rotate-mobile
Attualità

Ali spezzate al Comitato Vola Gino Lisa, tre consiglieri non mollano: “Falso che gli scopi siano stati raggiunti”

Il gruppo che lotta per salvarlo sconfessa la cosiddetta maggioranza. La lotta intestina rischia di finire in tribunale

“È assolutamente falso che gli scopi del Comitato, ex art. 2, siano stati pienamente raggiunti”. Tre consiglieri del Comitato Vola Gino Lisa – Maurizio Antonio Gargiulo, vice presidente pro tempore per cooptazione, Maria Guglielmi e Marcello Sciagura – sconfessano in tre pagine quella che in una nota del 17 gennaio si presentava come la “maggioranza dei consiglieri del Direttivo”. Loro scelgono di firmarsi.

“Il Comitato è e resta vivo per legge”, ribattono a gran voce. La lotta intestina rischia di finire in tribunale. Il gruppo che vuole ancora lottare, sostanzialmente, lamenta la paralisi del comitato, ostaggio della cosiddetta maggioranza.

“Appare evidente a tutti che il percorso del nostro aeroporto è ancora in una fase di start up”, osservano i tre consiglieri, convinti che sia necessario ancora monitorarla, “almeno fino a quando la posizione della compagnia Lumiwings non sarà positivamente confermata da Aeroporti di Puglia anche per i prossimi anni”. Il comitato è chiamato ancora a vigilare sul miglioramento delle infrastrutture di terra, si pensi ai lavori di riqualificazione e adeguamento dell’aerostazione, sull’attivazione del distaccamento dei Vigili del Fuoco in aeroporto e sulla risoluzione di eventuali criticità, come quelle che semmai possono aver contributo alla cancellazione di alcuni voli nel mese di dicembre, quando il Comitato chiese che i voli operassero con il sistema di navigazione Rnav.

E ancora, è necessario sostenere l’incremento dei passeggeri, specie nelle province e regioni limitrofe, insistendo per l’attivazione del collegamento con l’aeroporto di Linate, e bisogna continuare a vigilare sull’operato di Adp, “specie per la programmazione di un piano industriale a lungo termine che contempli, possibilmente, anche lo sviluppo del micro cargo”. Anche il Comitato Vola Gino Lisa, poi, ha a cuore il ripristino dell’opera ‘Il Volo’. Resta imprescindibile, inoltre, il suo ruolo nel richiamare l’attenzione della politica sullo sviluppo dell’aeroporto per renderlo sempre più competitivo, “così come avvenuto il 5 dicembre nell’incontro presso la Camera di Commercio di Foggia, evento fortemente voluto proprio dall’allora presidente Sergio Venturino, a dimostrazione di come sia inverosimile che nel giro di un mese esatto tali obiettivi siano stati raggiunti”. Insomma, la mission non può considerarsi esaurita.

I tre consiglieri ricordano come nella riunione del Direttivo dell’8 novembre scorso, “all’unanimità dei presenti, si riteneva opportuno che il Comitato continuasse ad esistere sebbene gli obiettivi prioritari fossero stati raggiunti, precisando che molto ancora ci fosse da fare per rendere ottimale l’operatività dell’aeroporto". Fanno notare alla cosiddetta maggioranza che la cessazione automatica dell’attività “non è contemplata dallo statuto” e che, invece, l’articolo 14 prevede che l’assemblea straordinaria  si riunisca per deliberare lo scioglimento.

Confutano la tesi del Comitato Vola Gino Lisa costola della community Mondo Gino Lisa. “Tutt'al più, il Comitato Vola Gino Lisa sarebbe la costola di quella che era l’allora 'Rete delle Associazioni', mai sviluppata però formalmente, e certamente è il frutto dell’evoluzione formale del gruppo di Facebook ‘Basta Chiacchiere…Aeroporto’, attualmente operativo”. Per loro, i consiglieri ormai antagonisti stanno cercando di “eliminare la storia della lotta per l’aeroporto”. Secondo la loro versione, Sergio Venturino ha rassegnato per ben due volte le dimissioni, il 27 dicembre e il 5 gennaio, “a seguito di banalissime discussioni interne al direttivo”.

Individuano nel “documento segreto” l’inizio della crisi, sarebbe a dire quello fatto girare tra i consiglieri in cui si accettava quale causa di estinzione del comitato il pieno raggiungimento dello scopo sociale, con la conseguente cessazione delle attività. I tre consiglieri giudicano pretestuoso che la causa delle dimissioni di Angelo Stilla venga imputata alla comunicazione di richiamo inoltrata dall’avvocato Maurizio Gargiulo, perché la diffida riguardava solo l’esecuzione del documento segreto che “per come noto, non veniva firmato da 12 consiglieri. Altra falsità. Si provi, documento alla mano, il contrario”. A detta del gruppo, se l’allora vice presidente “avesse adempiuto a quanto previsto dallo Statuto, oggi il comitato non starebbe in questa situazione e potrebbe convivere pacificamente con Mondo Gino Lisa del prof. Sergio Venturino”. Rispediscono al mittente l’accusa di alzare un polverone, perché il primo comunicato, datato 5 gennaio, recava la firma di Sergio Venturino, quando a ancora si stava provando a cercare una mediazione attraverso la persona del consigliere Sciagura, “fino ad allora equidistante dalle divergenze interne”.

Non comprendono perché i cosiddetti consiglieri di maggioranza permangano nell’attuale consiglio direttivo, detenendo tutti gli accessi ai canali ufficiali. Li invitano, allora, a prendere una decisione. “Nessuno vuole imporre agli stessi di scegliere dove stare – scrivono - ma certamente nemmeno si può accettare che per una loro esclusiva scelta debbano pagare oltre 700 soci, fatto questo che sarebbe grave sotto il profilo sociale e non solo”. Si vantano di essere “ben altra cosa rispetto a Mondo Gino Lisa, che ha altre caratteristiche specifiche e a cui comunque auguriamo di svolgere il proprio ruolo tecnico e di marketing”. Non resta che attendere la prossima puntata.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ali spezzate al Comitato Vola Gino Lisa, tre consiglieri non mollano: “Falso che gli scopi siano stati raggiunti”

FoggiaToday è in caricamento