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Beffa per un foggiano a un passo dalla casa popolare: scivola in graduatoria per un 'cambio di residenza'

Era tra i primi aventi diritto ad un alloggio di edilizia residenziale pubblica, ma il "mutamento dei requisiti" lo ha fatto scivolare giù nella graduatoria del bando 2016

Aveva atteso per anni la tanto sospirata graduatoria definitiva per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica e, quando è stata approvata, a luglio del 2021, occupava una delle prime otto posizioni con la bellezza di 14 punti, a un passo dalla casa popolare. Ma cinque mesi dopo, si è ritrovato con 8 punti ed è scivolato giù verso il 160° posto. E sarebbe tutta colpa di un cambio di residenza.  

Il 21 dicembre 2021, l'aspirante assegnatario ha ricevuto una lettera a firma della dirigente del servizio Politiche Abitative, Silvana Salvemini. “Il mutamento dei requisiti” si legge nella missiva, “influisce sulla collocazione in graduatoria”. L’ulteriore verifica è scattata prima dell’assegnazione degli alloggi. Dagli accertamenti anagrafici è venuto fuori che quasi tre anni fa era stata trasferita la residenza, in un immobile diverso da quello indicato nella domanda.

E fin qui si direbbe che sia stata applicata la legge, per quanto il destinatario lamenti, con il conforto di un parere legale, che la graduatoria non possa subire modifiche a posteriori e che, semmai, lo avrebbero dovuto convocare. Ma fa rilevare che il passaggio è avvenuto dopo uno sfratto e ad assegnare l’alloggio temporaneo è stato proprio il Comune di Foggia.

Doveva essere solo una sistemazione momentanea, sulla carta, come spesso accade nel marasma dell’emergenza abitativa. Non hanno ancora un contratto. “Abbiamo fatto noi i lavori e abbiamo speso noi i soldi per farci gli appartamenti”. Ha provato a contattare l’ufficio Politiche Abitative ma niente. Rilegge la lettera e non se ne fa una ragione: “Non sono andato da Foggia a Milano. Ero uno dei primi ad avere diritto ad un alloggio popolare”.

La graduatoria del bando di concorso generale n. 6 del 2016 sarà valida fino a quando non sara approvata quella definitiva del bando n. 7, indetto a dicembre del 2021 dalla commissione straordinaria, già scaduto. Si precisava che gli aspiranti assegnatari già inclusi nella graduatoria generale del precedente bando avrebbero dovuto presentare la domanda di ammissione, in quanto la precedente graduatoria non avrebbe più prodotto effetti alla data di approvazione della graduatoria definitiva del nuovo bando.

Non ha partecipato, ed è ipotizzabile che come lui ce ne siano tanti. “La graduatoria definitiva è stata pubblicata solo pochi mesi fa”, contesta. Ora si preoccupa del contratto: “Risolviamo almeno questo problema, non vorremmo che un domani ci dicessero che rivogliono questi locali. Solo a Foggia succedono queste cose”.

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