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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Foggia-Crotone 2-1: le pagelle dei rossoneri

In un colpo solo, Silvestro segna il suo primo gol e la sua prima doppietta tra i professionisti. Altra prestazione di alto livello di Tascone e Odjer. Millico si desta nel finale e

I più ottimisti sventolerebbero la bandiera dell'aritmetica, facendo rilevando che il Foggia è più vicino alla zona playoff (-4 dal Giugliano) che alla zona playout (+7 sulla Turris). I realisti direbbero il percorso è ancora lungo e quel margine sulla quintultima va ulteriormente consolidato. E così dovrà essere, anche perché sabato prossimo il Foggia andrà a far visita al Benevento, secondo in classifica, e squadra più in forma in questo frangente di stagione. Sarà una ulteriore prova di forza e di maturità per la squadra di Cudini. Ma intanto c'è da celebrare la vittoria con il Crotone: la terza consecutiva (non era mai accaduto in questa stagione), giunta nel modo più bello, con una rimonta nel finale. La doppietta di Silvestro ha fatto riassaporare ai presenti il profumo dei playoff della scorsa stagione e la famosa 'zona Foggia' grazie alla quale i rossoneri arrivarono a 180' dalla serie B: "Speriamo che l'epilogo sia differente", ha esclamato Cudini in sala stampa. Una battuta, la sua, come ha subito puntualizzato. Epperò, ieri sera si è rivisto lo stesso spirito, quello che consente di superare gli avversari più quotati, in barba a ogni tipo di gap tecnico. Così è accaduto ieri, in una gara che, forse, senza il gol 'sporco' di Zanellato sarebbe terminato a reti bianche. O forse l'avrebbe vinta lo stesso il Foggia, in un sussulto d'orgoglio finale. Chissà. In una partita nella quale gli attaccanti hanno avuto pochi spunti per determinare, la palma è finita sul capo di Alessandro Silvestro. Uno dei dieci volti nuovi che la rivoluzione di gennaio ha portato in Capitanata. È arrivato nelle battute finali, come i suoi due gol ieri sera. Un segno del destino. 
Non è un segno del destino, invece, la bontà del lavoro di Cudini e della squadra nelle ultime settimane. Dopo gli schiaffoni presi a Torre del Greco, la squadra ha mostrato un altro volto di sé. Quello di una squadra che sa come stare in campo, ma soprattutto è entrata nel mood giusto. 

Le pagelle

FOGGIA (3-4-2-1) Perina 6; Salines 6 Carillo 6,5 (28’st Tenkorang 6) Ercolani 6,5; Silvestro 8 Odjer 7 Tascone 7 Vezzoni 6,5; Rolando 6 (18’st Schenetti 6) Millico 6,5 (47’st Papazov s.v.); Santaniello 6,5 (18’st Gagliano 5,5). A disposizione: De Simone, Castaldi, Martini, Marino, Tonin, Antonacci, Riccardi, Manneh, Papazov, Brancato. Allenatore: Cudini 6,5

CROTONE (4-3-3) Dini 6; Rispoli 5,5 Battistini 6 Gigliotti 5 (1’st Bove 6) Giron 5,5; D’Angelo 5,5 (17’st Felippe 5,5) Zanellato 6,5 Vitale 6 (34’st Kostadinov s.v.); Tribuzzi 5,5 Gomez 5,5 D’Ursi 5 (1’st Comi 5,5). A disposizione: Valentini, D’Alterio, Crialese, Bruzzaniti, Loiacono, Leo, Cantisani. Allenatore: Baldini 5,5

Arbitro: Scatena 6,5

Assistenti: Giuggioli 6,5 – Bianchini 6,5

Perina 6 - Pronto sulla sollecitazione mancina di Gomez nel primo tempo. Lampo di una gara nella quale potrebbe anche levarsi i guanti e mettersi comodo a leggere un giornale. Almeno fino alla beffarda conclusione di Zanellato, sulla quale non sembra un campione di reattività, forse anche perché la presenza di Salines in qualche modo lo disturba. 

Salines 6 - È lui in marcatura su Zanellato nell'azione del gol, macchia di una partita che lo rivede interpretare il ruolo di centrale destro nella linea a tre, e nella quale offre il solito contributo di sostanza. 

Carillo 6,5 - Duplice sfortuna la sua. Perché sui piazzati ci arriva sempre, ma non trova mai la gioia del gol, come nel primo tempo quando incorna sul perfetto traversone di Silvestro. Poi c'è l'infortunio che, si spera, non lo tagli fuori dai giochi a lungo. Tuttavia, la sua uscita suggerisce a Cudini il cambio di modulo, che porta nuovo vigore ai suoi (28’st Tenkorang 6 - Pronti via becca un giallo inciampando goffamente su un avversario. Sembra l'incipit di una serata da dimenticare. Poi però regala uno spunto in progressione, oltre a riempire l'area come sa. Sarebbe da 6=, l'epilogo autorizza l'arrotondamento per eccesso).

