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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Giugliano-Foggia 4-1: le pagelle dei rossoneri

Dall'inaccettabile rosso di Di Noia ai disastri difensivi. La gara di Giugliano sintetizza la stagione dei rossoneri

"Sono qui a nome di tutta la squadra, per prenderci la nostra responsabilita. Chiediamo scusa ai tifosi, alla società, a tutti. Non voglio parlare dlela partita, sappiamo dove abbiamo sbagliato. Chiediamo ancora scusa a tutti". 

Al termine dell'ennesima scoppola subita in una stagione che si fa sempre più travagliata, a metterci la faccia è stato Alberto Rizzo, ormai divenuto capitano della squadra con un Garattoni sempre più ai margini. Si è esposto lui, tra i meno colpevoli, assumendosi responsabilità che andrebbero ricercate altrove. Perché il 4-1 beccato dal Giugliano è figlio di una serie di scelte scellerate cominciate sin dal post Lecco-Foggia. Un'estate trascorsa pensando quasi esclusivamente a battagliare nei tribunali, malgrado le chance di un risultato positivo fossero ridotte ai minimi termini. Il tutto a danno della programmazione tecnica, ripresa in fretta e furia ad agosto inoltrato, con scelte di ripiego nella guida tecnica e nei calciatori. Quello che è accaduto nei mesi successivi, al netto dell'illusorio inizio, è sotto gli occhi di tutti. E la situazione rischia di peggiorare se non si dovessero effettuare scelte correttive in un organico a corto di tecnica e temperamento. Senza contare la pletora di calciatori che da un momento all'altro potrebbero andar via, il cui contributo alla causa da povero quale già era, rischia di diventare dannoso. 

La sfida con il Giugliano è stata la sintesi perfetta della stagione rossonera. Un inizio incoraggiante, premiato dal vantaggio di Embalo, seguito da errori e scelte assurde. Come quella di Di Noia, peraltro avvezzo alle proteste, che malgrado un giallo appena rimediato, ha pensato bene di misurare la suscettibilità dell'arbitro piuttosto che zittirsi e pensare al campo, terminando la gara al 18' del primo tempo. La squadra ha poi tenuto il campo più o meno discretamente il campo, almeno finché ha retto fisicamente. Ma è sparita dal campo dopo il gol del 2-1. Coletti ha potuto fare ben poco in corsa per la qualità delle alternative in panchina; a differenza di Bertotto, che con l'ultima mossa (Sorrentino) ha mutato in positivo il destino della propria squadra, beneficiando delle topiche di Riccardi e di Nobile, quest'ultimo imbarazzante nelle ultime due marcature campane. Non c'è molto altro da dire, se non che i bonus si sono esauriti. Il Foggia è un Teseo senza un'Arianna che gli fornisca il filo per segnare il percorso e ritrovare la via d'uscita, e senza armi per fronteggiare il Minotauro (ovvero la bassissima classifica) il quale, senza dei seri interventi, per una volta potrebbe vincere sulla narrazione mitologica. 

Giugliano-Foggia: le pagelle dei rossoneri 

GIUGLIANO (4-3-3) Russo 6; Menna s.v. (15’pt Di Dio 6) Berman 6,5 Caldore 6 Yabre 6,5; Gladestony 6,5 (34’st Sorrentino 7,5) Berardocco 6,5 De Rosa 6 (25’st Vogiatzis 6); Oviszach 5,5 (25’st Balde 7) De Sena 6 Ciuferri 7. A disposizione: Baldi, Rob Coprean, Scognamiglio, Diop, Oyewale, Grasso, Boccia, Aruta, De Francesco. Allenatore: Bertotto 6,5

FOGGIA (4-2-3-1) Nobile 4; Salines 5,5 Fiorini 6 (1’st Riccardi 4) Carillo 5,5 Rizzo 6; Marino 5,5 Di Noia 3; Embalo 6,5 (21’st Beretta 5) Schenetti 6 (29’pt Frigerio 5) Millico 6,5; Tonin 5,5. A disposizione: Dalmasso, Garattoni, Vacca, Martini, Pazienza, Antonacci, Agnelli, Papazov, Rossi, Vezzoni, Idrissou, Brancato. Allenatore: Coletti 5

Arbitro: Mucera 6

Assistenti: Starnini 6 – Martinelli 6

Nobile 4 - Sul primo gol è più evidente la fortuna di Ciuferri che i suoi oggettivi demeriti. I disastri devono ancora arrivare. Piantato sulla linea di porta sul corner del 2-1, consegna a Sorrentino la palla del tris con una respinta di pugni quanto meno rivedibile. Incommentabile l'uscita che fa gioire Balde. Segno che ai limiti tecnici (con i piedi è tutt'altro che a suo agio) si aggiunge anche una mancanza di serenità. 

