi

Facciamo i conti sui costi da sostenere per mantenere il primo figlio nei primi 12 mesi di vita

Caro bebè, quanto mi costi? Tanto. Un vero e proprio salasso nei primi 12 mesi di vita. E se aggiungiamo la precarietà occupazionale e la mancanza di lavoro per i giovani, non ci stupisce che in Italia nascano sempre meno bambini. Eppure il Governo per le famiglie ha previsto dei bonus, proprio per incentivare la genitorialità: dalle classiche detrazioni fiscali all’assegno di maternità erogato dai comuni (pari a 383,46 euro per cinque mesi), dal bonus asili nido a quello per il latte artificiale (I’importo massimo è di 400 euro). Ma sono sufficienti per affrontare il primo anno di vita del nuovo arrivato?

Abbiamo fatto una ricognizione in alcuni negozi specializzati e sbirciato sul web per capire quanto spende una famiglia nei primi 12 mesi di vita del primo figlio (dal secondo in poi, si sa, si ‘eredita’ quanto acquistato in precedenza). C’è da dire che in giro ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche, ma noi non vogliamo strafare e voliamo basso: quelli che vi riportiamo, infatti, sono i prezzi più competitivi trovati in circolazione.

Partiamo dai fondamentali: la carrozzina (o navicella). Usata per portare in giro e anche far dormire il bebè appena nato ha un costo di partenza di 190 euro. Al compimento del quarto mese va però sostituito dal passeggino che lo accompagnerà fino a circa tre anni e che si può trovare a 130 euro, prezzo che può scendere fino a 90 euro nel caso dei cosiddetti ‘passeggini leggeri’ che hanno però una seduta meno avvolgente, confortevole e ampia e in alcuni contesti non sono proprio il massimo.

Per viaggiare in auto, invece, è necessario l’ovetto (da utilizzare fino a circa l’anno di età perché poi si passa al seggiolino) il cui costo parte dai 120 euro. Calcolatrice alla mano, solo per nanna e spostamenti una famiglia spende (almeno) 440 euro. Non cambia molto se si opta per i cosiddetti sistemi modulari (quelli che comprendono navicella, seggiolino e passeggino): si parte da 450 euro.

A partire dai 4 mesi di età il bebè che ha usufruito della navicella per la nanna, va spostato in un lettino vero e proprio. Per una culla i costi minimi si aggirano intorno ai 200 euro ai quali ne vanno aggiunti 50 per il materasso, 7 per il cuscino, circa 35 euro per il set di tre pezzi (lenzuola e federa cuscino) che però vanno moltiplicati (almeno) per due perché è sempre opportuno avere un cambio, e altri 15 euro per una eventuale copertina. Se si aggiungono i 30 euro per il paracolpi, la somma da spendere per mettere su l’angolo notte è pari a 372 euro.

Altro costo da sostenere è quello relativo al corredino. Tra intimo e abbigliamento, il bilancio familiare deve fare i conti con una spesa di almeno 1.200 euro. Una bella somma che tiene conto del fatto che i neonati crescono in molto in fretta e che spesso un capo è utilizzabile soltanto per poche settimane. Poi c’è la nota dolente: i pannolini. E’ ormai acclarato che costino tanto e che influiscano in maniera sensibile sul budget destinato al bebè: pur volendo approfittare delle promozioni, dei pacchi famiglia e di quelli cosiddetti ‘non di marca’, nei primi 12 mesi di vita si spende in media 900 euro (dati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori).

E ora parliamo di pappa. Se si ha la fortuna di allattare al seno, nelle proprie tasche si avranno circa mille euro in più. Tuttavia dal sesto mese inizia la fase dello svezzamento che porta via circa mille euro (il costo di una confezione con due barattoli di pappa completa – una a pasto – è di circa 5,50 euro). A meno che non si opti per l’autosvezzamento.

E così si arriva a poco più di tremila euro (senza tener conto dei mille euro del latte artificiale). Una spesa al netto di biberon (dai 5 ai 15 euro a seconda dell’età), tettarelle di ricambio (circa 10 euro cadauna), ciucci (minimo 7 euro), scaldabiberon (da 30 euro), sterilizzatori (da 40 euro), seggiolone per la pappa (minimo 60 euro), fasciatoio (250 euro), set per l’igiene (salviette, crema, detergenti per un minimo di 150 euro), giocattoli ed eventuali visite mediche. Insomma, un figlio durante il primo anno di vita costa non meno di settemila euro. Ai quali, per completezza di informazione, vanno aggiunte le spese che sostiene la futura mamma durante i nove mesi di gravidanza per visite, analisi, eventuali farmaci e integratori e abbigliamento ad hoc per un totale, stretto stretto, di mille e cinquecento euro. Insomma, numeri un po’ al di sopra rispetto a quei cinquemila euro balzati agli onori della cronaca qualche tempo fa.

Tuttavia un modo per risparmiare c’è. La spesa si riduce del 30% acquistando on line (dove si possono trovare, ad esempio, culle a poco più di 100 euro, fasciatoi a 150 e set navicella-seggiolino-passeggino a 200 euro) e addirittura si dimezza ricorrendo all’usato.

Un figlio costa. Prima ancora di nascere.

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