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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Il Foggia ritrova i tre punti e il quarto posto. Costa, Ogunseye e Petermann in gol: Juve Stabia battuta allo 'Zac'

Sesto risultato utile consecutivo dei satanelli che tornano al successo e, complici i pareggi di Cerignola e Pescara, tornano al quarto posto accorciando le distanze dagli abruzzesi 

Da una Juve a un’altra. Dalla dolorosa eliminazione in Coppa Italia alla ritrovata vittoria in campionato. Il Foggia riparte dal rotondo 3-0 alla Juve Stabia. Per cancellare definitivamente la delusione di coppa servirà ancora un po’ di tempo, ma ritrovare subito la confidenza con il successo e corroborare i pensieri d’alta classifica era fondamentale. Il Foggia supera la Juve Stabia riappropriandosi del quarto posto – dopo il pareggio del Cerignola nel derby con il Taranto e, tenendo accesa la fiamma della speranza di acciuffare il podio, grazie all’1-1 firmato dal Giugliano nei minuti finali all’Adriatico di Pescara. Nel quasi primaverile pomeriggio di metà febbraio, lo Zaccheria festeggia le prodezze di Costa, Ogunseye e Petermann, gli autori delle marcature grazie alle quali la formazione di Gallo ha regolato la pratica Juve Stabia. Un successo giunto dopo un primo tempo giocato a ritmi piuttosto bassi e infarcito di errori tecnici anche banali. Tutta un’altra storia la seconda frazione di gioco, sbloccata con una perfetta transizione attivata da DI Noia e perfezionata dal sinistro di Costa. L’esterno era stato tra i meno ispirati nel primo tempo, alla pari di Ogunseye. Il caso ha voluto che proprio loro due siano stati i protagonisti della svolta rossonera, sulla quale è poi giunta la firma finale di Petermann, entrato a metà ripresa al posto del redivivo Odjer. 

PRIMO TEMPO – Saranno le scorie della Coppa o la necessità di ridar fiato a chi ha tirato la carretta più del dovuto. Fatto sta che Gallo con la Juve Stabia stravolge la squadra, cambiando per intero la mediana e per due terzi la difesa. Con Iacoponi fanno sei volti nuovi rispetto alla gara con la Juventus Next Gen. A far rumore è soprattutto la contestuale rinuncia a Petermann e Schenetti, con la riproposizione, dopo quasi due mesi di Moses Odjer in cabina di regia, affiancato da Di Noia (per lo squalificato Frigerio) e da Bjarkason, alla prima dall’inizio. In difesa, Kontek può finalmente misurarsi da regista difensivo con Rutjens e Leo ai suoi lati. Pochesci si sistema a specchio e per almeno un quarto d’ora la sua squadra piace più di quella di casa. Già al 2’ Thiam deve scaldare i guantoni per stanare la conclusione di Ricci dal limite dell’area. Il Foggia è quasi irriconoscibile e non solo per le novità in formazione. La manovra della squadra di Gallo è di una lentezza pachidermica, per le ‘vespe’ è un gioco da ragazzi chiudere le linee di passaggio, recuperare palla e ripartire. A complicare le cose, c’è la scarsa vena di Ogunseye, regredito agli imbarazzanti standard di inizio stagione, e di Costa. A referto i rossoneri mettono solo un destraccio ‘ignorante’ di Leo, di poco a lato, e un messaggio su whatsapp di Ogunseye da buona posizione che vanifica un bel traversone di Bjarkason. 

Le pagelle dei rossoneri 

SECONDO TEMPO – A conferma del fatto che l’apatia collettiva non era frutto delle scelte iniziali, ma di un errato atteggiamento, è l’azione del vantaggio rossonero. Tra il recupero di palla di Di Noia e la conclusione finale di Costa passano pochissimi secondi. Bello il gol dell’esterno rossonero, che incrocia sotto il sette dando lustro all’ottima transizione della mezzala barese. È un altro Foggia, ma anche un’altra Juve Stabia, che si squaglia al primo colpo subito. I rossoneri ritrovano brio e gli spazi giusti per ripartire. Anche la prestazione di Odjer sale di livello, così come quella di Ogunseye. Sono proprio loro a mettere la firma sul prologo e sull’epilogo dell’azione che al 22’ porta i rossoneri sul 2-0. Bello il corridoio che il centrocampista individua per servire Garattoni, altrettanto apprezzabile la girata di prima della punta sul perfetto cross basso di Garattoni. Pochesci, che aveva già inserito Bentivegna a inizio ripresa, rivoluziona l’attacco con gli innesti di D’Agostino e Volpe, ai quali si aggiunge l’applauditissimo Gerbo per Ricci. Gallo, tanto per cambiare, sfrutta tutti e tre gli slot, ma non i cinque cambi a disposizione, inserendo Petermann, Rizzo, Peralta e Schenetti, quest’ultimo per uno stremato Ogunseye. La pressione della Juve Stabia è estremamente tenue. C’è tempo anche per assistere al tris, firmato da Petermann al termine di una elaborata azione di contropiede, conclusa con una splendida conclusione mancina a giro. 

FOGGIA (3-5-2) 20 Thiam; 21 Leo, 4 Kontek, 98 Rutjens; 2 Garattoni, 27 Bjarkason, 77 Odjer (Dal 24’st 25 Petermann), 28 Di Noia, 32 Costa (Dal 34’st 3 Rizzo); 44 Iacoponi (Dal 34’st 10 Peralta), 9 Ogunseye (Dal 38’st 7 Schenetti). A disposizione: 15 Nobile, 75 Pirrò, 13 Salierno, 18 Accetta, 31 Markic, 45 Battimelli, 91 Capogna. Allenatore: Gallo

JUVE STABIA (3-5-2) 1 Barosi; 96 Maggioni, 25 Altobelli, 24 Caldore; 3 Dell’Orfanello (dall’11’st 20 Silipo), 23 Scaccabarozzi, 14 Berardocco, 11 Ricci (Dal 23’st 5 Gerbo), 19 Mignanelli (Dal 1’st 10 Bentivegna); 9 Zigoni (Dal 23’st 70 D’Agostino), 7 Pandolfi (Dal 23’st 90 Volpe). A disposizione: 87 Russo, 4 Carbone, 8 Maselli, 30 Sardo, 31 Moreschini, 44 Picardi, 77 Vimercati, 79 Peluso, 99 Rosa. Allenatore: Pochesci 

Arbitro: Crezzini di Siena

Assistenti: Pilleri di Cagliari – Miccoli di Lanciano

Quarto ufficiale: Monesi di Crotone 

Marcatori: 6’st Costa (F), 22’st Ogunseye (F), 46’st Petermann (F) 


 

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