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Domenica, 28 Aprile 2024
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Il gruppo Di Matteo-Catena interessato al Foggia: "Canonico ci ha chiesto 1 milione"

In una nota i due imprenditori rivelano di aver avuto delle interlocuzioni a partire dallo scorso dicembre

“Siamo molto amareggiati per l’epilogo di una trattativa che credevamo potesse realmente andare a buon fine. Eravamo fortemente interessati a rilevare la maggioranza delle quote del Calcio Foggia 1920, le nostre intenzioni sono serie, accompagnate da un progetto solido finalizzato al rilancio tecnico e finanziario della squadra. Ma le carte in tavola sono state cambiate". A parlare sono i due imprenditori campani Nicola Di Matteo (che già nell'estate del 2019 presentò la manifestazione di interesse per rilevare il titolo sportivo, dopo l'amaro epilogo dell'era Sannella) Giuseppe Catena, a capo del gruppo che lo scorso dicembre ha palesato l'interesse a rilevare le quote di maggioranza del Calcio Foggia 1920.

In una nota, Di Matteo e Catena raccontano l'evoluzione della trattativa, cominciata con un incontro tenutosi a Modugno: "Abbiamo avuto un incontro con il presidente Canonico, presso la sede della sua azienda a Modugno, nella prima decade dello scorso dicembre per presentare la nostra manifestazione di interesse. I parametri erano stati già impostati e prevedevano l’accollo della debitoria e la sostituzione delle garanzie fideiussorie. Nelle successive interlocuzioni, però, il colpo di scena. Oltre a quanto già pattuito, ci è stato chiesto anche il versamento di un milione di euro per l’acquisizione della maggioranza della Corporate. A queste condizioni non abbiamo potuto proseguire la trattativa. A questo punto, immaginiamo che anche la trattativa con il gruppo di Cerignola si sia arenata per le stesse motivazioni", commentano Di Matteo e Catena.

"Tutto ciò ci amareggia e desta non poche perplessità, soprattutto dopo aver ascoltato le dichiarazioni di Emanuele Canonico, vicepresidente del Foggia nonché figlio del presidente, che in una nota trasmissione andata in onda su Telefoggia il 27 dicembre scorso, ha ribadito a più riprese la disponibilità della proprietà a cedere le quote in cambio della sola sostituzione delle garanzie fideiussorie oltre all’accollo della debitoria, senza chiedere nient’altro. «È sempre stato così […] Per me saranno tutti dei chiacchieroni […] fino a quando le persone non vengono con la fideiussione o assegno circolare a garanzia dei soldi messi da mio padre come polizza fideiussoria per il campionato», le sue parole. Noi di certo non siamo dei chiacchieroni, perché la nostra offerta è seria", rincarano i due imprenditori.

Difformità di versioni che sarebbero confermate da una ulteriore interlocuzione avvenuta con il presidente del club rossonero: "La cosa certa è che le dichiarazioni del vicepresidente evidentemente non collimano con quanto confermatoci dal presidente Canonico in una call tenuta ieri mattina, nel corso della quale ci è stata confermata la richiesta di 1 milione di euro, corrispondente alla cifra versata come finanziamento soci. Una situazione che riteniamo quanto meno singolare, nella quale il presidente e padre smentisce ciò che dice il vicepresidente e figlio. La mano destra che non sa che cosa fa la sinistra. Non abbiamo nulla contro il signor Canonico, che evidentemente non ha tutta questa voglia di lasciare il Foggia, ma è giusto che si faccia chiarezza una volta per tutte, soprattutto per il bene della piazza", aggiungono i due imprenditori che concludono: "Noi siamo pronti a rilanciare la squadra, nonostante la situazione tecnica attuale e una debitoria non irrisoria. Restiamo in attesa”.

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