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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Speranza di vita: nel Foggiano situazione in miglioramento, ma i dati restano i più bassi della Puglia

Secondo quanto riporta Istat, la Capitanata fa registrare una variazione positiva rispetto al 2021, malgrado la speranza di vita resti la più bassa della regione, nonché l’unica sotto gli 80 anni per gli uomini. Quella per le donne si attesta a 84,2. Tasso di mortalità, Puglia ha il quinto dato più basso in Italia

Soltanto per gli uomini, rispetto al 2021, si rileva un lieve incremento della speranza di vita (circa 2 mesi e mezzo di vita in più). Invariato il valore delle donne. È quanto emerge dai dati diramati da Istat nel report sugli indicatori demografici del 2022. Sui dati dell’anno appena trascorso emerge ancora l’incidenza della pandemia: infatti, i livelli di sopravvivenza sono ancora inferiori se paragonati ai valori pre-Covid. 

A livello nazionale, la crescita della speranza di vita negli uomini e il contestuale rallentamento nelle donne fanno parte di un processo in essere già da diversi anni, che la pandemia potrebbe aver intensificato. Il virus – rileva Istat – ha fiaccato il sistema sanitario, incrementando le difficoltà nella programmazione di visite e controlli medici. Difficoltà che potrebbero aver colpito maggiormente le donne “più inclini degli uomini a fare prevenzione”. 

Si fa riferimento all’indagine dell’Istituto Nazionale di Statistica ‘Aspetti della vita quotidiana’ nella quale risulta che tra il 2019 e il 2021 la percentuale di donne che hanno dichiarato di aver rinunciato a prestazioni sanitarie sia aumentata dal 7,5% al 12,7%, oltre cinque punti percentuali. Per gli uomini, invece, l’incremento è stato più contenuto (dal 5 al 9,2%). 

Al Nord la speranza di vita alla nascita per gli uomini è di 80,9 anni, per le donne è di 85,2. Le province autonome di Trento e Bolzano fanno registrare il dato più alto sia tra per gli uomini che per le donne, nonostante una flessione di due mesi per gli uomini a Bolzano e di un mese per le donne a Trento. Tutte le regioni del Centro, invece, presentano incrementi di sopravvivenza seppur non troppo evidenti. Più eterogenea la situazione al Sud. In Molise la speranza di vita è in aumento solo per gli uomini (ma resta la più bassa in Italia, ndr), mentre in Sardegna entrambi i sessi hanno perso circa mezzo anno di vita per la forte mortalità, nonché a causa della alta quota di rinunce alle prestazioni sanitarie. Segno più in Puglia sia per gli uomini che per le donne, che rispetto al 2021 hanno guadagnato circa 4 mesi di vita. 

In Puglia Bari e Bat sono le province con la speranza di vita più alta per gli uomini (rispettivamente 81,1 e 81 anni). Nella Bat, in particolare, spicca un guadagno di un anno rispetto al 2021, di otto mesi nel Barese. Variazione positiva anche in Capitanata (6 mesi), malgrado la speranza di vita resti la più bassa della regione, nonché l’unica sotto gli 80 anni. Analoga situazione per le donne: a Foggia la speranza di vita è di 84,2 anni, con una crescita di 5 mesi rispetto al 2021. Bari e Lecce presentano i valori più alti (85), mentre spicca il doppio segno meno per la provincia di Brindisi dove, rispetto al 2021, gli uomini e le donne hanno perso rispettivamente 2 e 6 mesi di vita. 

Speranza di vita alla nascita in PugliaSul fronte dei decessi, invece, sono stati circa 44600 quelli in Puglia, con un calo del 3,6% rispetto al 2021. Spostando il focus sulle singole province, a Brindisi e a Lecce i decessi sono aumentati (rispettivamente del 6,4% e del 3,4%), mentre Bari fa registrare il calo più significativo (-8,4%). Poco meno di 7mila i morti nel Foggiano, per un decremento del 5,8% rispetto a quelli accertati nel 2021. La distribuzione percentuale è in linea con il numero di abitanti, con oltre il 50% concentrato a Bari e Lecce, le province più popolate, seguite dalla provincia di Foggia. Cambia invece la situazione relativa all'incidenza dei decessi, che vede Lecce e Brindisi in cima (1,27% e 1,24% rispetto alla popolazione totale). 

Decessi in Puglia_ l'andamento provinciale@2x

Il tasso di mortalità in Puglia è dell’11,4‰, dato inferiore a quello nazionale che si attesta al 12,1‰. La Puglia è tra le prime regioni/province autonome con il tasso di mortalità più basso, dietro alle sole province autonome di Bolzano e Trento, e alle regioni Campania, Lazio e Lombardia. 

Tasso di mortalità in Italia


L’analisi di Istat si focalizza anche sui periodi dell’anno nei quali si concentrano maggiormente i decessi, ovvero nei mesi più caldi e in quelli più rigidi dell’anno. Ben 265mila decessi, ovvero quasi il 40% del totale, si sono verificati nei mesi di gennaio, dicembre, luglio e agosto, nei periodi dell’anno in cui le condizioni climatiche particolarmente avverse incidono soprattutto sugli anziani e i fragili. 

Addirittura il 90% delle donne decedute si concentra nei quattro mesi dell’anno. Una situazione già verificatasi in passato, ma che evidenzia quanto i cambiamenti climatici stiano aumentando la propria incidenza anche sul fronte dei decessi. Istat evidenzia come dati simili a quelli del 2022 si siano già registrati negli anni 2003, 2015 e 2017: “Se si esclude il 2020, contraddistinto dall’impatto pandemico, è opportuno rilevare che delle quattro annualità sin qui riconosciute come caratterizzate da livelli di mortalità superiori all’atteso ben tre (2015, 2017, 2022) siano concentrate nell’arco di soli otto anni, mentre una soltanto (2003) risalga a venti anni fa”.

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