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Salute

Test rapidi per scovare l'hiv: "Arma di prevenzione efficace"

Partita la campagna di sensibilizzazione 'Facciamolo tutti'. Il commento di Sergio Lo Caputo, presidente Simit Puglia e Basilicata e clinica malattie infettive A.O.U. Policlinico Foggia,

Per il quarto anno consecutivo è tornata la campagna di comunicazione per la prevenzione e la sensibilizzazione sull’Hiv e sulle malattie sessualmente trasmissibili 'Facciamolotutti'. In Puglia, nei principali festival estivi, sarà possibile eseguire il test in maniera gratuita e anonima: immediato il risultato.

“Questa è un’abitudine che si rinnova, un’ottima abitudine perché va nel solco della promozione della salute su un tema che si dimentica sempre più spesso, paradossalmente grazie alla medicina. La medicina ormai consente di controllare le positività di Hiv, però pensiamo che ne siamo indenni e che, quindi, il pericolo è passato. Fare il test è un’ottima abitudine per anticipare i tempi o semplicemente per fugare dei rischi che poi sono possibili. L’altra cosa positiva è che si associa l’iniziativa anche a eventi di allegria, di musica, non lo associamo al clima asettico o freddo di un ambulatorio o di un reparto. Quella della promozione della salute diventa sempre più un mestiere che ha bisogno di strumenti, di linguaggi sofisticati quanto quelli che utilizzano i medici in reparto o in sala operatoria” il commento di Giovanni Gorgoni. 

Dopo il successo della prima tappa al Medimex di Taranto, la campagna di comunicazione proseguirà a Trani il 27 giugno, il 2 luglio a Ostuni, l'11 luglio a Bari 11 luglio e il 5 agosto a Locorotondo.

"Prevenzione efficace, cultura del test rapido è un'arma. Avere la possibilità di fare una campagna di sensibilizzazione e informare soprattutto i giovani, vuol dire di fatto creare un vaccino" il commento di Sergio Lo Caputo, presidente Simit Puglia e Basilicata e clinica malattie infettive A.O.U. Policlinico Foggia.

Nel corso del 2021 in Italia sono state segnalate 1.770 nuove diagnosi di infezione da Hiv pari a un’incidenza di tre nuove diagnosi ogni 100mila residenti. Dal 2012 si osserva una diminuzione delle nuove diagnosi, che appare più evidente dal 2018, con un declino ulteriore negli ultimi due anni: va precisato però che che nel 2020 e nel 2021 la sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da hiv e il Registro Nazionale Aids hanno risentito dell’epidemia da Covid-19. 

L’Italia, in termini di incidenza delle nuove diagnosi Hiv, nel 2021 si colloca al di sotto della media stimata nei Paesi dell’Unione Europea (4,3 per 100mila residenti). Le persone che hanno scoperto di essere positive nel 2021 erano maschi nel 79,5% dei casi. L’età mediana era di 42 anni per i maschi e 41 per le femmine. L’incidenza più alta è stata osservata tra le persone di 30-39 anni (7,3 nuovi casi ogni 100mila residenti) e 25-29 (6,6 nuovi casi ogni 100mila residenti); in queste fasce di età l’incidenza nei maschi è 3-4 volte superiore a quella delle femmine.

Nel 2021 più di 1/3 delle persone con nuova diagnosi hiv ha scoperto di essere hiv positivo a causa della presenza di sintomi o patologie correlate all’hiv ed è aumentata la proporzione di persone con nuova diagnosi di Aids che scopre di essere Hiv positiva nei pochi mesi precedenti la diagnosi di Aids.

Alla luce di questi dati risulta quindi fondamentale continuare a parlare di Hiv e di Mst per sensibilizzare la popolazione italiana, in particolar modo i più giovani, la fascia più colpita da queste patologie.

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