Ercolani 6,5 - Da destra a sinistra con il medesimo profitto. Sbaglia davvero poche cose (a memoria, un anticipo sulla trequarti e un paio di lanci) e la percentuale di errori si azzera nell'area rossonera. Nel concitato finale cerca gloria in attacco, la mira non è delle migliori. Fortuna che Silvestro ci metta la testa.

Silvestro 8 - Sensazione di déjà vu quando Scatena gli mostra il cartellino giallo. Stavolta censura l'esuberanza e sfodera l'arma della maturità. Poi si veste da eroe, realizzando due reti pesantissime. In una sola serata segna il primo gol e la prima doppietta da professionista. Dubitiamo che possa dimenticare questo 26 febbraio 2024.  

Odjer 7 - Portatore sano di ordine ed equilibri. Se la squadra concede poco è soprattutto per la sua (onni)presenza. Ma, come già ribadito altre volte, non c'è solo rottura delle linee di passaggio, ma ci sono anche idee e qualità della proposta. Tra i nuovi determinanti va aggiunto anche lui.

Tascone 7 - Nella mediana a due si fa apprezzare di più per il lavoro sporco. Da mezzala vengono fuori le altre qualità, di interno 'box to box' e anche suggeritore, come nell'azione del pareggio di Silvestro.

Vezzoni 6,5 - Meno appariscente, perché dalle sue parti deve fronteggiare una potenziale inferiorità numerica, soprattutto quando D'Angelo va a esplorare la medesima zona di campo. Più basso del solito, ma non per questo meno performante. Sul suo piede, la palla più importante della prima frazione, prende la mira ma non centra lo specchio.

Rolando 6 - Nel primo tempo è tra i migliori dei suoi. Costringe Dini all'uscita volante, nell'azione conclusa con il tiro fuori misura di Vezzoni. I tentativi di ripartenza del Foggia si originano soprattutto sul suo versante, lui risponde presente. Pecca, in un paio di situazioni, nella rifinitura. Ma nel complesso non demerita (18’st Schenetti 6 - Entra e un minuto dopo segna il Crotone. Che sfiga, verrebbe da dire. Non si abbatte e cerca di offrire il suo contributo. Ercolani gli 'scippa' la possibilità di concludere dal limite dell'area pochi minuti prima del gol di Silvestro. Con il passaggio al 4-3-3 si sposta a fare l'esterno offensivo).

Millico 6,5 - La gemma che fa recapitare a Silvestro è da rivedere in loop. Capolavoro che edulcora una prestazione fino a quel momento tutt'altro che indimenticabile. Ma Cudini lo lascia in campo fino alla fine e fa bene, perché anche nelle giornate più buie il talento si può accendere da un momento all'altro. Una legge non scritta da sempre in vigore nel gioco del calcio e non solo. È già a quota 5 assist in 8 partite. Numeri che certificano quanto già si sapeva: non c'entra nulla con la serie C (47’st Papazov s.v.). 

Santaniello 6,5 - Di palloni ne arrivano pochi, ma non se ne cruccia. Decide di andarseli a prendere, un po' venendo incontro sulla trequarti, un po' invertendo la posizione con Rolando. Un paio di giocate deluxe infiammano lo 'Zac' e costano un giallo a Gigliotti (che Baldini lascerà negli spogliatoi, ndr). Di fatto, fa più il regista avanzato che la punta. Alla fine non conclude mai in porta, ma - De Gregori ci conceda la semicitazione - non è solo da questi particolari che si giudica la prestazione di un attaccante (18’st Gagliano 5,5 - Non ha le stesse qualità di Santaniello nel lavoro di raccordo e un po' si vede. Stavolta non incide, anche perché palloni dalle sue parti non ne arrivano. Da quella di Silvestro sì, per fortuna).

Cudini 6,5 - Accetta la superiorità nel palleggio del Crotone, che però sa anestetizzare con una eccellente fase difensiva. A questo Foggia 2.0 si fa fatica a segnare, se non attraverso i calci piazzati o nelle situazioni sporche (vedi il gol del Crotone, ma anche quelli di Catania e Monopoli). Leggermente tardivo, forse, l'inserimento di un centrocampista in più, scelta poi vanificata dal gol di Zanellato. Il successivo passaggio al 4-3-3 è quasi casuale, ma lo premia. Ma la dote più bella della sua squadra è un'altra: il cuore. Così la salvezza si può raggiungere molto più velocemente. 

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