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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Carillo, l'uomo del Sud sedotto dal calore della piazza rossonera: "Foggia tappa fondamentale per la mia carriera"

Il difensore ex Novara ha parlato alla vigilia del turno infrasettimanale con la Virtus Francavilla, seconda gara che i rossoneri giocheranno senza il pubblico di casa: "Un handicap, ma cercheremo di fare il massimo"

Precisa di essere un uomo del sud, della città che venerava la sirena Partenope, d'altronde la cadenza lo lascia intendere già dalle prime sillabe. Per Luigi Carillo, 27 anni da Napoli, Foggia è la piazza giusta per affrontare la fase più importante della sua carriera. Perché può riassaporare quel calore a lui familiare: “Qui mi sono sentito subito a casa”, le parole alla vigilia del match con la Virtus Francavilla. Dice di non essere un tipo mondano, non per questo rinuncerà a gustarsi meglio la città: “Non vedo l’ora di poter girare, ma qui sto bene”.

Foggia tappa fondamentale per il prestigio della piazza, anche se le prime due gare interne (la seconda sarà proprio quella in programma domani) vedrà lo ‘Zaccheria’ vuoto: “Un handicap giocare senza pubblico, vorremmo tanto vedere lo stadio pieno, speriamo già dalla prossima di averne tanti”. La scorsa stagione Foggia-Francavilla si giocò sempre alle prime giornate, con un gol di D’Ursi i rossoneri ottennero l’unica – e illusoria – vittoria con Boscaglia in panchina. Di acqua sotto i ponti ne è passata molta, e anche di allenatori, calciatori e dirigenti. Allo ‘Zac’ arriva una squadra reduce dall’esaltante successo conquistato con il Crotone. Un successo che i brindisini vorrebbero fosse l’inizio di una striscia positiva: “È una squadra ostica, come tutte. Io ho giocato in tutti e tre i gironi e posso dire che il girone C è quello con il tasso agonistico più elevato. Il Francavilla è una squadra organizzata, ha buone ripartenze e vorranno venire qua per far bene”, avverte Carillo. Ma anche il Foggia sembra in salute e soprattutto in crescita.

Il pari di Avellino è stato incoraggiante, così come la tenuta della squadra con il cambio di modulo, il passaggio al 3-5-2 ha creato giovamento: “Ci siamo trovati bene, perché siamo disponibili e duttili”. Per Carillo lo slittamento sul centrosinistra equivale ad acquisire anche nuove comande, soprattutto nella fase di costruzione: “Cambia qualcosa, a tre si chiede maggiore impostazione al braccetto, poi dipende sempre da quello che cerca il mister, che è propositivo ma non spregiudicato. Chiede tanto equilibrio, cerchiamo di dargli quello che ci chiede. Poi siamo tutti bravi tecnicamente, proviamo a fare il possibile per mettere palle pulite agli attaccanti”.

Si sofferma reiteratamente sui valori umani del gruppo e sulla predisposizione di tutti al dialogo. Ecco perché l’intesa con Marzupio è nata spontaneamente, malgrado i due non avessero mai giocato insieme prima di arrivare a Foggia: “Quando c’è dialogo e unità di intenti tutto viene più facile. Manuel è un ragazzo eccezionale, come tutti gli altri. Siamo un gruppo nuovo che ha bisogno di tempo per arrivare al top sotto tutti i punti di vista, ma è un gruppo che ha fame e voglia di fare. Quando ci sono questi valori, l’intesa viene sempre prima”. Crede fermamente agli ampi margini di miglioramento della squadra, ma nonostante tutto Carillo non vuole parlare di futuro né di obiettivi da fissare: “Mi piace parlare della partita di domani, il resto si vedrà. Parlare del quotidiano è il miglior modo di ragionare per poter raggiungere risultati importanti”.

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