Salines 5,5 - Il modo in cui si ferma e assiste ai disastri della premiata ditta Nobile-Riccardi sul quarto gol è difficile da accettare. Macchia di una partita che comunque non era stata da annotare tra quelle indimenticabili.

Fiorini 6 - Sacrificato per ragioni tattiche, ma considerando quello che combina chi gli prende il posto, tanto valeva continuare con lui (1’st Riccardi 4 - Il mutuo scambio di cortesie con Sorrentino ha un epilogo quasi grottesco. Crolla letteralmente a terra, malgrado una fisicità notevole che potrebbe imporre. Il liscio sulla palla che Balde ha appena sottratto a Nobile, e il conseguente scontro con lo stesso portiere, è roba che anche la Gialappa faticherebbe a mandare in onda).

Carillo 5,5 - Anche lui progressivamente sbanda quando il Giugliano forza la pressione. Fortuna che accanto a lui ci sia Rizzo, che a inizio ripresa salva una situazione potenzialmente letale. Non sarà sufficiente, purtroppo.

Rizzo 6 - A fine gara ci mette la faccia, perché è il capitano, ma sono altri coloro i quali dovrebbero farlo. Sbroglia una situazione pericolosa in avvio di ripresa. Tutto sommato è tra quelli che regge l'urto e onora la maglia.  

Marino 5,5 - Cerca di ripristinare subito il vantaggio affidandosi alle doti balistiche. Gli dice male. Non demerita, almeno finché ne ha fisicamente. Certo, l'uscita di Di Noia non gli giova. 

Di Noia 3 - Sia chiaro: non è la prima volta che la sua petulanza gli costa dei provvedimenti disciplinari. Non riuscire a tenere a freno la lingua in un momento così delicato è del tutto folle. Non c'è neanche bisogno di indagare sull'effettiva gravità dei suoi borbottii o sulla permalosità del direttore di gara. Rovina la partita e, forse, chiude la sua avventura in Capitanata nel peggiore dei modi. Il tutto, dopo un girone di andata da protagonista assoluto.

Embalo 6,5 - Bello il gol, bellissima la potenziale doppietta su un'azione fotocopia, che però trova la pronta opposizione di un difensore. Corre e si sacrifica anche in fase difensiva, atteggiamento che sicuramente fa piacere. Peccato non regga fino al 90' (21’st Beretta 5 - Entra per dare fisicità, beccarsi qualche fallo che stemperi l'apnea. Ma è una presenza del tutto impalpabile). 

Schenetti 6 - Giocare con il 4-2-3 con lui a fare il mediano sarebbe stato oggettivamente troppo. Peccato, perché era anche partito bene. È lui a rubare il pallone sulla trequarti, dando l'abbrivio all'azione del vantaggio rossonero (29’pt Frigerio 5 - Entra per dare corsa e sostanza alla mediana. Fa il compitino e nemmeno troppo bene. Gestisce non con i tempi giusti una ripartenza sul finire di primo tempo con la difesa del Giugliano in inferiorità numerica).

Millico 6,5 - Pronti via, assist per il gol del momentaneo 0-1. Ne confeziona un altro identico e sempre per Embalo, che viene murato. Come esordio non c'è male, gli spunti non mancano e neanche la predisposizione al sacrificio. Solo lui, però, non può bastare. 

Tonin 5,5 - Finché la squadra ha forza per attaccare, l'indice di pericolosità resta alto. Quando però il Giugliano alza il baricentro, emergono i suoi limiti nel lavoro di sponda e di raccordo. Chiude da esterno a destra con l'ingresso di Beretta. 

Coletti 5 - Si trova suo malgrado a gestire una situazione totalmente insensata. L'auspiscio è che la società provveda a portargli giocatori adatti a praticare ciò che ha in mente. Ma il senso di precarietà generale rende complicato ogni tipo di pensiero. Di certo, ci vuol coraggio a gestire una squadra in questa situazione. Qualità che non gli manca. 

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